Fenomeno monitorato a seguito di lesioni e danni alla strada provinciale. Importanti lavori di difesa e stabilizzazione della sede stradale che attualmente (2016) risultano efficaci al fine della stabilità della viabilità.

Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Monitoraggio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluogo congiunto Arpa - Regione del 30/10/2013 nel corso del quale è’ stato eseguito un controllo dei tubi con sonda testimone (priva di sensori per la misura), con la quale è stata verificata la loro ispezionabilità fino alle profondità raggiunte con le misure Arpa precedenti alla copertura dei chiusini.
Sopralluogo del 4 febbraio 2016 per verifica condizioni del versante e secondo livello.

Immagini aeree consultate

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: 2016

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: Mobilizzazione delle coltre superficiale per scivolamento rotazionale e colamento a causa di presenza di acqua e forti pendenze (fonte 232921 del 1997). Tale tipologia di dissesto, caratterizzata da una dinamica evolutiva normalmente lenta che si manifesta con deforrnazioni piu o meno continue del terreno che provocano gravi danni alle strutture esistenti, in concomitanza con eventi meteorici importanti può sfociare pericolosamente in fenomeni improvvisi di franamento veloce per scivolamento sul substrato roccioso.

Attivazione principale: Data compresa tra il 1996 e il 1997

Fonti:

Data ultimo aggiornamento descrizione:

Lo strumento I6RRAA0 è tranciato a -3.5m (utlima lettura agosto 2010) fino a quel momento i movimenti registrati sono stati di circa 6,3 mm/y (60 mm di spostamento dal 2000 al 2008).
Lo strumento I6RRAA2 ha indicato un movimento a -13 m con velocità medie di circa 6-7 mm/y, per un totale di 20 mm circa dal 2000 al 2003. Successivamente lo strumento è stato distrutto (tombino coperto dall'asfalto).

Gli altri strumenti, situati nella parte mediana ed inferiore del fenomeno non riportano indicazioni di spostamento significativo.

Attualmente (2016) è misurabile lo strumento I6RRAA1 il quale non ha mai indicato movimenti significativi. Inoltre nel dicembre 2013 sono stati ripristinati gli strumenti I6RRAA4 e I6RRAA5 ma l'interpretazione dei grafici risulta difficoltosa e scarsamente attendibile, le più marcate anomalie presentano azimut non coerente con l'assetto geomorfologico del versante.

Descrizione: