Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
La rock avalanche del monte Ciantiplagna è uno dei più grandi fenomeni antichi delle alpi occidentali con una superficie di oltre 21 km2 ed un volume stimato di 156 milioni di metri cubi. L’accumulo di blocchi di frana copre un’area attualmente di 3,9 km2 che sono stati rimobilizzati fino 4,6 km di distanza orizzontale. I depositi di frana hanno creato uno sbarramento importante a monte che ha creato un bacino di oltre 4 km di depositi fluvio-lacustri (piana di Fraisse-Pourrieres). Sul vasto accumulo sono presenti due frazioni abitate (Balboutet, Laux) una strada altamente trafficata (ex S.S. n.23) e diverse strade comunali. Attualmente diverse porzioni superficiali del corpo di accumulo risultano in lento ma continuo movimento. Inoltre l'azione erosiva e di approfondimento dei corsi d'acqua destabilizza alcuni settori di scarpata dei terrazzi fluviali formatisi proprio ad opera del reticolato idrografico a spese del corpo di accumulo.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Volo:Val di Susa 1985 | Strisciata:5A | Fotogramma:5959 |
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 27/08/1985
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree, Rilevamento su terreno, monitoraggio, dati da Satellite, dato storico,
Descrizione: Il fenomeno può essere considerato una delle più grandi Rock Avalanche (fenomeni di crollo di grandissime
dimensioni con associati fenomeni di scivolamento) delle Alpi Occidentali. L'origine è molto antica (Paleofrana) anche se tutt'ora alcuni settori del corpo di accumulo sono attivi.
The age of the rock avalanche is not known: nevertheless (i) the overlapping of the distal portion of the landslide onto the late glacial moraine of the Rio del Laux, (ii) the presence of some late
Copper Age archaeological sites closeby and
within the landslide perimeter and (iii) the deep dissection of the blocky accumulation are in agreement with an early post-glacial age of the rock avalanche.
Given the age of the rock slope failure it is difficult to speculate on the possible causes of the phenomenon. However, the destabilization of the southern slope of the Mount Ciantiplagna due to the movement of the rock slide can be reasonably invoked. In turn rock slide emplacement can be
attributed to the debuttressing of slope after glacial retreat.
High-intensity rainfall, rapid snowmelt and permafrost degradation (actually confined above 2600–2700 m a.s.l. along the Susa-Chisone divide) are possible triggers. Lastly, seismic activity that affects the central sector of the Western Alps, with few strong historical earthquakes with a maximum MCS intensity I0 ¼ VII–VIII (e.g. the 2 April 1808, seismic sequence; Perrone et al.,2010) can be regarded as a probable triggering factor for the rock avalanche.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale:
Fonti:
Precipitaz. eccezionali prolungate, fusione del permafrost, scarico glaciopressioni, materiale collassabile, superfici di taglio preesistenti, orient. sfavorev. discont. prim.
Along the valley bottom the original surface of the accumulation has been fully removed as a result of erosion by the Chisone River and tributary stream network, evidenced by several low-gradient terraces blanketed by fluvial deposits and suspended 15–120 m above the present river.
Rock avalanche deposits appear as a clast supported, locally matrix supported, chaotic accumulation of cm- to m-scale angular fragments and blocks composed almost entirely of calcschist. The amount of matrix, silty to sandy, varies from place to place. Giant blocks up to 3000 m3 are irregularly dispersed in the debris accumulation. Locally, partially openwork textures
and a crude coarsening-upward trend are visible. About 10–15% of clasts show diagnostic jigsaw-fractures generated by the clast-to-clast collisions during rapid movement of the rock mass.
Quota corona Qc (m): 2500 |
Quota unghia Qt (m): 1180 |
Lungh. orizz. Lo (m): 4200 |
Dislivello H (m): 1320 |
Pendenza (°): 17 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 160 |
Area totale A (m2): 3379858 |
Larghezza La (m): 1100 |
Volume massa sp. (m3): 157000000 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 40.00 |
Esposizione: S |
Inquadramento geologico: The rock avalanche originated at 2605 m a.s.l. on the southern slope of Mount Ciantiplagna (2849 m a.s.l.) along the Susa-Chisone drainage divide (Figure 3). The landslide involved massive calcschist of the Cerogne-Ciantiplagna Unit with several meter-scale lenses of serpentinite and metabasite. In the break-out zone the calcschist foliation dips 20-50° toward WSW. The morphology of the head scarp is controlled by two orthogonal fault and fracture systems: a pervasive steep WSW-ENE striking fault and fracture system, parallel to the regional Susa-Chisone shear zone (Giardino & Polino, 1997) and a subordinated NNW-SSE fracture system.
Formazione | Descrizione |
COMPLESSO DI CEROGNE | |
CALCESCISTI E MICASCISTI CARBONATICI | Unità tettonostratigrafica dell'Albergian |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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6USSA | Usseaux | Gorge | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2022-11-15
Inquadramento del sistema
Sul fenomeno franoso sono presenti tre verticali inclinometriche e quattro verticali piezometriche, installate nel 2000.
Interpretazione dei dati strumentali
Al momento le verticali non rilevano movimenti a partire dalla misura di origine (maggio 2001), a parte deboli anomalie che rientrano all’interno dell’errore strumentale. Lo strumento I1 rileva una debole deformazione intorno a 57 m di profondità, che ha attualmente raggiunto l'entità di 4.9 mm rispetto alla misura di origine.
Il dato interferometrico satellitare (piattaforma sat. Radarsat, periodo di lettura 2003-2009) evidenzia movimenti lenti e superficiali del detrito a grossi blocchi nel settore medio superiore della frana (quota 2200-1600 m) ed immediatamente a valle della frazione Balboutet.
Descrizione:
Sorgenti: n.d. | Falda: n.d. | acque assenti: N |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: S | ruscellamento concentrato: N |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|
ID | Titolo | Autori | Anno |
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328202 | Geological map of the Mount Ciantiplagna rock avalanche (Chisone Valley, Italian Western Alps) | Gianfranco Fioraso, Paolo Baggio | 2013 |
3213 | INTERREG IIC - Raccolta e organizzazione di dati territoriali valutazione di pericolosita` e rischio da fenomeni naturali e predisposizione di piani comunali di protezione civile | Italcopo, Risorse Idriche, Aquater | 2001 |
11972 | SESSANTA PERSONE VIVONO NEL TERRORE NEL PAESINO CHE MINACCIA... | 1972 |