Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
L'area in esame, compresa nel territorio comunale di Cesana Torinese, è ubicata sul versante sinistro dell'alta Valle di Susa (nel caso specifico nella Valle del T. Ripa), nel tratto compreso tra I'abitato di Bousson (ad est) ed il Rio Segnera (ad ovest). Il fenomeno rientra nella perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico molto elevato in accordo con il criterio di zona 1 e zona 2 (Piano Straordinario per le aree a rischio molto elevato e a più alto rischio - PS267, bozza del 20/07/1999, Autorità di Bacino; Legge 3 agosto 1998, n.267, art.1). In tale perimetrazione, in linea di massima corrispondente con quella dell'IFFI, la porzione più ad est è stata inclusa perché definita come area di frana attiva che presenta un'alta probabilità di coinvolgimento in tempi brevi, mentre la parte più occidentale è stata classificata come area in frana caratterizzata da movimenti intermittenti con tempi di ritorno stagionali o annuali. Tale dissesto rappresenta l'attivazione al piede (per scalzamento alla base del versante operato del T.Ripa) di un fenomeno più grande noto come "Frana del Rio Segnera", il quale è stato descritto in una scheda a parte (codice Sifrap 001-75078-01) (Fonti: 242221, 306462, 232906).
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 2015
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno, monitoraggio,
Descrizione: Il fenomeno è caratterizzato principalmente da movimenti lungo superfici prevalentemente circolari, secondo meccanismi di scivolamento rotazionale, che coinvolgono sia il substrato roccioso molto fratturato sia il materiale incoerente con spessore variabile dell'ordine delle decine di m. Si tratta di movimenti lenti localmente soggetti ad accelerazioni. La porzione occidentale del piede della frana è, inoltre, interessata da colate rapide e ruscellamento diffuso. Le colate rapide coinvolgono la coltre superficiale per spessori inferiori ai 5 m (Fonti: 232906).
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale:
Fonti:
Precipitaz. eccezionali prolungate, erosione fluviale base versante, materiale alterato, materiale fratturato, superfici di taglio preesistenti
L'aspetto più saliente del corpo di frana, facilmente osservabile dal fondovalle, è la configurazione dell'accumulo nel settore settentrionale che si presenta in gran parte privo della coltre vegetale ed avente una
morfologia d'insieme ''pseudocalanchiva'' determinata dall'azione combinata di movimenti gravitativi e dei
processi erosivi superficiali. Il corpo di frana si sviluppa
immediatamente a vaIle di un'area sub-pianeggiante ed è delimitato nel suo tratto superiore più occidentale da un'ampia scarpata ad andamento circolare evidenziata nei diversi fotogrammi analizzati da un aIIineamento di alberi ad alto fusto posti lungo il ciglio (Fonti: 232906).
Dal sopralluogo 2015 si rinvengono indizi di movimento superficiali recente in tutto il settore a valle dell'inclinometro I6CESF0 - I1 (da quota 1500 fino al fondovalle)
Quota corona Qc (m): 1530 |
Quota unghia Qt (m): 1390 |
Lungh. orizz. Lo (m): 355 |
Dislivello H (m): 140 |
Pendenza (°): 22 |
Testata: Parte bassa del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 12 |
Area totale A (m2): 133000 |
Larghezza La (m): 470 |
Volume massa sp. (m3): |
Profondità sup. sciv. Dr (m): |
Esposizione: NE |
Inquadramento geologico: Il substrato è costituito da una sequenza oceanica a serpentiniti e oficalciti e dalla relativa copertura sedimentaria. Quest'ultima è rappresentata da una sequenza a radiolariti, marmi e alternanze di calcari arenacei e scisti pelitici. All'interno di questi ultimi sono inglobati blocchi di serpentiniti massicce, brecce basaltiche, brecce serpentinitiche, radiolariti, calcari e livelli arenacei a quarzo e feldspati in una matrice cIoritica. La diffusa copertura quaternaria è costituita da una coltre eluvio-colluviale e detritico-colluviale, accumuli gravitativi caotici e depositi glaciali indifferenziati. In particolare i depositi glaciali sono costituiti in prevalenza da elementi di calcescisti marmorei e pietre verdi immersi in una matrice limoso-argillosa di colore grigio chiaro. I clasti si presentano da subarrotondati ad arrotondati, alcuni sfaccettati e talora striati, con sfericità medio-bassa e talora caratterizzati daIla presenza di una patina carbonatica. Si tratta di Iitotipi scarsamente coesivi con caratteristiche Iitotecniche scadenti. La scistosità principale immerge prevalentemente verso SW; nella Carta geologica francese alIa scala 1:50.000 sono distinti due Iineamenti strutturali diretti ENE-WSWe NNE-SSW (Fonti: 232906).
Formazione | Descrizione |
COMPLESSO DI CEROGNE |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
132 | Nuclei/centri abitati | case sparse | grave | |||
265 | Strade | altre strade | non valutabile |
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|---|---|---|
6CESF | Cesana Torinese | Sagnere | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-07-25
Inquadramento del sistema
Il sistema di misura comprende una verticale inclinometrica attiva della lunghezza di 70 m, installata nel 2001, situata a monte del coronamento del fenomeno in esame, sulla spalla destra del fenomeno più esteso indicato con il codice Sifrap 001-75078-01. Le misure inclinometriche sono effettuate dal maggio del 2003 (misura di origine).
Interpretazione dei dati strumentali
Lo strumento individua un movimento netto alla profondità di 59 m, che attualmente ( luglio 2023) raggiunge i 19 mm di entità. Dal mese di ottobre 2010 il tubo è piegato in testa, probabilmente danneggiato dal passaggio di un mezzo pesante, e le misure sono effettuate solo su due delle quattro guide originariamente disponibili.
Descrizione: Il maggior numero di sorgenti si trova nel settore occidentale del fenomeno (Fonti: 232906).
Sorgenti: diffuse | Falda: freatica | acque assenti: N |
acque stagnanti: S | ruscellamento diffuso: S | ruscellamento concentrato: N |
Le sistemazioni del versante sono state realizzate con opere di ingegneria naturalistica (v. immagine 0017507802003). Tuttavia dopo pochi anni i movimenti superficiali (colate rapide e colate detritiche) hanno deteriorato visibilmente l'efficacia degli interventi.
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|---|---|
Drenaggio | canalette superf. | Realizzati |
Sistemazioni idraulico-forestali | palificate/palizzate | Realizzati |
ID | Titolo | Autori | Anno |
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242221 | PERIMETRAZIONE DELLE AREE A RISCHIO IDROGEOLOGICO MOLTO ELEVATO PS267 COMUNE DI CESANA TORINESE | Autorita` di Bacino del Po | |
232906 | Comune di Cesana Torinese - Valutazione del grado di pericolosita` in ottemperanza alla legge 267/98. Bousson- Frana del Rio Segnera | Regione Piemonte - Direzione Regionale dei Servizi Tecnici e Prevenzione | 1999 |
242053 | Perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico molto elevato - (PS 267) - Legge 3 agosto 1998, nA` 267, art. 1 e s.m.i. | Direzione Servizi Tecnici Di Prevenzione | 1999 |
306462 | PERIMETRAZIONE DELLE AREE A RISCHIO IDROGEOLOGICO MOLTO ELEVATO IN ACCORDO CON IL CRITERIO DI ZONA 1 E ZONA 2 | Regione Piemonte | 1999 |