SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 001-76614-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Torino
Ultimo aggiornamento: 2012-05-04
Comune: Lemie
Località: Saletta

DESCRIZIONE GENERALE

Un‘imponente frana di crollo si abbatte nel 1795 in prossimità dell’abitato della Saletta, frazione di Lemie in Valle di Viù. Il fenomeno non appare isolato, ma connesso al generalizzato detensionamento post-glaciale dei versanti in quest’area. Dal punto di vista storico esso viene ricordato in numerosi scritti sulle Valli di Lanzo a partire dal XIX° secolo. La fase di instabilità prosegue negli anni successivi dando origine di tanto in tanto al distacco di singoli blocchi di dimensioni anche ragguardevoli.
La più importante testimonianza storica dell’instabilità gravitativa di questo settore è relativa ad un imponente crollo avvenuto alla fine del XVIII° secolo, descritto dai fratelli Milone nelle loro "Notizie delle Valli di Lanzo" edite nel 1911: "…Nel 1795, per azione dello sgelo e di piogge torrenziali avviene uno scoscendimento sulla montagna che è alla sinistra delle Salette, frazione di Lemie, e precipitano presso l'abitato i grossi massi che ivi si vedono…".
Il fenomeno è anche descritto da Luigi Cibrario (“Scritti sulle Valli di Lanzo. Della qualità e dell'uso degli schioppi nell'anno 1347 con alcune notizie sulle condizioni statistiche ed economiche delle Valli di Lanzo, d'Ala, di Lemie e d'Usseglio nel secolo XIV”, edito nel 1844): "…Al di là della cappella [Madonna degli Olmetti, tra Chiandusseglio e Saletta, ndr.] un enorme monolite sorge nel verde d'un prato a rammentare la disastrosa rovina di massi staccatisi dalla montagna sullo scorcio del secolo XVIII…”. Non è dato sapere se la frana abbia coinvolto abitazioni della frazione o se vi siano state delle vittime.
In conclusione si può affermare che, nel caso della frana della Saletta, vi è una concordanza precisa fra informazioni storiche (numerose testimonianza scritte, raccolte in AA.VV, 1998) e dati geologico-geomorfologici, soprattutto per quanto riguarda l’evento principale, avvenuto nel 1795, e ancora oggi morfologicamente ben riconoscibile. Nel caso invece dei singoli distacchi che si sono poi susseguiti, a causa del relativamente alto numero di eventi e del minor impatto sulla memoria degli abitanti locali, vi è una maggior incertezza nell’identificazione del singolo fenomeno attraverso i diversi tipi di dati. (Fonte: 241494)



METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: crollo

Stato attività: n.d.

Data ultima valutazione stato di attività: n.d.

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività:

Descrizione:


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale: Data compresa tra il 1795 e il 1795

Fonti: archivi,


CAUSE
SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 1350
Quota unghia Qt (m): 1030
Lungh. orizz. Lo (m): 500
Dislivello H (m): 320
Pendenza (°): 33
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 200
Area totale A (m2): 26900
Larghezza La (m): 0
Volume massa sp. (m3): 200000
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: S


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: La Valle di Viù attraversa il Massiccio Ultrabasico di Lanzo per incunearsi, nella parte medio-alta, nelle unità ofiolitiche e oceaniche Piemontesi; la valle è stata occupata durante il Pleistocene da grandi ghiacciai che ne hanno modellato il fondo e i fianchi. Le ripide pareti impostate in prasiniti e in gneiss prasinitici (Mattirolo et al., 1910) che si trovano sul versante sinistro, alle spalle delle varie frazioni di Lemie, mostrano una spiccata propensione all’instabilità naturale conseguente al ritiro della mas sa glaciale e alle modificazioni climatiche oloceniche, nonché allo stato di fratturazione del substrato roccioso. (Fonte: 241494)

Formazione Descrizione
MASSICCIO ULTRABASICO DI LANZO

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore



IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
241494Atlante di frane storiche in Provincia di TorinoGiovanni Mortara, Marco Giardino, Luigi Perotti, CNR-IRPI, Walter Alberto2006
243853Quaderno n° 12 - Ricostruzione storica degli eventi alluvionali nelle Valli di Lanzo tra il 1400 ed il 1990 Regione Piemonte - Settore Prevenzione del Rischio Geologico Metereologico e Sismico1998
192043Notizie delle valli di LanzoGiovanni Milone, Pasquale Milone1914