Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Vasto fenomeno di colamento che interessa le coperture superficiali e forse modesti spessori di substrato alterato. Installato sistema di monitoraggio (2002) in quanto sull area interessata insistono circa 60 fabbricati uso civile, 3 fabbricati industriali, 250 abitanti. Tuttavia l'assenza di movimento strumentale e le condizioni geomorfologiche e di rimodellamento inducono ad interpretare il fenomeno come non attivo, in fase senile.
Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluogo in data 14/03/2013
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: colamento "lento"
Stato attività: Quiescente
Data ultima valutazione stato di attività: n.d.
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno, dato storico,
Descrizione: Vasto fenomeno di colamento che interessa le coperture superficiali e forse modesti spessori di substrato alterato. Le caratteristiche generali del fenomeno e le basse pendenze sembrerebbero escludere la possibilità di evoluzioni parossistiche rapide; eventuali riprese del movimento, dovute a precipitazioni intense o prolungate, potrebbero invece col tempo causare problemi di lesionamento ai fabbricati (relazione 2002).
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale:
Fonti:
Precipitaz. eccezionali prolungate, orient. sfavorev. discont. prim., contrasto di permeabilità
Relazione per installazione strumenti di monitoraggio ottobre 2002: sviluppo longitudinale da SW a NE di crica 750 m; sviluppo trasversale da NW a SE di circa 400 m; superficie complessi va circa 0.3 kmq; pendenza versante modesta: 7 gradi a monte della strada regionale, suborizzontale nel settore a valle della strada. Il fenomeno presenta scarse evidenze morfologiche nella zona medio-alta anche a causa del rimodellamento antropico; verso il piede (NE), si osserva abbastanza chiaramente una morfologia ondulata e una netta deviazione verso NE del T.Tepice. Nello stesso settore sono osservabili lesioni minori a manufatti ( muretti, pali telefonici). Né i fabbricati ne le strade presentano lesioni.
Relazione PRGC 2009: viene definito come esteso movimento paleogravitativo in fase senile, in quanto interessato da terrazzi morfologici e fasi fluviali erosive.
Allo stato attuale (2013) non si osservano evidenze di movimento e le caratteristiche del fenomeno sembrerebbero escludere possibilità di riattivazioni.
Quota corona Qc (m): 346 |
Quota unghia Qt (m): 313 |
Lungh. orizz. Lo (m): 750 |
Dislivello H (m): 33 |
Pendenza (°): 3 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 40 |
Area totale A (m2): 308374 |
Larghezza La (m): 460 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: NE |
Inquadramento geologico: Argille Azzurre: membro siltoso argilloso: silt e sabbie fini di colore bruno in cui solo localmente si osserva una laminazione piano parallela.
Nei sondaggi effettuati per la realizzazione degli strumenti di monitoraggio sono state rinvenute argille e silt con abbondanti fossili marini (Plioc in facies Piacenziano).
Formazione | Descrizione |
ARGILLE AZZURRE |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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6CHRA | Chieri | C.na Mangolina | NON ATTIVO |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2018-11-15
Nel novembre 2002 sono stati installati due strumenti, un inclinometro (I6CHRA0) e un piezometro (P6CHRA0).
Il sito di monitoraggio è stato regolarmente misurato fino all'ottobre 2016, e la verticale inclinometrica non ha mai manifestato deformazioni significative rispetto alla misura di origine (settembre 2003). Nell'ambito del processo di razionalizzazione della rete RERCOMF di Arpa, nel febbraio 2017 è stata valutata l'opportunità e comunicata l'interruzione delle attività di monitoraggio di Arpa presso il sito.
A seguito di richiesta da parte del Comune, il 15 novembre 2018 sono state eseguite da Arpa delle misure supplementari sul tubo inclinometrico I6CHRA0; nell’occasione, non sono state rilevate deformazioni riconducibili all’attività di un fenomeno franoso, confermando quanto osservato negli anni precedenti.
Dall'analisi del dato interferometrico (piattaforme satellitari ERS, Radarsat e Cosmoskymed, periodo 1992-2014), non si evidenziano variazioni di rilievo lungo la LOS (ad indicare possibili movimenti) sugli edifici e manufatti compresi nel perimetro della frana. Alcuni bersagli posti a valle della ex S.S. 10 Padana Inferiore risultano in allontanamento dal satellite ma probabilmente a causa di interventi antropici su alcune attività commerciali.
Descrizione: Le misure effettuate nel piezometro nel mese di settembre 2012 indicano la presenza della superficie di falda a 4,8 metri.
Sorgenti: n.d. | Falda: freatica | acque assenti: S |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: N |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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39 | Chieri, fenomeno franoso in loc. Cascina Mongolina | Carlo Troisi | 2002 |