Fenomeno posto al piede della DGPV che interessa il versante sinistro della valle della Rho. Il dissesto si sviluppa prevalentemente per scivolamento traslativo/rotazionale della coltre detritica superficiale e dell'ammasso roccioso disarticolato.

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Monitoraggio, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte

Strisciata:164

Fotogramma:5502

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 2010

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: I dati inclinometrici evidenziano la presenza di un movimento superficiale ben definito a profondità di circa -5m dal p.c che interessa la porzione di materiale più superficiale limoso-argilloso. Al di sotto della superfice di movimento è presente un ammasso roccioso fortemente disarticolato costituito da calcesisti grafitici intensamente alterati, alternati a livelli maggiormente cataclastici. La qualità dell'ammasso roccioso risulta molto scadente (RQD = 0) fino alla profondità di circa 60m dal p.c.

Attivazione principale:

Fonti:

Inquadramento geologico: La porzione medio-superiore del bacino della Rho è caratterizzata dalla presenza di successioni calcareo-dolomitiche del Trias medio riconducibili a scaglie di margine continentale, separate fra lore da livelli di brecce e, subordinatamente, gessi che ne sottolineano i principali orizzonti di scollamento. La porzione medio-bassa del bacino, comprendente anche il versante in esame, è invece modellata all'interno delle sequenze metamorfiche cretaciche di ambiente oceanico appartenenti alla Complesso Piemontese dei Calcescisti con Pietre Verdi. II contatto tra i due complessi è localmente caratterizzato da scaglie fortemente tettonizzate, costituite da alternanze di rocce carbonatiche e scistose, che in alcuni casi, assumono un'estensione significativa. Più in particolare, il Foglio Geologico CARG n° 153 (Bardonecchia), ascrive la zona in oggetto alle Unità Ofiolitiche ed indica, nell'area interessata dal fenomeno, la presenza di un'estesa coltre eluvio-colluviale e detritico-colluviale a spese essenzialmente dei substrato particicolarmente degradabile (UIDb2); nella zona altrimetricamente più elevata sono presenti limitati affioramenti di marmi a trama rossastra e bordi silicizzati e di filladi (CNRa) e filladi nere con rari e sottili orizzonti di calcescisti (CNRb) appartenenti al COMPLESSO DEL LAGO NERO.

Data ultimo aggiornamento descrizione:2018-10-04

Il sistema di controllo della frana è costituito da 2 inclinometri a lettura manuale (attivi dal 2001-2002), 1 piezometro ed 1 caposaldo GPS. Lo strumento I6BARC1 ricade all'interno di una altro fenomeno franoso (001-00005-03 - Cima delle Blave).
L'inclinometro posto più ad est I6BARC2 è stato tranciato alla profondità di -3 m dal p.c. nel luglio 2008, dopo aver registrato,dall'ottobre 2002, valori di spostamento cumulato in testa foro di circa 120 mm, corripondenti ad una velocità media di circa 25 mm/y.
L'inclinometro I6BARC0 non ha registrato spostamenti significativi ed è stato quindi dismesso nel 2017 poichè non intercettava il movimento che è stato individuato ad una maggiore profondità.
Ciò è stato dedotto dal l'inclinometro I6BARC3, installato accanto, profondo 80 metri circa, il quale evidenzia una netta superfice di scivolamento a 48 metri di profondità, che dal giungo 2018 ha determinato il taglio dello strumento. La porzione di tubo ancora ispezionabile non mostra variazioni significative.
Lo strumento I6BARC1 presenta deformazioni a 36 m e tra 27 e 28 m.

I dati GPS relativi al caposaldo G6BARC1 (quota 1750 m s.l.m.) evidenziano movimenti in atto, con uno spostamento totale dall'origine di 46 cm circa. Il caposaldo G6BARC15, sempre nella parte bassa del fenomeno, ha registrato uno spostamento di 22,8 cm dall'origne. Gli altri due capisaldi, nella porzione alta del fenomeno molto attiva, registrano spostamenti dell'entità di 2,7metri circa.

Descrizione: