SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 001-75390-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Torino
Ultimo aggiornamento: 2022-01-13
Comune: Sestriere
Località: Borgata Sestriere

DESCRIZIONE GENERALE

Fenomeno di tipo complesso compreso all'interno di una più ampia area in DGPV, che minaccia l'abitato di Borgata e lesiona ripetutamente la viabilità (SR23). Dal 1999 la Regione Piemonte ha effettuato alcune indagini geognostiche ed ha installato un sistema di monitoraggio composto da inclinometri e piezometri. In seguito, nel periodo 1999-2000 sono stati effettuati nuovi sondaggi e la messa in opera di un un nuovo sistema di monitoraggio in sostituzione del precedente reso inservibile a causa degli altri tassi di movimento.
Sistema attualmente in gestione da Arpa Piemonte.




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Monitoraggio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:180Fotogramma:4372


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 2014

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: La frana oggetto di studio è caratterizzata da un movimento complesso dove, ad uno scivolamento lento della coltre superficiale, dovuto alle condizioni di saturazione,
si aggiunge e si intreccia un fenomeno di lento rilascio del versante che interessa il substrato.Il settore superiore presenta scivolamento delle coltri detritiche su substrato più probabili scivolamenti in rocci più profondi, nel settore medio-inferiore è presente un colamento lento delle potenti coltre detritiche di frana verso il fondovalle (le prospezioni geofische hanno individuato la presenza del substrato a una profondità superiore ai 30 metri, come confermato dai sondaggi geognostici i quali hanno rilevato la presenza di calcescisto a profondità variabili di 38-45 metri).


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione
11986attendibile

Attivazione principale: Data compresa tra il 2000/10 e il 2000/10

Fonti: archivi,


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, fusione rapida di neve/ghiaccio, erosione fluviale base versante, materiale collassabile, materiale fratturato, superfici di taglio preesistenti

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

La frana si estende lungo il versante a monte di Borgata, dal paese (quota 1815 m), dove il piede è stato rimodellato dal forte intervento antropico, fino ad una quota di 2150 m s.l.m. piegando leggermente a Nord Ovest.
Prima degli interventi di sistemazione, che hanno portato ad una parziale riprofilatura del versante, si osservavano diversi gradini morfologici molto marcati; un cambiamento importante si rilevava in corrispondenza di una superficie di rottura a quota 2010 m, interpretabile come coronamento superiore della zona più attiva. Infatti nell’area sottostante questo gradino sono stati registrati i movimenti più intensi ed inoltre al salto morfologico superficiale corrisponde un gradino nell’interfaccia tra substrato e copertura, come si deduce dal passaggio da profondità modeste del substrato, a monte di quota 2010 m, a profondità notevoli a valle.
Nella zona attiva al di sotto di quota 2010 m erano presenti nicchie secondarie, fratture di trazione, contropendenze e blocchi di detrito, oltre a diffuse zone umide e piccole sorgenti, indicative di una saturazione almeno superficiale della coltre, possibile causa scatenante dei movimenti franosi registrati. E’ da sottolineare che la frana si sviluppa lungo la linea di compluvio del rio Leguaugna, di natura effimera e reso ancora meno incisivo dagli interventi di canalizzazione e drenaggio svolti (Fonte: 232037).


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 2300
Quota unghia Qt (m): 1840
Lungh. orizz. Lo (m): 1170
Dislivello H (m): 460
Pendenza (°): 22
Testata: Parte media del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 127
Area totale A (m2): 191800
Larghezza La (m): 280
Volume massa sp. (m3):
Profondità sup. sciv. Dr (m): 15.00
Esposizione: SE


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: Dalle stratigrafie ottenute dai sondaggi eseguiti durante le diverse campagne di indagine si delinea la presenza di una spessa coltre di alterazione, costituita da frammenti eterometrici di calcescisti in matrice limosa argillosa. La condizione strutturale del versante in deformazione profonda e la natura dei calcescisti, altamente degradabili ed in modo non uniforme, determinano una copertura estesa e potente con frammenti di roccia (di dimensione estremamente variabile) in matrice fine. Nel settore inferiore della frana queste coperture sono potenti dai 20 fino a 40 metri. Più in alto invece hanno una potenza media che va dai 10 ai 20 metri. Al di sotto è presente substrato roccioso alterato, composto da frammenti poco litoidi di calcescisti da fratturati a molto fratturati (a permeabilità media) e più in profondità un substrato più integro, poco fratturato (a permeabilità bassa).

