Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
La mattina del sabato 10 agosto 2019, intorno alle ore 5, si è verificato un evento di crollo sul versante sinistro orografico dell’alta valle di Rochemolles, in corrispondenza di un canalone della cresta della Costa del Gran Becco. Prime attivazioni vengono segnalate già alle 22 del 09/08/2019.
Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Segnalazione
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati in data 13 e 14 agosto 2019 con geologi CFAVS e Regione Piemonte.
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: crollo
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 09/08/2019
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,
Descrizione: La mattina del sabato 10 agosto 2019, alle ore 5, si è verificato un evento di crollo sul versante sinistro orografico dell’alta valle di Rochemolles, in corrispondenza di un canalone della cresta della Costa del Gran Becco. Il fenomeno era stato preceduto alle
ore 2 della notte del 9 agosto da forti rumori, come testimoniato dal gestori del Rifugio Scarfiotti. Alle ore 5 del mattino del 10 il crollo ha raggiunto la fase parossistica, con il collasso di importanti volumi di roccia, per un volume complessivo stimato di circa 1000 – 1500 metri cubi che è continuata fino alle ore 10. Numerosi blocchi hanno raggiunto la strada sterrata per il Colle del Sommelier, tranciando anche la tubazione di alimentazione
dell’acqua del Rifugio, e alcuni si sono arrestati poco a monte degli edifici del Rifugio e dell’alpeggio. Il rotolamento di blocchi isolati è proseguito nei giorni successivi.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|---|---|---|
1 | n.d. |
Attivazione principale: Data compresa tra il 2019/08/09 e il 2019/08/10
Fonti: testimonianze,
N.d., materiale fratturato
Crolli localizzati
La parete del versante Nord-Orientale della dorsale della Costa del Gran Becco è formata da calcescisti carbonatici appartenenti all’Unità del Lago Nero, orientati in traversobanco. Il versante è inciso da numerosi canaloni, alla base dei quali si sviluppano conoidi detritici di origine poligenica (gravitativa e valanghiva) che raggiungono l’ampio fondovalle di
origine glaciale. L'ammasso roccioso presenta numerosi sistemi di fratture, alcuni di questi aperti. L’intensa fratturazione favorisce la percolazione delle acque nelle discontinuità e quindi una forte propensione a fenomeni crioclastici. L’osservazione della parete ha permesso di notare la presenza di numerose superfici di frattura con giacitura a franapoggio, con immersione (stimata) N – NE e inclinazione di 20° – 25°, che costituiscono le superfici basali di scivolamento dei blocchi collassati. Osservando da posizioni elevate del versante opposto (Sentiero Geologico e Serre Monte)
nel settore superiore del canalone si nota la disarticolazione di vari settori della cresta sommitale. Nella nicchia di distacco si nota la presenza di un grande prisma di forma piramidale che forma un tetto sospeso, ancora incastrato nel versante ma aggettante e instabile e un blocco di forma cubica, di dimensioni minori ma dell’ordine di non meno m3 5-7. Alla base della nicchia è presente un accumulo di blocchi.
Lungo il canale di transito, fino all’apice del conoide (di origine poligenica – detritico, gravitativo e valanghivo) il detrito di frana è coperto da un abbondante strato di polvere, nel quale risaltano numerosi blocchi di dimensioni metriche e alcuni di dimensioni plurimetriche, appoggiati di piatto e uno incastrato verticalmente nella forra, di dimensioni stimate di almeno m 5 di lunghezza, se non di più (le misure sono
probabilmente sottostimate). Il corpo di frana si è allargato a ventaglio nella zona di apice del conoide e sembra essere formato da blocchi di medie dimensioni, ricoperti dalla polvere del crollo. Molti blocchi hanno proseguito con rimbalzi di decine di metri verso il fondovalle; gli impatti (che hanno lasciato tracce molto evidenti nella cotica erbosa) hanno causato la
frammentazione in lastre anche sottili, che hanno proseguito con dinamica “a taglio”, raggiungendo la strada e in alcuni casi, superandola, fino ad arrestarsi sui prati debolmente acclivi presenti a monte degli edifici. Il volume medio di tali blocchi è intorno al metro cubo.
