SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 001-75366-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Torino
Ultimo aggiornamento: 2023-12-05
Comune: Pragelato
Località: Plan

DESCRIZIONE GENERALE

Scivolamento roto-traslativo evolvente in locali colamenti.
L’evoluzione del corpo di frana, nella sua porzione inferiore, coinvolge direttamente il settore del tracciato stradale della S.R. 23, compreso tra il Km 84+800 e il 86+400 per una lunghezza di circa 1300 m in corrispondenza dei tornanti che scendono alla piana di Pragelato. Si riscontrano, infatti, lesioni sui muri di contenimento e ondulazioni della massicciata stradale con ampiezza dell’ordine di una ventina di metri (Fonti: 1952).




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Monitoraggio, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 06/2010

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio, dati da Satellite,

Descrizione: Nella zona di coronamento il cinematismo è di tipo scivolamento rotazionale che si genera in corrispondenza di alcune fratture del substrato. Proseguendo verso valle il movimento evolve in scivolamento traslativo lungo una superficie che raggiunge circa 35 m di profondità dal piano campagna, come è possibile dedurre dalle misure inclinometriche. Nella zona di accumulo, costituita da terreni incoerenti, il fenomeno evolve prevalentemente per colamento lento (Fonti: 1952, v. profilo geologico Plan).


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale:

Fonti:


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, fusione rapida di neve/ghiaccio, materiale fratturato, precipitaz. brevi ed intense

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Nella fascia di versante compresa tra le quote 2075 m e 1940 m s.l.m. il substrato si presenta intensamente fratturato fino alla nicchia di distacco della
frana di Plan.
Il corpo di accumulo si distribuisce tra 1940 m ed il fondovalle dove sorge l’abitato di Plan (1680 m s.l.m.). Il limite sud risulta molto evidente ed è marcato da una scarpata visibile fino alla quota di 1800 m s.l.m. circa; il limite nord, meno evidente del primo, scompare verso valle al di sotto del conoide del Rio Combeiraut (Fonti: 1952).


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 1980
Quota unghia Qt (m): 1590
Lungh. orizz. Lo (m): 990
Dislivello H (m): 390
Pendenza (°): 22
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 90
Area totale A (m2): 250000
Larghezza La (m): 510
Volume massa sp. (m3):
Profondità sup. sciv. Dr (m): 35.00
Esposizione: E


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: Il substrato è costituito da monte verso valle da:
- calcescisti intensamente fratturati, che affiorano nella zona alta del versante fino al coronamento della frana (Unità tettonostratigrafica del Lago Nero);
- scisti filladici (Unità tettonostratigrafica di Cerogne-Ciantiplagna).
Il corpo di frana è costituito da monte verso valle da:
- un deposito di frana in roccia: scaglie e blocchi di calcescisto disarticolato ed intensamente fratturato (dimensione da metrica a decametrica) immersi in abbondante matrice monogenica a granulometria da limoso-sabbiosa a limoso-argillosa, derivante dal disfacimento dei calcescisti;
- un deposito di frana in terreni incoerenti: limi sabbiosi fini, localmente argillosi, inglobanti frammenti e scaglie di calcescisto molto alterato, presenti localmente depositi glaciali rimaneggiati (Fonti: 1952, v. profilo geologico Plan).

Formazione Descrizione
ZONA DELLE PIETRE VERDI DI GASTALDI

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
1970Stradestatalenon valutabileSi riscontrano lesioni sui muri di contenimento e ondulazioni della massicciata stradale con ampiezza dell’ordine di una ventina di metri (Fonti: 1952).

Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana

Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0

Edifici coinvolti: 0 privati,

Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
6PRGBPragelatoPlanArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-07-06

Inquadramento del sistema di monitoraggio.
Il versante di Costa Zalet e Pragelato è interessato da una estesa DGPV (001-75562-00) che si estende dalla quota di 1600 m sul fondovalle alla quota di circa 2400 m in cresta, con una larghezza di circa 2500 m. Su tale fenomeno di instabilità generalizzata si impostano fenomeni franosi complessi profondi e superficiali. Il fenomeno franoso principale, (v. 001-75366-00) che contiene quello qui descritto, è monitorato da Arpa Piemonte mediante il sistema di monitoraggio 6PRGB, che comprende due inclinometri, I6PRGB0 installato in zona apicale nel 2004 e I6PRGB1 installato al piede del fenomeno nel 2012, e tre punti topografici di superficie (GPS) installati nel 2015. In particolare il caposaldo B3 ricade all’interno del fenomeno qui descritto. Nel periodo 2008-2014 l'inclinometro I6PRGB0 (SPL1) è stato attrezzato con 2 sonde automatizzate per la lettura in continuo, rispettivamente alla profondità di 35 m e 59.5 m.

Interpretazione dei dati strumentali.
Le misure inclinometriche manuali condotte all'apice (iniziate nel 2004, con la misura di SPL1-I6PRGB0) e al piede del fenomeno (iniziate nel 2013 con SPL4-I6PRGB1) evidenziano movimenti pressochè costanti ed estremamente lenti, con velocità alle profondità di maggiore deformazione dell'ordine di alcuni mm/anno. Il tubo inclinometrico I6PRGB1, installato nel 2012 nella zona di accumulo immediatamente a monte di Plan, evidenzia deboli deformazioni a circa 23 (4 mm attualmente) metri. Lo struemnto I6PRGB0 mostra una deformazione a circa 35 m (30 mm attualmente).
Misure inclinometriche automatizzate sullo strumento I6PRGB0 nel periodo 2008 – 2014: la sonda a 59.5 m ha fornito, nel periodo di funzionamento, dati non attendibili a causa, probabilmente, di problemi tecnici. La sonda collocata a 35 m ha nel tempo evidenziato un movimento costante caratterizzato da lievi accelerazioni stagionali circoscritte nei mesi di maggio e giugno. Le misure manuali continuano a mostrare incrementi della deformazione a 35 metri.
Le misure manuali sui caposaldi topografici GPS, i cui risultati sono rappresentativi anche della zona centrale della frana, evidenziano movimenti lenti e progressivi verso valle compresi tra i 4 e i 13 cm (valori medi di spostamento compresi tra 0.5 e 2 cm/anno)
I dati derivanti dall'analisi SqueeSAR evidenziano nel dataset ascendente, per il periodo compreso tra il 2003 ed il 2009, una velocità di abbassamento lungo la direzione di vista del satellite dell'ordine di 10 mm/y.


IDROGEOLOGIA

Descrizione: Diffuse sorgenti con locali venute d’acqua apprezzabili, anche in concomitanza di lunghi periodi di siccità (Fonti: 1952).

Sorgenti: diffuse Falda: freatica acque assenti: N
acque stagnanti: N ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: N

STATO DELLE CONOSCENZE
Indagine PSInSAR/SqueeSAR, inclinometri, piezometri, perforaz. Geognostiche

INTERVENTI

In più riprese in epoca storica alcune sorgenti sono state oggetto di interventi di sistemazione mediante regimazione delle acque con realizzazione di canalette e tubi drenanti suborizzontali, come lungo la S.R. 23. Attualmente questi interventi si presentano più o meno efficienti con assenza di manutenzione (Fonti: 1952).

Gruppo Tipo Realizzazione
Drenaggiodreni suborizz.Realizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
1952S.S. 23 del Sestriere - Studi ed indagini per il monitoraggio della Aree in frana - Lotto 3Fabio Brunamonte, Studio Ig - Ingegneria Geotecnica S.R.L., Valter Peisino, Livio Bonadeo, F. P. Bocchetto2005