Formazione Descrizione
COMPLESSO DI CEROGNE
COMPLESSO DEL LAGO NERO

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
172StradestatalemedioStoricamente si registrano continui cedimenti e ribassamenti della Strada Statale 23 del Sestriere in corrispondenza del fenomeno franoso.

Tipo danno: diretto

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
6SSTASestriereBorgataArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2022-01-13

In quadramento del sistema di monitoraggio
Attualmente, sono attivi sul fenomeno franoso 5 caposaldi GPS a lettura manuale installati nel 2014 e 1 inclinometro installato nel 2000. In passato il sistema comprendeva 8 ulteriori colonne inclinometriche e 5 sonde inclinometriche automatizzate.
Un primo impianto di monitoraggio era stato installato nell’ambito della prima campagna geognostica del 1989-1990, utilizzato per breve tempo. L’impianto tuttora in uso è stato installato nei fori realizzati durante la seconda campagna di indagini nel 1999-2000. Negli anni successivi, a causa della notevole attività del movimento franoso e per poter procedere ad un approfondimento del fenomeno, sono stati eseguiti ampliamenti e sostituzioni del sistema di monitoraggio (2003-2004, 2014).


Interpretazione dei dati strumentali
L'analisi delle serie storiche permette di riconoscere un sistema complesso con piani di scivolamento multipli che vanno approfondendosi andando verso il settore inferiore del fenomeno franoso. Dalle indagini del passato (prove geofisiche e sondaggi nel 1989-90), dalla profondità di rottura dei tubi inclinometrici e dalla stratigrafia dei sondaggi è stata delineata una superficie di scorrimento meno profonda, tra i 5 e i 7 metri, nella parte superiore della frana; una più profonda, intorno ai 14 metri, nel settore medio-inferiore, e due superfici di movimento a 17 e 32,5 metri di profondità nel settore inferiore. Si ha quindi un approfondimento del movimento, sempre all'interno delle coperture superficiali di frana.
- Settore medio-superiore del fenomeno: l'inclinometro I1 ha rilevato una superficie di movimento a 12 metri di profondità, con entità di spostamento di non semplice interpretazione, indicativamente piuttosto modeste intorno ai 3-4 mm/anno (nel 2021, spostamento di 28 mm rispetto alla misura di origine; in testa tubo lo spostamento totale ha raggiunto l'entità di 5.5 cm.). Nel periodo di osservazione 2014 - 2021 i capisaldi 1, 2 e 3, posti a monte della SR23 si sono spostati verso valle di circa 4 cm (5 mm/anno).
- Settore medio-inferiore, ma posto al di sopra della Sr23: gli inclinometri I2 e I2N (attivi fino al 2018 e 2019) hanno registrato una superfice di movimento indicativamente posto intorno ai 14 metri di profondità con velocità medie annue intorno ai 6 mm/anno. Presenti movimenti localizzati più superficiali e anche più rapidi. Nel periodo di osservazione 2014 - 2021 il capisaldo 3 si è spostato verso valle di circa 4 cm (5 mm/anno).
- Settore inferiore della frana (a valle della Sr23): l'inclinometro I5 (attivo fino al 2018) ha rilevato la presenza di due superfici di movimento a 17 e 32,5 metri di profondità. La superficie principale è quella a 17 metri con velocità media di oltre 10 mm/anno, talvolta con accelerazioni primaverili piuttosto significative (diversi cm in 2-3 mesi in concomitanza con i processi di fusione nivale). Le accelerazioni sono state ben rilevate dalle sonde fisse installate nella colonna I5 dal 2004 al 2018. La prima sonda fissa, collocata a 16.8 m, è stata rimossa nel giugno 2018 poichè la deformazione subita dal tubo ospitante alla profondità di circa 17 m nel corso dell'ultima accelerazione (febbraio 2018) aveva evidentemente danneggiato la strumentazione, che non forniva più dati attendibili. Nel periodo di funzionamento, e soprattutto a partire dal 2009, lo strumento ha permesso di rilevare le periodiche accelerazioni del movimento nella fase tardo primaverile di scioglimento della neve. Tra marzo e giugno 2017 la sonda ha misurato uno spostamento di circa 40 mm, che è stato quasi quadruplo rispetto a quelli registrati nei periodi omologhi dal giugno 2004 in poi. Nei primi giorni di febbraio 2018 è stata misurata l'accelerazione più significativa dal 2004, pari a poco più di 40 mm in circa 10 giorni; tuttavia i dati sono condizionati da una forte incertezza dovuta probabilmente all'eccessiva deformazione subita dal tubo ospitante. Per questa ragione nel mese di giugno 2018 la postazione è stata definitivamente rimossa. Complessivamente, lo spostamento rilevato in circa 14 anni di esercizio è stato pari a circa 10 cm.
La seconda sonda fissa, collocata a 32,5 m, ha rilevato un andamento stagionale simile; i valori assoluti di spostamento sono decisamente inferiori (alcuni millimetri). Nel marzo 2016 è stato rilevato un comportamento anomalo; a causa dell'impossibilità di ottenere dati attendibili, la sonda è stata disattivata nel mese di giugno 2016.
La colonna inclinometrica I4N era originariamente dotata di tre sonde inclinometriche fisse (9.5, 11 e 12.5 m di profndità), due delle quali rimosse nell'agosto 2018 senza aver mai rilevato movimenti; la sonda a 12,5 m ha registrato accelerazioni stagionali più o meno marcate in occasione di ogni periodo primaverile, mentre il periodo luglio-novembre coincide con la fase di movimento estremamente lento e costante. A partire dalla seconda metà del mese di maggio 2019 lo strumento ha evidenziato un andamento anomalo causato dall'eccesso di deformazione e si è quindi proceduto alla rimozione della sonda (2020).
Il monitoraggio topografico GPS, con i due punti di misura (4 e 5, ovvero quelli più prossimi alla frazione di Borgata), ha registrato circa 7 cm di spostamento nel periodo 2014- 2021 (10 mm/anno).

