Dissesto che riveste particolare importanza anche sotto il profilo pianificatorio per la presenza di numerosi edifici (borgata Broc). Si tratta di un esteso accumulo a grossi blocchi che, per morfologia e composizione, può essere considerato come il prodotto di un fenomeno tipo "rock avalanche" (Fonti: 232885).

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte

Strisciata:117

Fotogramma:4701

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: 22/07/2001

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività:

Descrizione: I crolli che si originano dalle pareti sud del Monte Boiret possono indifferentemente incanalarsi all'interno dei diversi canaloni che caratterizzano tale parete. Tali canaloni sono stati sede ricorrente di crolli incanalati di singole porzioni rocciose (dinamica prevalente per rotolamento e moderati rimbalzi) (Fonti: 246718).

Attivazione principale:

Fonti:

L'aspetto più rilevante è emerso nel corso dei rilievi di terreno e del sorvolo effettuato con l'elicottero, quando sono stati individuati alcuni affioramenti intensamente fratturati nella parte medio alta, in parte mascherati dal detrito; in particolare l'affioramento a quota 1925 m s.l.m. è risultato essere un trench gravitativo in roccia (Iocalmente conosciuto come "il Pertus"), costituito a monte da una paretina sub-verticale, a valle da placche rocciose completamente fratturate (blocchi a parallelepipedo determinati da due sistemi di fratture aperte circa ortogonali), e disarticolate. Sul fondo della vallecola Ie coltri superficiali e la copertura vegetale mascherano solo in parte Ie fratture beanti che si sviluppano in profondità per vari metri. Ancora verso valle l'affioramento è mascherato dal detrito a grossi blocchi che si raccorda al resto dell'accumulo. Altri affioramenti molto fratturati che sono stati individuati sia monte sia a valle del trench, possono essere ricondotti allo stesso fenomeno (Fonti: 232885).

Inquadramento geologico: Al di sopra del substrato si trovano: coni di deiezione, detriti di falda e morene wurmiane, postwurmiane e recenti (Carta Geologica d'Italia in scala 1:100.000, foglio n°41 "Gran Paradiso").
II crollo in massa è connesso al rimodellamento della soglia rocciosa di origine glaciale tutt'ora riconoscibile in varia balze comprese fra 1900 e 2050 m s.l.m., nonchè al collasso di spalle e speroni rocciosi Ia cui originaria presenza è indicata anche dalla presenza di forme analoghe nei settori più ad E e ad W di quello in esame (Fonti: 232885).

Data ultimo aggiornamento descrizione:2018-09-05

Le letture GPS sono effettuate dal febbraio del 2007 (misura d'origine), l'ultima lettura risale al settembre del 2018. L'unico caposaldo ricadente all'interno del corpo di frana non ha registrato spostamenti significativi, in quanto i valori di spostamento registrato rientrano nel campo dell’errore strumentale, pertanto al momento non si è in grado di affermare che si tratti di un effettivo movimento.

I diversi dataset di indagine PSInSAR/SqueeSAR non hanno registrato movimenti significativi.

Descrizione: