SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 001-76807-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Torino
Ultimo aggiornamento: 2018-03-01
Comune: Sestriere
Località: Champlas du Col

DESCRIZIONE GENERALE

Estesa frana attiva di tipo complesso che si sviluppa tra i comuni di Sestriere e Sauze di Cesana fino al fondovalle del T. Ripa. Il fenomeno è collegato alla grande deformazione gravitativa profonda di versante estesa fino alla sommità del rilievo, individuata dall’allineamento Monte Rotta – Roccia Rotonda – Roccia Fleuta.
L’abitato di Champlas du Col (Sestriere) risulta compreso nel settore mediano del dissesto, mentre al margine inferiore della frana si sviluppa la parte occidentale dell’abitato di Sauze di Cesana. All'interno della frana sono presenti numerosi fenomeni secondari di tipologia varia: frane complesse, colamenti lenti e scivolamenti rotazionali.




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Monitoraggio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:180Fotogramma:4376


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 2018

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree, Rilevamento su terreno, monitoraggio,

Descrizione: Fenomeno a prevalente componente di scivolamento lungo diversi piani impostati su discontinuità strutturali. Presenti una serie di fenomeni superficiali minori di tipologia diversa, quali colamenti lenti e scivolamenti rotazionali. Dalla stratigrafia di un sondaggio (S-Cc3) effettuato nel 2005 (fonti 1971) nei pressi della Chiesa di San Restituto, nella parte inferiore della frana, si rileva la presenza di depositi fluviali alla profondità di 79-89 metri, a testimonianza dell'avanzamento della frana lungo una superficie di scivolamento posta al di sotto dell'attuale fondovalle.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale:

Fonti:


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, fusione rapida di neve/ghiaccio, materiale alterato, materiale fratturato, superfici di taglio preesistenti, orient. sfavorev. discont. prim., contrasto di permeabilità 

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Grandi scarpate che bordano il pianoro di Granges des Alpes, con dislivelli anche superiori al centinaio di metri, costituiscono l’evidenza superficiale dei fenomeni di scorrimento diffuso, tuttora in atto, che interessano le unità del substrato per spessori non precisabili sulla base dei dati disponibili, ma sicuramente dell’ordine di varie centinaia di metri (Fonti: 1971). Le evidenze di superficie indicano anche la presenza di fenomeni secondari più superficiali, di scivolamento e colamento lento di detriti e substrato profondamente alterato e fratturato.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 2080
Quota unghia Qt (m): 1500
Lungh. orizz. Lo (m): 1700
Dislivello H (m): 580
Pendenza (°): 19
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 180
Area totale A (m2): 101000
Larghezza La (m): 1100
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: S


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: Il substrato è costituito da monte verso valle da:
- calcescisti intensamente fratturati (Unità tettonostratigrafica del Lago Nero);
- scisti filladici (Unità tettonostratigrafica di Cerogne-Ciantiplagna).
Il corpo di frana è costituito da monte verso valle da:
- un deposito di frana in roccia: calcescisti e scisti filladici disarticolati ed intensamente fratturati;
- un deposito di frana in terreni incoerenti: limi sabbiosi fini, localmente argillosi, inglobanti frammenti e scaglie di calcescisto molto alterato, locale presenza di depositi glaciali rimaneggiati (Fonti: 1971, v. profilo geologico Champlas du Col).

Formazione Descrizione
COMPLESSO DI CEROGNE
COMPLESSO DEL LAGO NERO

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
2826Stradestatalemedio2017/052017/05Lesioni ricorrenti alla sede e al manto stradale, con talora rottura dei muri di controripa e stottoscarpa, e formazione di scarpate di movimento verso valle.
2825Nuclei/centri abitaticentro abitato minoremedioLesioni su edifici di Champlas du Col, anche gravi, causate dal lento ma continuo movimento di diversi corpi di frana giustapposti ma anche sommati a movimenti più profondi

Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana

Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0

Edifici coinvolti: 0 privati,

Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
6SSTCSestriereChamplas du ColArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2021-09-02

Nell’ambito del Progetto per gli interventi di adeguamento della SR n. 23 del Sestriere è stato formulato, secondo le direttive dei Servizi Tecnici della Regione Piemonte, un Piano di monitoraggio (dal 2005, vedi fonte codice 1971) relativo alle principali aree in frana, in questa zona già avviato in precedenza (2001).
Su questo fenomeno franoso sono attualmente attive:
• 5 tubi inclinometrici;
• 1 postazione inclinometrica automatizzata;
• 1 postazione piezometrica automatizzata.
• 9 capisaldi totografici GPS a lettura manuale
• 1 postazione multiparametrica CTD di controllo delle acque di sorgente.

L'analisi delle serie storiche permette di riconoscere un sistema complesso con piani di scivolamento multipli che vanno approfondendosi andando verso il settore inferiore del fenomeno franoso.
A monte della SR23 si rilevano movimenti a profondità di 26-30 metri all'interno di corpi detritici di frana, lungo orizzonti ove è presente un forte contrasto di permeabilità (passaggio da sabbie grossolane con ghiaia a limo con sabbia). Velocità di movimento dell'ordine di qualche cm/anno (complessivi 3cm/anno su S1 nel periodo 2002-2008). Attualmente colonna inclinometrica deformata a 30 metri di profondità, quindi la misura non intercetta la superficie di scivolamento principale.
Nel settore centrale, in corrispondenza dell'abitato di Champlas du Col, diversi strumenti attivi (S3, S5, SCC1) non rilevano spostamenti significativi a testimonianza di orizzonti di movimento più profondi delle colonne inclinometriche, solo l'inclinometro C1 rileva due superfici di movimento (a 30 e 18 metri di profondità) con entità di movimento anche superiori a 4 cm/anno (periodo 2013-2017). Dalle stratigrafie si evince come il movimento principale si manifesti sia all'interno delle coperture detritiche in frana incoerenti sia al contatto tra queste e il substrato altamente fratturato e disarticolato sottostante (anch'esso soggetto a movimenti, più profondi). I movimenti più superficiali (tipo quello a 18 metri di profondità) rappresentano fenomeni più circoscritti ma particormente attivi (soprattutto in fase primaverile) e ad elevato rischio in quanto una loro accelerazione può coinvolgere le aree edificate e la viabilità. Uno di questi si è verificato nella primavera 2017 ad est dell'abitato di Chalmplas du Col lesionando pesantemente la SR23 (vedi frana Sifrap 001-76803-00).
Nel settore inferiore (da quota 1700 circa fino al fondovalle) l'unico dato strumentale è relativo all'inclinometro C2 il quale presenta due superfici di movimento a 63 e 52 metri di profondità: si evidenzia un approfondimento delle coperture detriche in frana e anche del movimento, con velocità intorno a 1 cm/anno. Tuttavia, l'incremento della deformazione prodottosi alla profondità di 63 m ha causato l'ostruzione della verticale inclinometrica (ottobre 2017), che non potrà più essere misurata oltre tale profondità.
In questo settore non può essere verificata la presenza, ipotizzata, di una o più superfici di scorrimento profondo in roccia, che hanno coinvolto l’intero versante dai pressi della dorsale spartiacque e che hanno determinato la messa in posto del grande corpo di frana giunto sino al fondovalle del T. Ripa (come si evince dalla stratigrafia del sondaggio SCC3 nel quale è stato individuato lo scorrimento di substrato roccioso disarticolato e alterato sopra depositi alluvionali del fondovalle).
I dati del sistema topografico GPS, installato da Arpa Piemonte a partire dal 2017, ma con dati disponibili solo a partire da 2019 per la maggior parte dei punti, sembrano distinguere due settori del corpo di frana, uno occidentale e uno orientale, il cui confine coincide con il Rio di Champlas che taglia il fenomeno franoso in direzione N-S. I cinque capisaldi presenti nel settore occidentale (a partire dal 2018), sia a monte che a valle dell'abitato di Champlas du Col, presentano tassi di movimento minori, compresi tra 2 e 4 cm/anno, ed andamenti regolari con l' eccezione del caposaldo G6SSTC4, ubicato in corrispondenza della chiesa di S.Restituto, il cui movimento risulta apprezzabile solo nel periodo primaverile-autunnale del 2020. I capisaldi presenti nel settore orientale presentano spostamentii più accentuati; in particolare i tre ubicati a quota maggiore (G6SSTC1-C2-C3) presentano fra di loro tassi di movimento analoghi di circa 6-7 cm/anno, leggermente inferiori a quelli relativi all caposaldo G6SSTC0 nello stesso periodo (ottobre 2019 - giugno 2021); si ricorda che quest'ultimo è però ubicato all'interno di un fenomeno secondario molto attivo (cfr. frana Sifrap 001-76803-00) che ha provocato nella primavera del 2018 uno spostamento di tale caposaldo di ordine metrico.

