SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 001-77624-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Torino
Ultimo aggiornamento: 2024-03-05
Comune: Balme
Località: Uia di Bessanese, Spigolo Murari

DESCRIZIONE GENERALE

Un crollo in roccia ha interessato la parte bassa del versante nord-orientale dell’Uia di Bessanese, poco sotto il conosciuto «spigolo Murari», classica via alpinistica. L’accumulo di crollo si è allungato sul ghiacciaio della Bessanese, coprendo un’area di circa 4 ettari e appoggiandosi alla spalla rocciosa in sinistra, dove ha lasciato blocchi di dimensioni plurimetriche. Non vi sono state testimonianze dirette del crollo, ma l’analisi delle immagini satellitari Sentinel 2 ha permesso di limitare l’intervallo di accadimento al periodo 22 agosto – 1° settembre 2023.



METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sorvolo in elicottero il 26/09/2023, eseguito rilievo fotografico utilizzato per la costruzione di un modello fotogrammetrico dell'intera area

Immagini aeree consultate


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: crollo

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 26/09/2023

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree,

Descrizione: La base del versante nord-orientale dell’Uia di Bessanese mostra processi di instabilità gravitativa da oltre una decina di anni, come indicato dagli accumuli detritici presenti sul ghiacciaio al di sotto delle pareti. L’instabilità è predisposta dallo stato di fratturazione ed allentamento in cui si trova l’ammasso roccioso; grandi fratture aperte attraversano lo spigolo, queste sono molto inclinate e con direzioni prevalenti N-S ed E-W. Nello specifico del crollo di fine agosto 2023, il distacco è stato controllato dalle strutture ad alto angolo, circa N-S, immergenti verso E e svincolato lateralmente dalle strutture subverticali orientate circa N95°. Durante il sorvolo eseguito il 26/09/2023, nella parte alta della nicchia, tra il substrato roccioso e la sovrastante copertura detritica, è stata osservata una lente di ghiaccio, completamente sepolta dal detrito ma affiorante proprio a causa del distacco. Al di sotto erano visibili chiari segni di percolazione di acqua di fusione, fatto che può aver contribuito all’innesco del crollo.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale: Data compresa tra il 2023/08/22 e il 2023/09/01

Fonti: foto aeree,


CAUSE

Fusione del permafrost, superfici di taglio preesistenti

SEGNI PRECURSORI

Fenditure, fratture, crolli localizzati


GEOMORFOLOGIA

Il crollo ha coinvolto la base dell’imponente versante del lato italiano dell’Uia di Bessanese, sul lato nord-orientale dello sperone dello spigolo Murari. La nicchia ha interessato la base della parete rocciosa per una larghezza di circa 100 m, una profondità massima di circa 40 m e uno sviluppo verticale di 100 m, a partire dalla superficie del ghiacciaio e culminando a 3075 m slm, in corrispondenza dell'ampio ripiano da cui si attacca la via alpinistica. Una parte della depressione creata dal crollo è stata parzialmente colmata dal deposito stesso. L’accumulo si è depositato interamente sul ghiacciaio della Bessanese, allungandosi per 500 m e compiendo un’ampia curva verso destra; il lato esterno si è appoggiato alla dorsale rocciosa che limita il ghiacciaio verso nord-est, l’unghia dell’accumulo ha raggiunto la fronte glaciale, dove ha lasciato blocchi di grandi dimensioni (10 m di lato, circa). Sul ghiacciaio questo deposito si sovrappone a precedenti accumuli che hanno preso origine dallo stesso sperone, generando nel complesso una sorta di ampio cono detritico che ricopre quasi interamente l’attuale fronte glaciale.
Il confronto tra il DTM 2010 Regione Piemonte e il DSM prodotto da fotogrammetria speditiva da ARPA Piemonte con il sorvolo del 26/09/2023 ha permesso di definire il volume della nicchia, pari a 49.300 m3; il calcolo è da intendersi per difetto a causa del parziale accumulo nella depressione della nicchia e per la topografia 2010 riferita alla superficie del ghiacciaio nel 2010, per eccesso per la presenza di altri distacchi dalla parete tra il 2010 e il 2023. L'accumulo ha una superficie (planimetrica) di circa 41.000 m2.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m):
Quota unghia Qt (m):
Lungh. orizz. Lo (m):
Dislivello H (m):
Pendenza (°): 0
Testata: Parte bassa del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°):
Area totale A (m2):
Larghezza La (m):
Volume massa sp. (m3):
Profondità sup. sciv. Dr (m):
Esposizione: NE


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: Metabasiti delle Unità oceaniche della Bassa Val di Susa, Valli di Lanzo e Rocciavré al limite con i calcescisti delle Unità dei calcescisti ecologitici delle Valli di Susa e Lanzo

Formazione Descrizione

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore



IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: Falda: acque assenti: N
acque stagnanti: N ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: N

STATO DELLE CONOSCENZE

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno