Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Un‘imponente frana di crollo si abbatte nel 1795 in prossimità dell’abitato della Saletta, frazione di Lemie in Valle di Viù. Il fenomeno non appare isolato, ma connesso al generalizzato detensionamento post-glaciale dei versanti in quest’area. Dal punto di vista storico esso viene ricordato in numerosi scritti sulle Valli di Lanzo a partire dal XIX° secolo. La fase di instabilità prosegue negli anni successivi dando origine di tanto in tanto al distacco di singoli blocchi di dimensioni anche ragguardevoli.
La più importante testimonianza storica dell’instabilità gravitativa di questo settore è relativa ad un imponente crollo avvenuto alla fine del XVIII° secolo, descritto dai fratelli Milone nelle loro "Notizie delle Valli di Lanzo" edite nel 1911: "…Nel 1795, per azione dello sgelo e di piogge torrenziali avviene uno scoscendimento sulla montagna che è alla sinistra delle Salette, frazione di Lemie, e precipitano presso l'abitato i grossi massi che ivi si vedono…".
Il fenomeno è anche descritto da Luigi Cibrario (“Scritti sulle Valli di Lanzo. Della qualità e dell'uso degli schioppi nell'anno 1347 con alcune notizie sulle condizioni statistiche ed economiche delle Valli di Lanzo, d'Ala, di Lemie e d'Usseglio nel secolo XIV”, edito nel 1844): "…Al di là della cappella [Madonna degli Olmetti, tra Chiandusseglio e Saletta, ndr.] un enorme monolite sorge nel verde d'un prato a rammentare la disastrosa rovina di massi staccatisi dalla montagna sullo scorcio del secolo XVIII…”. Non è dato sapere se la frana abbia coinvolto abitazioni della frazione o se vi siano state delle vittime.
In conclusione si può affermare che, nel caso della frana della Saletta, vi è una concordanza precisa fra informazioni storiche (numerose testimonianza scritte, raccolte in AA.VV, 1998) e dati geologico-geomorfologici, soprattutto per quanto riguarda l’evento principale, avvenuto nel 1795, e ancora oggi morfologicamente ben riconoscibile. Nel caso invece dei singoli distacchi che si sono poi susseguiti, a causa del relativamente alto numero di eventi e del minor impatto sulla memoria degli abitanti locali, vi è una maggior incertezza nell’identificazione del singolo fenomeno attraverso i diversi tipi di dati. (Fonte: 241494)
Metodologie utilizzate: Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: crollo
Stato attività: n.d.
Data ultima valutazione stato di attività: n.d.
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività:
Descrizione:
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale: Data compresa tra il 1795 e il 1795
Fonti: archivi,
Quota corona Qc (m): 1350 |
Quota unghia Qt (m): 1030 |
Lungh. orizz. Lo (m): 500 |
Dislivello H (m): 320 |
Pendenza (°): 33 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 200 |
Area totale A (m2): 26900 |
Larghezza La (m): 0 |
Volume massa sp. (m3): 200000 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: S |
Inquadramento geologico: La Valle di Viù attraversa il Massiccio Ultrabasico di Lanzo per incunearsi, nella parte medio-alta, nelle unità ofiolitiche e oceaniche Piemontesi; la valle è stata occupata durante il Pleistocene da grandi ghiacciai che ne hanno modellato il fondo e i fianchi. Le ripide pareti impostate in prasiniti e in gneiss prasinitici (Mattirolo et al., 1910) che si trovano sul versante sinistro, alle spalle delle varie frazioni di Lemie, mostrano una spiccata propensione all’instabilità naturale conseguente al ritiro della mas sa glaciale e alle modificazioni climatiche oloceniche, nonché allo stato di fratturazione del substrato roccioso. (Fonte: 241494)
Formazione | Descrizione |
MASSICCIO ULTRABASICO DI LANZO |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|
ID | Titolo | Autori | Anno |
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241494 | Atlante di frane storiche in Provincia di Torino | Giovanni Mortara, Marco Giardino, Luigi Perotti, CNR-IRPI, Walter Alberto | 2006 |
243853 | Quaderno n° 12 - Ricostruzione storica degli eventi alluvionali nelle Valli di Lanzo tra il 1400 ed il 1990 | Regione Piemonte - Settore Prevenzione del Rischio Geologico Metereologico e Sismico | 1998 |
192043 | Notizie delle valli di Lanzo | Giovanni Milone, Pasquale Milone | 1914 |