Quota corona Qc (m): 2700 |
Quota unghia Qt (m): 2170 |
Lungh. orizz. Lo (m): 875 |
Dislivello H (m): 530 |
Pendenza (°): 31 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 10 |
Area totale A (m2): 0 |
Larghezza La (m): 250 |
Volume massa sp. (m3): 1500 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: N |
Inquadramento geologico: La parete del versante Nord-Orientale della dorsale della Costa del Gran Becco è formata da calcescisti carbonatici appartenenti all’Unità del Lago Nero, orientati in traversobanco. Il litotipo in posto presenta una patina di alterazione di colore nocciola chiaro, mentre il campione fresco è di colore grigio brillate, caratterizzato da una alternanza di layering
mineralogici continui di fillosilicati e di carbonato di calcio.
Formazione | Descrizione |
COMPLESSO DEL LAGO NERO |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
2908 | Infrastrutture di servizio | canalizzazioni | non valutabile | |||
2907 | Strade | altre strade | non valutabile |
Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 80a rischio 120
Edifici coinvolti: 3 privati,
Edifici a rischio: 3 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|
Descrizione: Acque superficiali assenti nella zona di distacco. La zona di accumulo è ubicata nel settore di apice di una incisione che, poco più a valle, presenta un costante deflusso. Occasionalmente tale incisione è interessata da fenomeni di debris flow che interrompono la strada di accesso al Colle Sommeiller. L'accumulo prodottosi in occasione del crollo dell'agosto 2019 costituisce un potenziale bacino detritico che alimenterà futuri processi di trasporto in massa lungo l'incisione torrentizia. Altro materiale detritico è disponibile lungo il canalone a monte.
Sorgenti: n.d. | Falda: n.d. | acque assenti: S |
acque stagnanti: N | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: N |
Al momento dell’evento erano presenti nel rifugio numerose persone, ed erano previsti non meno di 120 utenti nel corso della giornata. I gestori del rifugio e gli abitanti dell’alpeggio hanno sgomberato rapidamente la zona ed allertato la forza pubblica. Sono intervenuti il Sindaco F. Avato, l’UT comunale, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. il Soccorso Alpino, i volontari della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco con l’elicottero e il Consorzio Forestale Alta valle Susa, l’Assoagri. Sono stati individuati alcuni gitanti ed alpinisti rimasti bloccati con i relativi automezzi a monte della strada, bloccata dai detriti, e sono stati evacuati. Il Sindaco ha emesso ordinanza di interdizione al traffico di mezzi e pedoni (Ordinanze sindacali n. 19 del 10/08/2019 e n. 21 del 12/08/2019) della strada in
corrispondenza del bivio per il Rifugio ed è stata istituita una guardiania con personale comunale, dell’Assoagri, ANA, del Soccorso Alpino e dei volontari della Protezione Civile.
E’ inoltre iniziato il monitoraggio della situazione di pericolo e rischio da parte del CFAVS nelle persone del DT Alberto Dotta e di Rinaldo Gros e Carlotta Scampini, forestali responsabili di zona.
Dal lunedì 12 è iniziato il monitoraggio geologico da parte del CFAVS. Si ritiene che la situazione di rischio permarrà fino a che il canalone non sarà progressivamente svuotato dai blocchi di maggiori dimensioni; tale azione sarà favorita dalla gravità ma anche e soprattutto da eventuali temporali che, oltre ad innescare la
caduta massi, potranno dar luogo a fenomeni di debris flow. La durata della tenuta del grande prisma presente in nicchia è ignota.
Si suggerisce quindi il permanere delle Ordinanze sindacali n. 19 del 10/08/2019 e n. 21 del 12/08/2019 del monitoraggio visivo dell’evoluzione della nicchia e del canalone di transito della frana. Nel breve periodo, sulla base delle osservazioni, la valutazione del
rischio potrà essere riformulata con conseguenti variazioni al permesso di accessibilità alle aree e alla viabilità.
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|---|---|
Mitigazione danni | evacuazione | Realizzati |
ID | Titolo | Autori | Anno |
---|---|---|---|
335147 | Comune di Bardonecchia, località Rochemolles - frana di crollo Costa del Gran Becco agosto 2019. Verbali Consorzio Forestale Alta Val Susa e Ordinanze comunali. | Zeno Vangelista, Consorzio Forestale Alta Valle Susa | 2019 |