Il fenomeno si sviluppa in seno a depositi di origine glaciale caratterizzati da un lento e progressivo movimento verso valle. L’attivitazione del fenomeno franoso ha provocato, nel corso delle precipitazioni dell'aprile 2000, danni alla strada che conduce alla borgata Rivotti. Il materiale mobilizzato dalla frana è stato stimato in circa 400 m3 e si è staccato dal ciglio della strada, asportando circa un metro di carreggiata, su di un fronte largo circa 10 metri, per una profondita media di circa 2,50 metri ed una lunghezza di circa 15 metri.

Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluogo nell'autunno 2016

Immagini aeree consultate

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: 2016

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno, monitoraggio,

Descrizione: In prossimità della località Moie, alle ore 7 circa del 29-04-2000, si è verificata una frana per saturazione e fluidificazione dei depositi superficiali, che durante lo spostamento a valle,
per una lunghezza di circa 150 metri, ha creato un'incisione lungo il versante di qualche metro quadrato (fonte 00019).
Il versante è soggetto anche ad un movimento lento di scivolamento più profondo.

Attivazione principale: 2000-10-15 (Data certa)Data compresa tra il 2000/04/29 e il 2000/04/29

Fonti: archivi,

Il versante sopra la strada comunale che conduce ai Rivotti presenta ancora alcuni indizi di movimento con residue scarpate e rigonfiamenti. A valle della strada il pendio è maggiormente vegetato, si intravede l'incisione dove si è sviluppata la colata rapida dell'aprile 2000.

Data ultimo aggiornamento descrizione:

Il sistema di controllo mediante inclinometro è stato realizzato nel 2000 per porre sotto osservazione l’evoluzione di un fenomeno franoso classificato nel SIFraP come "scivolamento rotazionale".
Sul fenomeno franoso è attiva una verticale inclinometrica. Nel 2004 l’inclinometro B ed il piezometro PZB risultano distrutti da lavori di consolidamento della strada e del versante pertanto risultavano non più misurabili. Nel 2006 lo strumento viene ripristinato ma solo su due delle quattro guide originariamente disponibili, in quanto dalla profondità di 10.5 m il tubo risulta deformato per l’evoluzione del movimento.
Nel periodo 2005-2014 si evidenzia un leggero movimento alla profondità di 15 metri (5mm) e 12 metri (10mm circa). Dal 2014 al 2016 (ultima misura 12 ottobre 2016) non si segnalano movimenti.

Descrizione:

Nel 2004 realizzati lavori di consolidamento della frana con muro di sostegno fondato su micropali, e interventi di drenaggio e regimazione delle acque superficiali recapitate negli impluvi naturali. Alla data del sopralluogo dell'autunno 2016 gli interventi risultano efficaci, il pendio risulta stabile e non si segnalano evidenze recenti di movimento.