Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Esteso fenomeno gravitativo che coinvolge la porzione di versante in sinistra idrografica della media Val di Susa, che si sviluppa dalla cresta che unisce i Quattro Denti di Chiomonte alla Cima del Vallone; la parte inferiore si estende fino a quota 1250 m circa (Case Vincio - Case Armeita).
Le condizioni geomorfologiche, geologicostrutturali ed i caratteri della deformazione superficiale sono quelli tipici di uno stadio incipiente di Deformazione Gravitativa Profonda di Versante, con elevata
energia di rilievo ed ammassi rocciosi instabili concentrati nel settore alto del versante. Inoltre è ipotizzabile una relazione tra la DGPV e le aree soggette a crolli e ribaltamenti diffuse sopra l'abitato di Cels.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:162 | Fotogramma:5532 |
Volo:Val di Susa 1985 | Strisciata:4A | Fotogramma:8939 |
Tipo di movimento principale: DGPV
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 2010
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree, Rilevamento su terreno, monitoraggio, dati da Satellite,
Descrizione: Dall'alto verso il basso il corpo di frana e costituito da porzioni del substrato roccioso traslati, rilasciati e fortemente disarticolate secondo un sistema di fratture aperte, a cui si alternano settori caratterizzati da depositi detrici, attualmente in lento movimento. La parte detritica è attivata da movimenti di tipo rotazionale testimoniati dalla presenza di alcune scarpate morfologiche che individuano ripiani e contropendenze.
Le caratteristiche sopra descritte e i dati di monitoraggio evidenziano quindi un settore di monte in cui prevalgono componenti di scivolamento traslativo con disarticolazione del substrato sempre più spinta verso le parti topograficamente più basse. La parte medio-inferiore è caratterizzata da movimenti di colamento in materiali prevalentemente detrici.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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Attivazione principale:
Fonti:
Precipitaz. eccezionali prolungate, fusione rapida di neve/ghiaccio, scarico glaciopressioni, materiale fratturato, superfici di taglio preesistenti, orient. sfavorev. discont. prim.
Nel lato occidentale la zona di distacco è evidenziata da superfici di scivolamento inclinate di circa 50-60° verso S e SE, impostate in litotipi carbonatici e caratterizzate da brecce e clasti spigolosi eterometrici cementati da una matreice carbonatica, con strie testimonianti movimenti normali. Verso oriente, in corrispondenza delle località Forte San Ruggero, fanno passaggio a una frattura aperta di circa 15-20 m che continua verso i Quatrro Denti di Chiomonte con una serie di trenches. Il limite occidentale è dapprima definito da una serie di avvallamenti paralleli alla direzione di massima pendenza, direz. N-S o NNW-SSE, e da quota 1800 circa coincide con il limite di una vasta zona detritica.
Quota corona Qc (m): 2400 |
Quota unghia Qt (m): 1300 |
Lungh. orizz. Lo (m): 1950 |
Dislivello H (m): 1100 |
Pendenza (°): 29 |
Testata: In cresta - Unghia: Parte bassa del versante |
Azimut movim. (°): 155 |
Area totale A (m2): 3404788 |
Larghezza La (m): 1900 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: SE |
Formazione | Descrizione |
GNEISS LEUCOCRATI A GIADEITE - COMPLESSO DAMBIN |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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2007 | Strade | altre strade | non valutabile |
Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 0 privati,
Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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6EXLA | Exilles | Cima del Vallone | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-08-29
Inquadramento del sistema di monitoraggio
Il sistema di monitoraggio posto a controllo del fenomeno franoso è composto da:
- 7 capisaldi topografici GPS installati tra il 2000 e il 2004
- 3 capisaldi per misure distanziometriche installate nel 2013 (uno dismesso nel 2022)
Interpretazione dei dati strumentali
Misure topografiche GPS: ad oggi i risultati evidenziano uno spostamento dei capisaldi GPS verso SSE di entità compresa tra 14 cm (caposaldo G6, nel settore laterale della deformazione) e 57 cm (caposaldo G5, settore centrale). Le risultanze delle letture permettono di evidenziare che la zona sottoposta a controllo strumentale presenta un settore centrale (presidiato dai capisaldi 2 – 3 e 5) che registra velocità medie annuali maggiori rispetto a quanto si registra nei settori laterali (capisaldi 4 ed 8 a sud-ovest e 1 e 6 a nordest); in particolare i tre capisaldi presenti nel settore centrale evidenziano velocità medie annuali comprese tra 2.5 e 3.2 cm/anno, mentre nei settori laterali si registrano velocità medie nell’ordine del cm/anno. Le misure topografiche GPS più recenti (2023) confermano il lento e progressivo movimento verso valle dei settori di versante posti sotto controllo strumentale; in particolare si segnala per il periodo agosto 2022 - agosto 2023 lo spostamento verso valle di 2 cm dei capisaldi 3 e 5.
Misure distanziometriche: tre basi distanziometriche (AB – CD – EF), installate alla testata del canalone nel quale nel maggio 2013 si verificò un colamento di terra e detrito. Sulla base CD si interrompono le misure a partire dall'anno 2022. Le due basi restanti registrano una lenta e progressiva apertura, in particolare la base E-F, la cui entità è al momento (2023) di circa 2,7cm.
Le acquisizioni di misure interferometriche da satellite (analisi SqueeSAR sat.Radarsat, periodo 2003-2009) confermano la distribuzione delle velocità di spostamento, con valori più alti nel settore centrale (velocitàmedia da 1,5 a 2 cm/anno) e valori più bassi nei settori marginali (inferiori al cm/anno). Inoltre si evidenzia la sostanziale fase di quiescenza del settore occidentale della DGPV.
Descrizione:
Sorgenti: localizzate | Falda: in pressione | acque assenti: N |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: S |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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10044 | G.I.S. technologies for data collection, management and visualization of large slope instabilities: two application in the Western Italian Alps | Marco Giardino, Daniele Giordan, Stefano Ambrogio | 2004 |
3602 | Studio multidisciplinare del versante in frana di Clot Brun (Valle Susa, Alpi occidentali) - Geomorfologia - Relazione sulle attivita` svolte | Marco Giardino, Sea Geoconsulting, Stefano Ambrogio | 2002 |
311311 | Studio multidisciplinare del versante in frana di Clot Brun nel Comune di Exilles (TO) | Sea Geoconsulting, Dario Fontan, A. Dematteis, Universita` Di Torino | 2002 |
3213 | INTERREG IIC - Raccolta e organizzazione di dati territoriali valutazione di pericolosita` e rischio da fenomeni naturali e predisposizione di piani comunali di protezione civile | Italcopo, Risorse Idriche, Aquater | 2001 |
22012 | Carta dei movimenti gravitativi delle Alte Valli di Susa e Chisone | Regione Piemonte - Direzione Regionale dei Servizi Tecnici e Prevenzione, Manlio Ramasco, Gianfranco Susella, Francesco Puma, Tarcisio Stoppa | 1964 |