Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
L'intero pendio sottostante un edificio adibito a scuola comunale da tempo risulta interessato da estesi fenomeni di dissesto che interessano principalmente la coltre eluvio-colluviale. Nel 1979 I'Ufficio del Genio Civile approvò uno studio tematico sulla suddetta frana, in cui erano previsti interventi di sistemazione per 71.000.000 di lire; secondo quanto affermato dal tecnico comunale i suddetti lavori furono in seguito realizzati. Nel 1988 intervenne il servizio OO.PP. Difesa del Suolo effettuando un sopralluogo, accertando lo stato del dissesto e appurando che l'edificio scolastico era gravemente lesionato, in seguito tale edificio fu demolito. Nel 1997 il Settore Decentrato OO.PP. e difesa assetto idrogeologico di Torino effettuò un sopralluogo a riguardo, evidenziando la condizione di pericolo ed invitando ad evitare nuove edificazioni. In seguito, al posto dell'edificio scolastico, demolito per Ie lesioni subite, è stato realizzato dal Comune un nuovo edificio ad uso di Centro Polifunzionale. Il movimento franoso è stato ampiamente segnalato nelle tavole del PRGC. (Fonti: 304565, 3301). Nuove recenti attivazioni (2009-2011) hanno provacato lesioni ad edifici in prossimità del settore di coronamento settentrionale e lievi ribassamenti del piano stradale.
Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Monitoraggio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi successivi in data 25/09/2013 e 17/10/2013
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 05/2016
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione: Tutto il pendio sottostante l'edificio scolastico da tempo risulta interessato da estesi fenomeni di rilassamento per plasticizzazione della coltre eluviale e colluviale; detti fenomeni d'instabilità appaiono chiaramente connessi con la presenza di elevati tenori d'acqua di percolazione all'interno dei terreni eluvio-colluviali. Considerando la giacitura del substrato favorevole alla stabilità, è evidente che la citata instabilità è limitata soltanto agli stessi terreni eluvio-colluviali che subiscono un continuo soliflusso con lentissimo rimaneggiamento e franamento (tipo "creeping" o colata) verso valle (Fonti: 304565).
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale:
Fonti: archivi, cartografia,
Precipitaz. eccezionali prolungate, materiale collassabile, contrasto di permeabilità
Fenditure, fratture, cedimenti, lesioni dei manufatti
Vi sono vari indizi geomorfologici nel versante a valle della frazione di S. Giovanni (scarpate, rigonfiamenti del terreno, aree con superficie ondulata ed irregolare), che evidenziano la presenza di un movimento franoso in atto (Fonti: 3301).
Quota corona Qc (m): 284 |
Quota unghia Qt (m): 205 |
Lungh. orizz. Lo (m): 600 |
Dislivello H (m): 79 |
Pendenza (°): 8 |
Testata: In cresta - Unghia: Parte bassa del versante |
Azimut movim. (°): 90 |
Area totale A (m2): 131955 |
Larghezza La (m): 350 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: E |
Inquadramento geologico: Geolitologicamente la zona è caratterizzata da un potente substrato di argille consolidate dell'Eocene, disposte in strati fortemente inclinati (oltre 45°) con immersione verso est, ricoperte da una spessa coltre di terreni eluviali e colluviali di natura prevalentemente argillosa, derivanti dalla degradazione chimico-fisica dello stesso substrato. Le prove penetrometriche dimostrano che non esiste un limite netto tra terreno eluvio-colluviale e substrato argilloso, ma un passaggio graduale per uno spessore di 2 o 3 metri sotto la stessa coltre eluvio-colluviale (Fonti: 304565).
Formazione | Descrizione |
COMPLESSO INDIFFERENZIATO | Alternanze di calcareniti glauconitiche; di calcari arenacei, argille, argille e arenarie fogliettate; conglomerati ad elementi di calcari dolomitici, calcareniti, calcari neri, calcari marnosi, e localmente con ciottoli di graniti, kinzigiti, porfidi (Carta Geologica d'Italia in scala 1:100.000, foglio 57 "Vercelli"). |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
1599 | Strutture servizio pubblico | scuola | grave | 1999 | 1999 | L'area su cui è edificata la scuola ricade parzialmente nella zona instabile. L'edificio, costruito precedentemente al 1966, presentava alcune lesioni il cui progressivo peggioramento indusse le autorità locali a trasferire cautelativamente in altra sede provvisoria gli alunni. In seguito tale edificio fu demolito (Fonti: 304565, 3301). |
2434 | Nuclei/centri abitati | gruppo di case/nucleo rurale | grave | 2011 | 2013 | Lesioni gravi edificio |
1528 | Nuclei/centri abitati | centro abitato minore | non valutabile | |||
2435 | Nuclei/centri abitati | gruppo di case/nucleo rurale | medio | Lesioni edifico | ||
2436 | Strade | comunale | lieve | Lesioni alla sede stradale |
Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 0 privati, 1 pubblici.
Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|---|---|---|
6VRSA | Verrua Savoia | S. Giovanni | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-05-16
Inquadramento del sistema
Il sistema di misura è attualmente costituito da 6 colonne inclinometriche, 2 sonde inclinometriche automatizzate e 1 piezometro automatizzato. Il sistema era inizialmente costituito da 4 inclinometri installati nel 2005 con misure effettuate dal febbraio del 2006 (misura di origine), e poi è stato integrato con ulteriori due strumenti posti immediatamente ad est delle SP110-112 installati nel settembre 2017 con misure di origine nel novembre 2017. Le sonde inclinometriche automatizzate sono state installate nel 2020 all’interno di uno degli strumenti di nuova realizzazione (I2) alle profondità di 4 e 8,5 m. Gli strumenti del sistema di monitoraggio sono così collocati: gli inclinometri S02, S01, ed i due strumenti più recenti I1 e I2 sono collocati a controllo del presente fenomeno (001-70288-00); tra questi, lo strumento S01 è collocato fuori frana. Lo strumento S07 è collocato all'interno del fenomeno franoso presente più a Sud (001-75633-00), mentre S05 è collocato fuori frana nelle vicinanze di altri fenomeni più a SudEst.
Interpretazione dati strumentali
Lo strumento I2 presenta delle deformazioni alla profondità di 4 e 8,5 m: le sonde inclinometriche automatizzate collocate all’interno dello strumento a tali profondità indicano incrementi progressivi e continui, con accelerazioni per lo più nei periodi maggio-ottobre. Lo strumento I1 presenta una deformazione rilevata tra 3 e 4.5 m di profondità (circa 15 mm nel 2023). Lo strumento S02 posizionato in frana, sulla spalla sinistra del coronamento a valle delle strutture danneggiate, registra movimenti a diverse profondità: circa 4,5 m, 10 m e 12 m dal piano campagna; di queste deformazioni quella a 4,5 m presenta una maggiore entità di spostamento (circa 17 mm di movimento puntuale al 2023). Il movimento è stato registrato a partire dal giugno 2009, poi in modo continuo nelle letture successive, con una accelerazione nel 2012. Lo strumento fuori frana S01, posizionato vicino al precedente, non registra movimenti in profondità (solo movimenti superficiali che evolvono con velocità inferiori a 1 mm/y). Gli strumenti S07 e S05, collocati presso altri fenomeni più a Sud e SudEst, non mostrano variazioni significative dalla misura di origine. Il piezometro automatizzato S03, collocato nei pressi del precedente, mostra oscillazioni del livello di falda circa tra -2,8 e -1 m dal p.c.
L'analisi del dato interferometrico satellitare (PS- piattaforma ERS), per il periodo 1992-2001, non evidenzia movimenti significativi sugli edifici dell'abitato di San Giovanni posti immediatamente a tergo del coronamento di frana.
Descrizione: Trattasi di un terreno limo-argilloso molto scarsamente addensato e ricco d'acqua di percolazione che determina sensibili decrementi nelle caratteristiche geotecniche (Fonti: 304565).
Sorgenti: n.d. | Falda: n.d. | acque assenti: N |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: S |
Al momento sono stati realizzati due lotti di interventi di consilidamento della frana. Il pri
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|---|---|
Mitigazione danni | demolizioni | Realizzati |
Mitigazione danni | evacuazione | Realizzati |
Drenaggio | trincee drenanti | Realizzati |
Sistemazioni idraulico-forestali | briglie o soglie | Realizzati |
ID | Titolo | Autori | Anno |
---|---|---|---|
331759 | Progetto del sistema di controllo del movimento franoso di S.Giovanni - Valentino in Comune di Verrua Savoia - preliminare | Carlo Troisi, Raffaele Perrone | 2004 |
54260 | Comune di Verrua Savoia - Dissesto idrogeologico in loc. San Giovanni - Lettera di segnalazione movimento franoso prot.n. 3803. | 1999 | |
3301 | COMUNE DI VERRUA SAVOIA - RELAZIONE SOPRALLUOGO LOC SAN GIOVANNI | Daniele Drago | 1999 |
304565 | Indagine geotecnica sulle condizioni di stabilità dell'edificio scolastico in località San Giovanni e considerazioni sulle possibilità di interventi di consolidamento (Verrua Savoia, TO) | Franco Grasso | 1976 |