Il versante è interessato da un frana innescatasi in epoca non precisabile, il cui accumulo, potente circa 40m come massimo, non è tuttora stabilizzato. Tale condizione determina una situazione di diffusa instabilità che si manifesta in superficie con fenomeni di locale mobilizzazione. I dati inclinometrici evidenziano uno scivolamento lungo piani di taglio ubicati a profondità variabile. (Fonte: 188181)

Nel 1977 in seguito ad abbondanti piogge si formarono tre grosse nicchie di frana di cui una ha scaricato una gran quantità di detrito a ridosso del paese, incanalandosi nel rio Combalas (ID Frana 001-00123-00) (Fonte: 183728).

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Monitoraggio, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte	Strisciata:184	Fotogramma:5075
Volo:Regione Piemonte CTR	Strisciata:14A	Fotogramma:1061

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 12/2008

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno, monitoraggio,

Descrizione: Scivolamento di un potente strato di coltre superificale costituito da un ammasso caotico di detriti a granulometria molto varia sul basamento roccioso di fondo. Lo spessore dello strato è superiore in genere ai 15m. Il movimento appare lento e discontinuo con accelerazioni nel periodo di disgelo alpino o di particolare intensita piovosa (Fonte: 183728).

Attivazione principale: Data compresa tra il 1977/05/19 e il 1977/05/20

Fonti: archivi,

Tra le quote 1100m e 1260m è presente una grossa nicchia di frana, attiva probabilmente in tempi storici, da cui è provenuto il materiale che si è andato ad accumulare rigonfiando il versante ed obliterando parzialmente la scarpata del terrazzo fluviale situato a nord-ovest dell'abitato di Perrero.

A partire dalla situazione riscontrata dalle foto aeree del 1964 fa seguito, fino al 1975 la formazione della nicchia di distacco situata immediatamente oltre il tornante di quota 997m. Nel 1977 in seguito ad abbondanti piogge si formarono tre grosse nicchie di frana di cui una ha scaricato una gran quantità di detrito a ridosso del paese, incanalandosi nel rio Combalas. Le altre due, sviluppatesi più a valle, hanno scaricato nella zona immediatamente a NO del paese, senza però causare ingenti danni. Nel 1982 si nota l'esistenza di numerose nuove nicchie che vanno ad aggiungersi alle precedenti. Infine è da segnalare che tra il 1982 ed il 1986, si riscontra un certo apliamento di alcune nicchie pre-esistenti, in particolare quella lungo la strada sterrata che diparte dal tornante di quota 977m, quella lungo la strada Perrero-Traverse subito dopo il predetto tornante e quella situata circa 15m oltre il tornante di quota 1015m (Fonte: 183728).

Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-04-17

Inquadramento del sistema di monitoraggio.
Il sito interessato dal fenomeno franoso è monitorato dal 1979 mediante inclinometri e piezometri e capisaldi GPS: sono stati installati in totale nel tempo (in successive campagne del 1979, 1985 – 1987, 1996, 2001 e 2012) 20 inclinometri e 10 piezometri, una postazione inclino metrica a sonde fisse e, e, nel 2011, una rete di tre capisaldi topografici GPS.
Attualmente gli strumenti attivi sono:
- 2 verticali inclinometriche (I6PRRA4, I6PRRA18)
- 3 capisaldi GPS, di cui due collocati all’esterno del perimetro di frana ma all’interno del fenomeno complesso più esteso 001-00106-01

Interpretazione dei dati strumentali.
Misure inclinometriche: gli strumenti attivi registrano movimenti a profondità di 8,5 (strumento IA/11 entità di 27 mm all'aprile 2023) e 14 m (strumento ID entità di circa 9 mm all'aprile 2023); per lo più non si osservano variazioni significative dal 2021. Lo strumento non più attivo I6PRRA19, installato nel 2012, nel corso del 2019 ha registrato una accelerazione pari a 32 mm/anno a 30,5 m di profondità, per poi essere interrotto dalla eccessiva deformazione nel 2020. Altri strumenti, ormai non attivi, hanno registrato deformazioni su superfici comprese tra 9 e 33 m di profondità. Il settore di versante interessato dal fenomeno in esame, ma esterno al perimetro del fenomeno di scivolamento 001-00106-02, presenta tassi di movimento più ridotti.
Misure inclinometriche automatizzate: sonde posizionate a 5 m e 22, 5 m nello strumento I6PRRA3. Installate dal 26/02/2009, disinstallate nel luglio 2010 causa inattendibilità dei dati acquisiti da entrambe le sonde. Sonda 5 m: non ha mai mostrato movimento. Sonda 22,5 m: ha mostrato movimento, in particolare una fase di accelerazione nei mesi aprile - maggio 2009 (circa 8 mm in 30 giorni = 0.3 mm/gg, fatti circa 1cm/1 mese). Ha poi registrato incremento lento e continuo della deformazione fino luglio 2009, poi i dati sono divenuti poco attendibili: tale comportamento è da correlare con tutta probabilità all’eccessiva deformazione raggiunta dal tubo ospitante a tale profondità, che ha portato ad un funzionamento anomalo della sonda stessa in quanto era incastrata.
Misure topografiche GPS: il caposaldo G2, che si colloca all’interno della frana più attiva 001-00106-02, mostra uno spostamento di circa 11,3 cm; dal novembre 2021 non presenta variazioni.
Il dato interferometrico (piattaforme con dataset più recenti quali Cosmoskymed e Sentinel) non si presta per una corretta quantificazione dello spostamento in quanto l'orientamento del versante non è quello indicato rispettivamente alla traettoria dei satelliti; indicativamente si registrano valori lungo la LOS tra i 5 e 10 mm annui, quale parte della componente reale del movimento.

Descrizione: