SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 001-51172-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Torino
Ultimo aggiornamento: 2012-02-13
Comune: Ceres
Località: Piano di Ceres

DESCRIZIONE GENERALE

In tempi remoti e imprecisati una frana di scivolamento rotazionale, di medie dimensioni, si stacca dal terrazzo situato alle spalle di Ceres, sul lato della Valgrande di Lanzo; l’accumulo seppellisce una parte dell’antico paese abbattendo un numero imprecisato di case (Fonti: 241494).



METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate
Volo:IT2000 - Compagnia Generale RipreseaereeStrisciata:134Fotogramma:1152


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 09/2000

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree,

Descrizione: La frana di Ceres risulta impostata nei depositi glaciali, e viene
interpretata come uno scivolamento rotazionale con probabile evoluzione in colata delle porzioni distali dell’accumulo, come effetto della presenza di materiale fine facilmente fluidificabile (Fonti: 241494).


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale:

Fonti:


CAUSE
SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Sono ancora oggi riconoscibili sia la nicchia di distacco, impostata sul fianco orientale del Pian di Ceres (quota 890 m slm.), sia l’accumulo, esteso per alcune centinaia di metri fino ad appoggiarsi al terrazzo su cui oggi sorge Ceres, (quota 700 m circa) (Fonti: 241494).


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 891
Quota unghia Qt (m): 710
Lungh. orizz. Lo (m): 370
Dislivello H (m): 181
Pendenza (°): 26
Testata: Parte bassa del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 70
Area totale A (m2): 50005
Larghezza La (m): 160
Volume massa sp. (m3): 200000
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: E


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: Lungo le parti basse dei versanti delle Valli di Lanzo sono rimasti conservati lembi più o meno estesi e più o meno potenti di depositi glaciali; tali sedimenti sono stati messi in posto dai grandi ghiacciai che hanno occupato interamente le valli del Canavese a più riprese durante il Pleistocene; successivamente alla loro deposizione sono stati poi incisi per effetto dell'approfondimento erosionale dei solchi vallivi. Lembi relitti si trovano oggi più o meno sospesi sui fondovalle (Mattirolo
et al., 1910). Questi lembi, essendo costituiti da materiale detritico incoerente, talvolta ricco di matrice fine, limoso-sabbiosa, possono dare luogo a fenomeni di instabilità anche estesi, soprattutto in occasione di importanti eventi piovosi (Fonti: 241494).

Formazione Descrizione
GNEISSSerie dei Monti di Ambin: gneiss minuti psammitici; micascisti passanti gradualmente alle quarziti del Trias inferiore, con banchi e lenti di rocce anfibiliche (carta geologica d'Italia, foglio 55 Susa).

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore


Data ultimo aggiornamento descrizione:

Frana Monitorata mediante 2 inclinometri e due piezometri che raggiungono rispettivamente le profondità di SF1 -70m (piezometro), SF2 -70,5m (inclinometro), SF3 -50m (inclinometro), SF4 -50m (piezometro).


IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
241494Atlante di frane storiche in Provincia di TorinoGiovanni Mortara, Marco Giardino, Luigi Perotti, CNR-IRPI, Walter Alberto2006