Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Fenomeno gravitativo di tipo "complesso" che si origina dalla deformazione gravitativa profonda del versante sud-occidentale del Monte Jafferau. Il fenomeno è caratterizzato da una serie di movimenti differenziali che individuano diversi settori ognuno con peculiariatà proprie.
La frana ha subito numerose attivazioni in epoca storica.
In seguito all'evento alluvionale del maggio 2008 ha subito una forte accellerazione (spostamento di 6 cm in 2 mesi circa).
Il fenomeno continua nella sua evoluzione con un movimento lento ma continuo nel tempo fino alla data delle ultime misure (2021), vedere sezione monitoraggio
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Monitoraggio, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Ultimo sopralluogo nel maggio 2016
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:167A | Fotogramma:4265 |
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 30/05/2016
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno, monitoraggio, dati da Satellite,
Descrizione: Fenomeno molto vasto, evoluto da una serie iniziale di scivolamenti multipli su diverse superfici di scivolamento originatesi dalla DGPV posta a monte. Nel tratto medio-inferiore il fenomeno evolve come colamento lento di ingenti quantità di detrito-roccia fratturata, accumulato in una pronunciata depressione, con elevata presenza di acqua.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|---|---|---|
1 | 2000 | attendibile | |
1 | 2006 | attendibile | |
1 | 1977/12/31 | attendibile |
Attivazione principale: Data compresa tra il 2008/05 e il 2008/06
Fonti:
Materiale debole, precipitaz. eccezionali prolungate, fusione rapida di neve/ghiaccio, materiale alterato, superfici di taglio preesistenti, orient. sfavorev. discont. prim.
Fenditure, fratture, trincee, doppie creste, crolli localizzati, contropendenze, lesioni dei manufatti, inclinaz. pali o alberi
Settore in continuo movimento, caratterizzato dalla classica morfologia ondulata tipica dei colamenti lenti, con numerose emergenze idriche e ruscellamenti diffusi. Nel settore superiori diversi ordini di scarpate secondarie, a testimonianza della presenza di scivolamenti multipli.
Quota corona Qc (m): 2340 |
Quota unghia Qt (m): 1510 |
Lungh. orizz. Lo (m): 2765 |
Dislivello H (m): 830 |
Pendenza (°): 21 |
Testata: Parte media del versante - Unghia: Parte bassa del versante |
Azimut movim. (°): 250 |
Area totale A (m2): 893730 |
Larghezza La (m): 470 |
Volume massa sp. (m3): |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 32.00 |
Esposizione: SW |
Formazione | Descrizione |
COMPLESSO DEL LAGO NERO |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
72 | Terreno agricolo | prato o pascolo | lieve | |||
259 | Strade | altre strade | medio | |||
282 | Opere di sistemazione | opere di protezione | lieve |
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|---|---|---|
6BARA | Bardonecchia | Millaures | SITAF |
Data ultimo aggiornamento descrizione:
Sistema strumentale di monitoraggio gestito dalla società SITAF costituito da 4 inclinometri attrezzati con cavo coassiale TDR e 4 piezometri automatizzati, installati nel settembre-novembre del 2000. In parte questa strumentazione è stata riposizionata a seguito della costruzione della quarta corsia dell'autostrada A32. Nel 2005, una nuova campagna di indagini, condotta con lo scopo di spingere le ricerche in nuovi settori, ha portato alla realizzazione di 4 nuovi inclinometri e 4 piezometri.
I precedenti strumenti, installati dalla Regione Piemonte, negli anni ’80, furono tutti interrotti dal movimento franoso.
Gli inclinometri ubicati all'interno di questo fenomeno (I6BARA0 e I6BARA5) evidenziano:
- in corrispondenza di I6BARA0 (quota 1820m), dal 2000 al 2008, il fenomeno ha subito fasi alterne di accellerazioni e decellerazioni più o meno marcate con velocità media di poco inferiore ai 2 cm/anno. La superficie di scivolamento si attesta tra i 30 e 33m di profondità. Da giugno 2008 a ottobre 2009 si evidenzia un accellerazione del movimento con uno spostamento di circa 8 cm in 16 mesi.
- in corrispondenza di I6BARA5 (quota 2010m), a seguito dell'evento alluvionale del maggio 2008, lo strumento ha rilevato una significativa accelerazione della velocità del dissesto (a 30-32m di profondiità) con una deformazione di circa 60mm dal 7 maggio 2008 al 11 agosto 2008 (in seguito lo strumento è stato tagliato dal movimento).
Dai rapporti sul monitoraggio del fenomeno condotto da CTM emerge una correlazione tra gli spostamenti dedotti dagli inclinometri e l'innalzamento del livello piezometrico.
Dal rapporto della Musinet per conto di Sitaf (maggio 2016), si evince come per l'inclinometro I1 (ubicato nella stessa posizione di I6BARA0 nel 2011 dopo rottura della precedente colonna) sia proseguito il movimento con uno spostamento a 32 metri di profondità di oltre 30 mm in 4,5 anni di lettura (2011-2016) con velocità media di 7 mm/anno circa. Anche l'inclinometro I5 (ubicato nella stessa posizione di I6BARA5 nel 2011 dopo rottura della precedente colonna) ha evidenziato uno spostamento a 28-30 metri di profondità di 75 mm in 4 anni e mezzo, con una velocità di oltre 16 mm/anno.
Ad ottobre del 2016, con lo scopo di prolungare l’attività di monitoraggio della postazione ubicata nel settore apicale del dissesto - in conseguenza alla cessata possibilità di ispezionare con il sistema nclinometrico manuale lo strumento ampliamente deformato a livello del tratto interferente con il piano di scivolamento - la colonna inclinometrica I5 è stata attrezzata con alcune sonde inclinometriche fisse di profondità.
Nel mese di luglio del 2019 la colonna inclinometrica I-1 non è risultata più ispezionabile con la sonda manuale, la deformazione presente a 32.0 m da p.c. non ha più consentito il passaggio della sonda; al fine di mantenere attiva la postazione di monitoraggio, si è proceduto all’installazione di una colonna automatizzata DMS (Differential Monitoring of Stability), si tratta di una sofisticata strumentazione che consente il monitoraggio in continuità del tratto di colonna interessato a ridosso del piano di scivolamento storicamente rilevato. La velocità media della colonna (dalla data di installazione fino a fine 2021) risulta attualmente di 16.0 mm/anno
Descrizione:
Sorgenti: diffuse | Falda: freatica | acque assenti: N |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: S | ruscellamento concentrato: S |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|---|---|
Drenaggio | canalette superf. | Realizzati |
ID | Titolo | Autori | Anno |
---|---|---|---|
185892 | Carta geologica Millaures | Ferruccio Forlati, Donatella Aigotti | |
3213 | INTERREG IIC - Raccolta e organizzazione di dati territoriali valutazione di pericolosita` e rischio da fenomeni naturali e predisposizione di piani comunali di protezione civile | Italcopo, Risorse Idriche, Aquater | 2001 |
3617 | Criteri di valutazione della stabilita` dei versanti nella Regione Piemonte, a scala territoriale e locale ed interventi di stabilizzazione, Siti di Grange Sises e Millaures (Alta val di Susa) | Manlio Ramasco, Gianfranco Susella, Giovanni Barla, Francesco Puma, Tarcisio Stoppa | 1983 |
22012 | Carta dei movimenti gravitativi delle Alte Valli di Susa e Chisone | Regione Piemonte - Direzione Regionale dei Servizi Tecnici e Prevenzione, Manlio Ramasco, Gianfranco Susella, Francesco Puma, Tarcisio Stoppa | 1964 |