Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
La frana avvenuta nel 1720 è così imponente da raggiungere il fondovalle; l’evento è stato fissato su una carta redatta due anni dopo e successivamente riportato su altri documenti storici del XVIII° e XIX° secolo (Gastaldi, 1868; Castagneri & Guglielmotto-Ravet, 1997). (Fonte:241494)
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:131 | Fotogramma:4485 |
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Stabilizzato
Data ultima valutazione stato di attività: 22/07/2001
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività:
Descrizione:
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale: Data compresa tra il 1720 e il 1720
Fonti: archivi,
L’accumulo ha ampiamente sopravanzato il corso d’acqua determinandone uno sbarramento completo e la conseguente formazione di un piccolo lago, oggi testimoniato da una piana di sedimentazione lacustre estesa per circa mezzo chilometro.
I soli elementi geomorfologici di tali fenomeni non permettono una precisa collocazione cronologica, se non largamente approssimativa: si tratta di frane oloceniche, sicuramente successive al ritiro del ghiacciaio.
Ad uno di questi fenomeni, quello più occidentale e che mostra i segni di un'attività più recente, si riferisce molto probabilmente l'illustre geologo Bartolomeo Gastaldi in un suo studio del 1868 sulle Valli di Lanzo: "…Un’enorme frana di pietre che, staccatasi dal Monte Rosso, sul fianco destro della valle, quasi di faccia a Borgognies [oggi Bergognesco, ndr.], precipitò così grossa e con tanto impeto da spingere la sua estremità sin contro il piede del fianco sinistro. La Stura è obbligata a tagliare questa congerie di massi passando per un canale che si aprì in mezzo ad essi, e questo canale è talmente stretto, che durante le acque grosse le è forza rifluire con danno gravissimo dei prati situati a monte…".
Una precisa collocazione cronologica viene invece da una carta disegnata nel 1722 da Alessandro Luiggi Emanueli e conservata presso il Municipio di Cantoira, nella quale viene riportata la dicitura "ruina fattasi due anni fa", in prossimità della località Combin (Mercalli & Mortara, 1997). Tutti gli elementi storici, geografici e geomorfologici, concordano nell’attribuire questa indicazione alla frana di crollo descritta da Gastaldi. Presumibilmente la stessa frana viene citata anche negli Atti di Visita in Cantoira del 1726 (Archivio di Stato di Torino).
Attualmente il fenomeno si trova ancora in evoluzione nella parte alta, dove le zone di distacco continuano ad alimentare alcune falde detritiche a grossi blocchi, mentre una parte dell'accumulo presente sul fondovalle ospita un'attività estrattiva che utilizza i blocchi prasinitici per la produzione di pietrisco per ingegneria civile e blocchi da scogliera. (Fonte:241494)
Quota corona Qc (m): 0 |
Quota unghia Qt (m): 0 |
Lungh. orizz. Lo (m): 0 |
Dislivello H (m): 0 |
Pendenza (°): 0 |
Testata: Parte media del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 0 |
Area totale A (m2): 0 |
Larghezza La (m): 0 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: NE |
Inquadramento geologico: Tutto il settore di Valgrande di Lanzo che attraversa il contatto tra le unità oceaniche del Domino Piemontese, costituite essenzialmente da prasiniti e da serpentiniti, e il Massiccio Cristallino del Gran Paradiso, costituito da gneiss (Mattirolo et al., 1910), è interessato da una deformazione fragile più o meno parallela al contatto, cioè all’incirca NE-SW. La fratturazione delle rocce condiziona la stabilità dei fianchi vallivi soprattutto nei casi in cui i piani di frattura intersecano il versante a formare dei grossi cunei aperti verso valle. In prossimità di Cantoira, il fianco destro della Valgrande, impostato in prasiniti, si trova in tali condizioni strutturali. (Fonte:241494)
Formazione | Descrizione |
ANFIBOLITI |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 0 privati,
Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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243723 | Piano Regolatore Generale del Comune di Cantoira | ||
241494 | Atlante di frane storiche in Provincia di Torino | Giovanni Mortara, Marco Giardino, Luigi Perotti, CNR-IRPI, Walter Alberto | 2006 |
244019 | Tentativo di ricostruzione dell`evoluzione geologica quaternaria della Valle Grande di Lanzo | Giacomo Re Fiorentin | 2000 |