Fenomeno franoso situato alla base del versante in destra idrografica della Dora Riparia, nel comune di Exilles.
Dal 1957 al 1992 sia la strada statale del Monginevro che le opere di derivazione idroelettrica (opera di presa, canale di sponda destra e sifone d’attraversamento) denunciano lesioni e deformazioni ricollegabili ad una diffusa condizione di lento rilassamento, attivo sia nel versante destro che sinistro. Nel 1983 la vecchia galleria ferroviaria (e soprattutto il tratto a ridosso dell’imbocco lato Salbertrand) richiede importanti interventi di ripristino e rafforzamento per fronteggiare le vistose deformazioni manifestatesi a seguito di lenti rilassamenti corticali del versante destro (Fonti: 189253).

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte	Strisciata:167A	Fotogramma:4275
Volo:C.G.R.	Strisciata:147	Fotogramma:22

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 10/2009

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio, dati da Satellite,

Descrizione: Scivolamento rotazionale con locali mobilitazioni della massa detritica come nel caso del rotolamento con rimbalzi di un grosso blocco di calcescisti in equilibrio instabile avvenuto in data 22-06-1997 (Proeff: 11323).
Nel parte basale del versante in destra idrografica della Dora Riparia sono evidentissimi i risultati di ripetuti collassi e crolli per scalzamento a seguito di intense attività erosive del corso d’acqua (Fonti:224661).

Attivazione principale:

Fonti:

Inquadramento geologico: Durante l’orogenesi alpina il sovrascorrimento dei calcescisti (attualmente in destra idrografica) sulle formazioni d’Ambin (attualmente in sinistra idrografica) ha portato, oltre all’impostazione dell’asse vallivo della Dora Riparia nella zona di contatto tra le due unità tettoniche, anche all’intensa tettonizzazione delle rocce (laminazioni, ripiegatura, disintegrazione, fatturazione). Complessivamente limitato risulta l’areale di affioramento delle citate rocce su entrambi i versanti, essendo le stesse ricoperte da depositi d’età quaternaria (depositi morenici e detritici sui versanti e depositi alluvionali sul fondovalle) (Fonti: 189283).

Data ultimo aggiornamento descrizione:

Le misure inclinometriche sono effettuate dalla SITAF dal dicembre del 1997 (misura di origine), l'ultima misura effettuata è dell'ottobre 2009. All'interno del fenomeno franoso è presente un solo inclinometro che registra un movimento netto alla profondità di circa 34,5 m, per una velocità di deformazione pari a 7 mm/y.
Sul versante destro gli strumenti presenti hanno permesso di individuare alla profondità di circa 38 m un piano di scivolamento lungo il quale la porzione superiore si sposta verso il fondovalle con una velocità media di circa 7,6 mm/anno (Fonti: 242588).
Dal 2019 è stato installato un nuovo inclinometro (Slv6) con misura di 0 il 6/12/2019: alla sesta misura d’esercizio (9/11/2021) lo spostamento differenziale locale massimo è stato rilevato a 34.5 m da p.c. ed è risultato di
2.7 mm; lo spostamento differenziale integrale ha raggiunto i 6.1 mm nel tratto compreso tra 35.0 e 34.0 m da p.c.. Come per le colonne precedentemente installate, anche lungo la nuova verticale appare chiara la presenza del piano di scivolamento a 34.5 m da p.c. responsabile della traslazione verso valle del settore con una velocità media di 3.1 mm/anno.
La colonna piezometrica PZ6 (adiacente all'inclinometro) è stata danneggiata dalle lavorazioni eseguite da IREN per la manutenzione della centrale idroelettrica, nel mese di novembre 2019 è stata posizionata una nuova verticale piezometrica, con caratteristiche identiche a quella danneggiata, la soggiacenza della falda a metà novembre 2021 era a 23.7 m da p.c. (lettura confreatimetro), si è in attesa che IREN ripristini la strumentazione per l’acquisizione automatica della soggiacenza.

L'indagine PSInSAR dato ERS (relativa al periodo 1992-2001) mostra una nuvola di riflettori situata al piede della frana che ha registrato un allontanamento lungo la LOS con velocità dell'ordine di 6 mm/y.
Dati più recenti (piattaforme satelittari Cosmoskymed 2009-2014) evidenziano la presenza di diversi bersagli con movimento fino a 3mm/anno lungo la LOS.
Il dato Sentinel (2014-2018) presenta solo un bersaglio con dato coerente quindi non sufficientemente rappresentativo.

Descrizione: I dati raccolti dai piezometri (ubicati sia in destra che sinistra idrografica della Dora Riparia) indicano sensibili oscillazioni del livello piezometrico variabili in un intervallo di 3-6 m. È interessante notare come il livello della falda oscilli sempre al di sopra dei piani di scivolamento individuati, andando a lubrificare la zona di taglio e favorendo quindi il fenomeno di mobilizzazione (Fonti: 242588).

L’attività erosiva della Dora Riparia rende precaria la situazione del versante, innescando l’instabilità degli accumili detritico-morenici e della coltre d’alterazione dei calcescisti; ripetutamente sono stati fatti interventi di consolidamento delle opere esistenti sullo stesso versante (galleria parietale della ferrovia Torino-Modane e canale di derivazione dell’AEM) (Fonti: 189283).