In seguito agli eventi meteorologici protrattisi per tutta la primavera, e con particolare intensità nel mese di maggio 2013, si è verificato un fenomeno franoso a valle della strada comunale che collega il fondovalle alle localita Grandubbione e Podio. La frana minaccia
la strada comunale per un tratto di circa 30 metri e, in caso di mobilizzazione, fabbricati adibiti a civile abitazione posti più a valle. (Fonte 331083). Il sito è stato attrezzato con strumenti di monitoraggio ( piezometro, inclinometro) nel 2014.

Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluogo in data 10/12/2014

Immagini aeree consultate

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 2013

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: dato storico,

Descrizione: Fenomeno di scivolamento delle coltre superficali sui sottostanti depositi alterati (brecce alterate e micascisti). Una superficie più profonda è verosimilmente posta a circa 10 m e potrebbe corrispondere alla superficie di rottura della frana segnalata dal PAI. Il pendio in frana ha una pendenza media di circa 23° ed è incolto. Verso valle si osserva una scarpata (50°) da cui nasce un piccolo rio. In corrispondenza del fabbricato monte
della strada comunale la poca acqua del rio è intubata. A seguito dell’evento sono state costruite 3 piccole briglie poste a monte delle casa ubicata alla base del versante.
Le indagini sismica ed elettrica hanno permesso di identificare il corpo di frana che appare ben delimitato lateralmente, specie nella tomografia elettrica e pare raggiungere la profondità di circa 20– 25 m rispetto a quota zero locale. Per profondità maggiori è evidente l'incremento congiunto di velocità e resistività che
indicano il probabile passaggio a materiale più coerente.

Attivazione principale: Data compresa tra il 2013/05 e il 2013/05

Fonti:

L’evento del 2013 ha probabilmente accentuato un movimento franoso innescatosi nel 2000 a fronte del quale era stato costruito un cordolo in c.a. a protezione del ciglio della strada comunale. La nicchia del movimento franoso è addossata al ciglio della strada comunale ed è evidenziata da una scarpata con altezza variabile da 60 a 90 cm circa. I fianchi sono ben visibili e delineati da fratture aperte con scarpate con altezza di circa 30-40 cm. Lungo il fronte destro la massa di terreno spostato ha sovrascorso il pendio stabile per 1-2 m circa. Il movimento complessivo sembra essere traslativo di tipo planare con dislocazione massima di 2 m.(Fonte 331083)

Inquadramento geologico: La stratigrafia del sito è stata indagata mediante la terebrazione di un sondaggio a carotaggio
continuo, spinto fino a 20 m di profondità. Dopo circa 1,40 m di terreno di riporto
(piazzola di lavoro) sono presenti limi e sabbie fini di probabile origine lacustre fino a
circa 3,50 m di profondità. Segue, fino a fondo foro, un complesso molto alterato rappresentato
da brecce a clasti di micascisti grafitici con un livello centrale di ghiaie e sabbie
anch’esse molto alterate. (Fonte 331083)

Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-04-17

Inquadramento sistema di monitoraggio
Per la definizione del modello geologico e geomorfologico dell’area sono stati eseguiti un una tomografia elettrica una tomografia sismica in onde P.
Nella primavera del 2015 sono stati installati un inclinometro e un piezometro, la lettura di origine è del 26 novembre 2015.

Interpretazione dati strumentali
I dati strumentali hanno individuato nel tempo una debole anomalia a 13 m di profondità, comparsa nel dicembre 2016 e poi rimasta sostanzialmente invariata; i valori di spostamento misurati sono lievi, confrontabili con l’errore strumentale.

Descrizione: Presso la nicchia della frana, sotto il muro di sottoscarpa della strada comunale, è presenza una vasca in terra e pietre di raccolta dell’acqua di una sorgente, usata anticamente per scopi irrigui ed oggi in disuso, la cui capacità è di circa 0,8 m3. La trincea drenante eseguita con Ordinanza Sindacale Contingibile e Urgente n. 18/2013, posta pochi metri a valle della vasca, intercetta una portata stimata in circa 0,03 l/s, non sufficiente a seccare la vasca.
Le osservazioni fanno propendere per un circuito idrico superficiale poco profondo, la cui portata è fortemente influenzata dalle precipitazioni e
dalla fusione della neve al suolo.I dati a disposizione suggeriscono la presenza due flussi idrici. Il primo è verosimilmente posto all’interfaccia tra i deposti alterati e il substrato roccioso fratturato.Il secondo è probabilmente ospitato lungo un livello meno alterato o più ciottoloso del complesso delle brecce alterate. (Fonte 331083)

Trincea drenante realizzata in data 25 maggio 2013