Per quanto riguarda il dato interferometrico, sono disponibili diversi dataset in geometria ascendente e discendente, tuttavia l'esposizione del versante (principalmente Sud) non consente di valutare con precisione l'entità degli spostamenti superficiali, in quanto viene rilevata solo una componente dello spostamento reale. Le serie storiche includono i dati ERS, Radarsat e Cosmoskymed per un periodo complessivo compreso tra il 1992 e il 2013. La maggiore concentrazione di dati satellitari concide con il centro abitato di Champlas du Col e lungo la SR23. Si possono tuttavia valutare alcune aree a maggiore attività rispetto alle zone circostanti, ascrivibili per lo più a movimenti superficiali.
Il quadro strumentale evidenzia quindi una situazione complessa, con movimenti di entità importanti con accellerazioni primaverili.


IDROGEOLOGIA

Descrizione: Nel settore subito a monte del coronamento (Pianoro Granges des Alpes), la presenza di zone in contropendenza, il diffuso stato di fratturazione della roccia e la natura nevosa di gran parte delle precipitazioni, consente l’infiltrazione di un’aliquota significativa degli apporti meteorici (Fonti: 1971).
Di particolare significato per ambiente e modalità di sedimentazione, ma di limitatissima estensione areale, risultano i piccoli affioramenti di travertino (anche soltanto di pochi metri quadrati), di formazione recente, o tutt’ora in atto, connessi alla deposizione dei carbonati contenuti nelle acque di piccole sorgenti perenni. Il deposito principale con dimensioni dell’ordine di poche decine di metri si riscontra nell’ambito dell’accumulo principale nel tratto di pendio sottostante l’abitato di Champlas, lungo la mulattiera che scende verso San Restituto. Altre placche, tutt’ora in formazione, si riscontrano lungo le incisioni dei rii nei tratti a valle del tracciato della SR n. 23, interessati da deflussi idrici pressoché perenni. In questo caso, lo sviluppo areale del fenomeno deformativo nel suo complesso e la configurazione planoaltimetrica consentono l’impostazione e l’esistenza di circuiti idrici diffusi, dotati anche di discrete potenzialità. Le emergenze della falda comprendono sia manifestazioni di modesta rilevanza, con portate comprese tra 0,1 ÷ 1,0 l/s, sia sorgenti più significative con portate medie di uno o alcuni litri al secondo.
Nei vari sondaggi la soggiacenza della falda è variabile, mediamente tra i 10 e i 20 metri.

Sorgenti: n.d. Falda: n.d. acque assenti: N
acque stagnanti: S ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: S

STATO DELLE CONOSCENZE

INTERVENTI

In corrispondenza di un colamento lento nei pressi dell'abitato di Champlas du Col la strada statale n° 23 è stata stabilizzata con un intervento di palificazione (Fonti: 232784, v. cartografia).

Gruppo Tipo Realizzazione
Drenaggiocanalette superf.Realizzati
Rinforzoreticoli micropaliRealizzati
SostegnomuriRealizzati
Personalizzatoingegneria naturalisticaRealizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
1971S.S. 23 del Sestriere - Studi ed indagini per il monitoraggio della Aree in frana - Lotto 4Fabio Brunamonte, Studio Ig - Ingegneria Geotecnica S.R.L., Valter Peisino, Livio Bonadeo, F. P. Bocchetto2005
232784Comune di Sestriere - Borgata Champlas du Col. Indagine geognostica finalizzata alla verifica di compatibilita` con il Piano di Stralcio per l`assetto idrogeologico.Giuseppe Almo Olmi2002