Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Frana storica che coinvolge l'intero versante esposto a est alle pendici del M. Tre Croci.
L'attivazione più significativa risalirebbe al SecoloXVI: alcuni documenti redatti a cavallo tra il XIX° e il XX° secolo (Baretti, 1893;
Beretta, 1907) riportano le notizie di una grande frana alle falde della punta Trois Soeurs che seppellì Bardonecchia e che costrinse a spostare l'abitato in sponda sinistra (Baretti M.- Geologia della Provincia di Torino - Torino, 1893).
Ancora oggi sono ben evidenti nicchia di distacco e zona di accumulo. Questo grande fenomeno di tipologia "complesso" è allo stato attuale monitorato da Arpa Piemonte e risulta attivo.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:167A | Fotogramma:4262 |
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 2017
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione:
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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1 | 1979 | poco attendibile | |
1 | 2009 | attendibile |
Attivazione principale: Data compresa tra il 2008/05 e il 2008/06
Fonti: Giornali, testimonianze, foto aeree, documenti storici,
Precipitaz. eccezionali prolungate, erosione fluviale base versante, materiale fratturato, superfici di taglio preesistenti
Subito a valle dell’inclinometro S11 (verso est, quota 1750 m) si evidenziano una serie di fratture e contropendenze, con lunghezza di alcune decine di metri. A tali fratture ne sono collegate altre di misura minore, parallele e tangenziali, a formare un sistema di fratture impostate sulla coltre superficiale. Tali evidenze sono l'espressione superficiale di movimenti più profondi (verso est) come registrato dall'inclinometro S11 e dal caposaldo GPS 9.
Quota corona Qc (m): 1950 |
Quota unghia Qt (m): 1300 |
Lungh. orizz. Lo (m): 1525 |
Dislivello H (m): 650 |
Pendenza (°): 23 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 80 |
Area totale A (m2): 644520 |
Larghezza La (m): 400 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 45.00 |
Esposizione: E |
Formazione | Descrizione |
COMPLESSO DEL LAGO NERO |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 0 privati,
Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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6BARF | Bardonecchia | Paradiso - Condemine | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-07-31
Fenomeno monitorato da Arpa Piemonte mediante 3 inclinometri, 1 sonde fisse, 1 piezometro automatizzato ed 1 capisaldo GPS. Il sistema GPS è attivo dal 2004, gli inclinometri dal 2002.
Misure inclinometriche:
- I6BARF0: individuazione di un movimento alla profondità di 45.5 m. Rispetto alla lettura di origine (ottobre 2002) a tale quota si registra uno spostamento in direzione SE, superiore a 6mm (ultima lettura agosto 2012), con accellerazione del movimento nel periodo 2008-2010. Strumento non più misurato dopo il 2012 a causa di ostruzione.
- I6BARF1: deformazione alla profondità di 26.5 m, di poco oltre 50 mm nel periodo 2003-2016. Rispetto alla lettura di origine (ottobre 2002) in corrispondenza della testa del tubo si registra uno spostamento in direzione E, di entità superiore a 8 cm. Nel giugno 2008 è stata installata, in corrispondenza del tubo I6BARF1, una postazione a sonde fisse, posizionate a 13.5 e 26.5 m di profondità; quest’ultima si trova in corrispondenza di un movimento individuato con le ispezioni manuali nelle settimane successive all’evento alluvionale del 28-30 maggio 2008. La strumentazione è di proprietà del Settore Regionale Protezione Civile, ed è gestita da Arpa Piemonte nell’ambito della RERCOMF. In occasione dell'ultima campagna (2016) è stata riscontrata l'impossibilità ad estrarre la sonda fissa, bloccata in profondità dall'evoluzione del movimento. Si interrompono quindi le rilevazioni manuali lungo l'intero tubo, mentre prosegue il monitoraggio automatico con la strumentazione fissa. Nel periodo 2009-2017 la sonda fissa posta a -26.5 ha registrato diverse accelerazioni di moderata entità (fino a 13 mm/anno).
A fine 2014 vengono installate tre nuove colonne inclinometriche:
- I6BARF2: evidenzia debole deformazione 33 metri di profondità ( 2.6 mm da origine) e 47 metri di profondità (3,6 mm). Dal 20 giugno 2018 sono state installate due sonde inclinometriche automatizzate nel tubo, collocate a 33 e 47 metri di profondità. Ultima lettura manuale del tubo (giugno 2021) che conferma di fatto quanto registrato dai sensori automatizzati, ovvero il lento e progressivo incremento delle due deformazioni. Il cinematismo dello strumento viene determinato mensilmente dalle risultanze delle sonde automatizzate.
- I6BARF3: Dopo un periodo di stabilità (autunno 2020 - autunno 2022) dovuto alla siccità prolungata, la deformazione principale, collocata a 13.5 m di profondità ha subito una nuova accelerazione registrata con la misura di giugno 2023, tuttavia il GDE determinato è ancora ORDINARIO.
- I6BARF4: dal giugno 2018 il tubo è ostruito alla profondità di 43.5 m; non è pertanto più possibile monitorare l'evoluzione della superficie di movimento che ha determinato il taglio dello strumento. La porzione di tubo ancora ispezionabile non mostra variazioni significative riconducibili a movimenti del terreno. Tale situazione non rende significativo il calcolo del GDE..
Le due sonde fisse collocate in I6BARF2 registrano lievi accelerazioni nel periodo primaverile (più accentuate a 47 metri di profondità), con valori sempre modesti quindi con GDE "ORDINARIO".
Il movimento messo in luce dal sistema GPS (quota 1750 m s.l.m.) è pari a circa 8 cm (ultima misura novembre 2021), nel 2022 non è stato possibile effettuare la misura.
Il perimetro di frana, vista l'esposizione e la vegetazione non presenta dati SAR interferometrici satellitari utili.
L'unico dato piezometrico disponibile, ubicato nel settore inferiore del corpo di frana a circa 1360 metri di quota, evidenzia una falda molto profonda a -49 metri circa con oscillazioni anche importanti durante i periodi primaverili e soggiacenza che sale fino a -34 metri .
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: N |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: N |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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241494 | Atlante di frane storiche in Provincia di Torino | Giovanni Mortara, Marco Giardino, Luigi Perotti, CNR-IRPI, Walter Alberto | 2006 |
3213 | INTERREG IIC - Raccolta e organizzazione di dati territoriali valutazione di pericolosita` e rischio da fenomeni naturali e predisposizione di piani comunali di protezione civile | Italcopo, Risorse Idriche, Aquater | 2001 |
22012 | Carta dei movimenti gravitativi delle Alte Valli di Susa e Chisone | Regione Piemonte - Direzione Regionale dei Servizi Tecnici e Prevenzione, Manlio Ramasco, Gianfranco Susella, Francesco Puma, Tarcisio Stoppa | 1964 |