Il dato interferometrico presenta bersagli attendibili lungo la viabilità SR23 e nel centro abitato di Borgata. I dati più recenti (Cosmoskymed 2009-2013) evidenziano velocità medie (in allontanamento lungo la LOS) intorno ai 5-10 mm/anno sulla SR23, mentre presentano una apparente stabilità sugli edifici di Borgata. Viene quindi confermato il trend di movimento della frana, sebbene occorra considerare che, vista l'esposizione del versante, le entità rilevate rappresentano solo una componente del movimento reale.


IDROGEOLOGIA

Descrizione: La natura puntuale dei piezometri fornisce un dato con validità spaziale molto limitata, vista la complessità ed eterogeneità della copertura che, come dimostrano le stratigrafie dei sondaggi, alterna zone mediamente permeabili a zone con permeabilità bassa o molto bassa.
La presenza di numerose zone umide e sorgenti sul sito non viene giustificata dalle letture piezometriche, che indicano una falda assente o a profondità notevoli. Correlando questa situazione con la stratigrafia si vede come in metà dei sondaggi sia presente uno strato a matrice argillosa (quindi impermeabile) in prossimità della superficie, capace di isolare piccole falde sospese superficiali, non misurate dai piezometri che non sono finestrati nel primo tratto.

Sorgenti: localizzate Falda: in pressione acque assenti: N
acque stagnanti: S ruscellamento diffuso: S ruscellamento concentrato: N

STATO DELLE CONOSCENZE
Indagine PSInSAR/SqueeSAR, inclinometri, piezometri, progetto preliminare, perforaz. Geognostiche, sismica di superficie

INTERVENTI

Nell'autunno 2004 sono stati effettuati interventi di drenaggio mediante la realizzazione di canalette di scolo, trincee drenanti, pannelli drenanti e dreni sub-orizzontali (Fonte: 232037).

Gruppo Tipo Realizzazione
Movimenti di terrariprofil., gradonaturaRealizzati
Drenaggiocanalette superf.Realizzati
Drenaggiotrincee drenantiRealizzati
Drenaggiodreni suborizz.Realizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
329914VERBALE DI SOPRALLUOGO GEOLOGICO N° 13 / 2014 - Movimento franoso in località BorgataZeno Vangelista, Consorzio Forestale Alta Valle Susa2014
232037Studio geologico tecnico della Frana di Borgata SestriereAlessandro Masoero2008
240153Progetto di Consolidamento del Corpo di frana a Monte dell`Abitato di Borgata nel Comune di Sestriere - Monitoraggio geotecnicoDaniele Drago, Mario Previale, Pierluigi Lanza2004
232803Comune di Sestriere - Lavori di indagini geotecniche nella frazione Borgata in comune di Sestriere GEO engineering S.r.l.1990