Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Il settore si colloca in corrispondenza alla testata del bacino imbrifero del rio Riò che è interessato da indizi di fenomeni gravitativi in fase incipiente (fessurazione del terreno con fratture di trazione). Fonte:232766
Nel corso dell'evento del novembre 1994 si sono verificate fluidificazioni della coltre superficiale nel settore medio-inferiore del perimetro di frana, in corrispondenza della zona a maggiore pendenza.
Le case situate a circa 20 metri dallo spartiacque, presentano alcune lesioni non recenti che verosimilrnente si sono ulteriormente aggravate a seguito dell'evento alluvionale (1994).
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Monitoraggio, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Fonte:232766
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 1994 - Regione Piemonte | Strisciata:16 | Fotogramma:344 |
Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 2016
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno, monitoraggio,
Descrizione: Fenomeno per prevalente scivolamento rotazionale e colamento di depositi superficiali di natura morenica all'interno di un settore di versante concavo. Attivazione nota nel novembre 1994.
Tutto il settore è interessato da indizi di fenomeni gravitativi in fase incipiente (fessurazione del terreno con fratture di trazione), manifestatasi soprattutto in occasione dell'evento del novembre 1994. (fonte: Relazione tecnica - Sistemazione movimento franoso in località Balmella).
Il settore a valle è soggetto a fenomeni gravitativi di tipo incanalato (colate di detrito o debris flow) che confluiscono allo sbocco con la pianura andando ad edificare un conoide di deizione ben evidente.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale: Data compresa tra il 1994/11/02 e il 1994/11/06
Fonti: archivi,
Precipitaz. eccezionali prolungate, materiale collassabile, contrasto di permeabilità
Il settore instabile è limitato al piede da una ripida scarpata; il settore in frana presenta morfologia ondulata, tracce di superifci circolari, creste trasversali e piccole depressioni non drenate. Fonte:232766
Dall'analisi delle stratigrafie dei sondaggi alla profondità compresa tra uno e tre metri è presente un livello di limo (talvolta argilloso talvolta debolmente sabbioso) da poco consistente a plastico. Al di sopra è presente ghiaia eterometrica e il terreno vegetale. La superficie di scivolamento potrebbe instaurarsi al contatto tra queste due sezioni stratigrafiche.
Quota corona Qc (m): 725 |
Quota unghia Qt (m): 670 |
Lungh. orizz. Lo (m): 130 |
Dislivello H (m): 55 |
Pendenza (°): 23 |
Testata: In cresta - Unghia: Parte alta del versante |
Azimut movim. (°): 163 |
Area totale A (m2): 11700 |
Larghezza La (m): 100 |
Volume massa sp. (m3): |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 1.50 |
Esposizione: SE |
Formazione | Descrizione |
(mo) Morene Wurmiane, postwurmiane e recenti |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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2717 | Nuclei/centri abitati | case sparse | medio | 1994 | 1994 | Da recenti sopralluoghi (2015-2016) si evidenziano diverse lesioni agli edifici posti sul coronamento del fenomeno, le quali sembrano legati a movimenti non recenti (1994?). |
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|---|---|---|
6VCCA | Vico Canavese | Balmella/Coste | NON ATTIVO |
Data ultimo aggiornamento descrizione:
La strumentazione installata comprende cinque inclinometri ed un piezometro, più una dozzina di capisaldi topografici dei quali si ignorano le misure. I capisaldi topografici consistono in pali metallici con piastra forata sommitale (foro a diametro 15 mm). Nel complesso il sistema è sovradimensionato e ridondante rispetto al fenomeno franoso.
Alla data dell'ultima lettura (luglio 2016) sono attive tre verticali incliometriche. La superficie di movimento è prossima al piano campagna, compresa tra 1 e 2 metri di profondità. L'entità di movimento appare modesta, all'incirca 30 mm di movimento in 16 anni di misure per gli strumenti I6VCCA1 e I6VCCA2, posti nel settore centrale del fenomeno. Gli strumenti posti nella parte superiore (I6VCCA0 e I6VCCA4) della frana prossimi ad alcune abitazioni presentano delle anomalie di difficile interpretazione. Tutte le misure evidenziano una forte deriva in testa tubo.
Dall'analisi del dato interferometrico (piattaforme satellitari ERS, Radarsat e Cosmoskymed, periodo 1992-2013), seppur l'orientamento del versante non sia il migliore per questa tipologia di tecnica, non si evidenziano variazioni di rilievo lungo la LOS (ad indicare possibili movimenti) sugli edifici posti immediatamente a monte del coronamento.
Descrizione: I risultati delle indagini geognostiche hanno messo in evidenza I'assenza di falda nel periodo di perforazione e per la profondità investigata.
La sequenza di strati di origine detritica e di ambiente glaciale (morenico) messi in evidenza dai sondaggi risultano in media a scarsa permeabilità, in virtù dell'abbondante matrice fine (siltoso-limoso-sabbiosa). Alcuni strati ghiaioso-ciottolosi presentano, per contro, una matrice fine prevalentemente sabbiosa; in questi orizzonti non si sono però riscontrati indizi di presenza di falda.
Da segnalare che quasi tutte le colonne stratigrafiche mettono in risalto la presenza di uno strato di limo, da argilloso a sabbioso, con potenza da 1 a
2 metri, a partire da profondità comprese tra 0.7 e 3.1 m.
Inoltre le misure piezometriche condotte per un anno sul piezometro installato in uno dei fori di sondaggio non hanno registrato presenza d'acqua.
Peraltro è da rilevare che sulla scarpata sottostante I'area indagata, sulla quale si sono manifestate nel novembre 1994 le fratture di trazione testimoni del processo gravitativo e ben evidenti sulla superfice topografica, sono presenti alcune emergenze acquifere di portata ridotta che risultano produttive per quasi tutto I'arco dell'anno.
Sorgenti: localizzate | Falda: assente | acque assenti: N |
acque stagnanti: S | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: N |
Nel 2000 , su progetto Geom. Succio e per un importo complessivo di 470 milioni di lire, sono stati realizzati:
- palizzate in legno al piede della scarpata con dreni suborrizontali;
- sistemazione dell'impluvio che costituisce la spalla sinistra del fenomeno franoso, con pavimentazioni, canalette e briglie in legname.
Gli interventi appaiono privi di manutenzione, i dreni sono tutti asciutti benchè le emergenze idriche siano attive (Fonte:232766).
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|---|---|
Drenaggio | canalette superf. | Realizzati |
Drenaggio | trincee drenanti | n.d. |
Drenaggio | dreni suborizz. | Realizzati |
Sistemazioni idraulico-forestali | palificate/palizzate | Realizzati |
ID | Titolo | Autori | Anno |
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232766 | Comune di Vico Canavese - Relazione di sopralluogo effettuato il 3/2/2003 in localita` Balmella-Coste. | Carlo Troisi | 2003 |
332255 | Indagini geotecniche a Vico Canavese, loc. Balmella | Abrate S.P.A. | 1997 |
192690 | Sopralluogo in localita` Coste e Balmella, comune di Vico Canavese | Raffaele Perrone | 1995 |