Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Fenomeno gravitativo lento, attivo e relativamente profondo, verosimilmente in atto da diversi decenni (riportato anche dalla carta del dissesto del PRGC). Tale fenomeno si riconosce dalla morfologia dell’area, costituita da un’alternanza di rigonfiamenti e zone depresse (nonostante il modellamento antropico) e da un reticolo idrico superficiale male organizzato con presenza di emergenze idriche e acque stagnanti; inoltre alcune strutture antropiche relativamente profonde, in particolare alcuni muri di sostegno a tergo di edifici privati, evidenziano lesioni dovute a questo tipo di movimento. Il dissesto era probabilmente già conosciuto negli anni 60’-70’, motivo per cui alcune abitazioni sono state edificate con fondazioni profonde (pali a oltre 20 m, a quanto riferito dai residenti).
Tale fenomeno coinvolge presumibilmente non solo la copertura superficiale ma anche il primo livello del substrato fortemente fratturato e alterato.
Inoltre da un’analisi delle deformazioni superficiali per mezzo di tecniche interferometriche da satellite (PSInSARTM, sensori ERS1 e ERS2, per il periodo 1992-2001), l’area centrale del settore( recentemente riattivatosi, vedi frana codice 0017640900) è stata soggetta a movimenti lenti e continui con traslazione verso Ovest (lungo la linea di vista del satellite – L.O.S.) dell’ordine dei 5 mm/anno.
Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 2010
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,
Descrizione: Fenomeno complesso costituito da movimento lento relativamente profondo (da verificare con monitoraggio la profondità stimabile tra i 10 e 20 metri) e colamento lento della coltre superficiale fine (1-2 metri max) tipo soliflusso e soil creep (caratteristico di suoli ricchi di limo e argilla, capaci di assorbire e trattenere grandi quantità di acqua e quindi soggetti a movimenti molto lenti anche in pendii con modeste pendenze).
Quest'ultimo movimento più superficiale ha provocato danni di lievi entità a strutture superficiali ed alla viabilità, rilevati nel corso di sopralluogo (10/2010).
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale: Data compresa tra il 2010 e il 2010
Fonti:
Quota corona Qc (m): 502 |
Quota unghia Qt (m): 392 |
Lungh. orizz. Lo (m): 445 |
Dislivello H (m): 110 |
Pendenza (°): 14 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte media del versante |
Azimut movim. (°): 270 |
Area totale A (m2): 58952 |
Larghezza La (m): 150 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: E |
Formazione | Descrizione |
FORMAZIONE DI TERMOFOURA |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
1999 | Nuclei/centri abitati | case sparse | non valutabile | |||
2000 | Strade | comunale | non valutabile |
Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 0 privati,
Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|---|---|---|
6CSPA | Castagneto Po | Cimenasco | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2018-10-09
Sul fenomeno franoso che interessa la località in oggetto sono attive 2 verticali inclinometriche installate nel corso del 2011, di cui una attrezzata con sonda automatizzata dal dicembre 2015. Risultanze delle letture tra luglio 2011 e ottobre 2018:
- Inclinometro1I: le letture manuali sullo strumento hanno evidenziato un movimento individuato alla profondità di 4 - 5 m (a ottobre 2015 a tale profondità si registra uno spostamento verso ovest di entità pari a 2.7 cm). In data 22/12/2015 lo strumeno è stato attrezzato con sonda inclinometrica automatizzata: al settembre 2018, lo strumento registra a 5 metri di profondità uno spostamento ci circa 4 mm.
- Inclinometro S2I: l'anomalia individuata alla profondità di 2.5 m non ha registrato variazioni significative; essendo l'entità dello spostamento ancora molto prossima al campo di errore strumentale del metodo utilizzato, non si è attualmente in grado di affermare che si tratti effettivamente di un reale movimento della colonna inclinometrica.
I risultati di quest'ultimo inclinometro sembrano confermati dall'analisi interferometrica satellitare (piattaforma Cosmoskymed, periodo di lettura 2010-2013) la quale non evidenzia movimenti lungo la LOS sugli edifici ubicati intorno all'inclinometro, nel settore medio-inferiore del corpo di frana.
Descrizione:
Sorgenti: localizzate | Falda: n.d. | acque assenti: N |
acque stagnanti: S | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: N |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|
ID | Titolo | Autori | Anno |
---|