Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Si tratta di un fenomeno di DGPV che si sviluppa sul versante sinistro dell’alta Val Mastallone, coinvolgendo totalmente il versante dalla cresta spartiacque fin sul fondo valle.
La possibile evoluzione del fenomeno, effettuata da fotointerpretazione, viene riportata nella pubblicazione 30011: "A partire dalla zona di coronamento si è avuta una progressiva deformazione dell’ammasso roccioso avvenuta molto probabilmente con cicli di maggiore attività alternati a cicli di quiescenza. Una evoluzione più rapida si è instaurata lungo la rottura perimetrale, segnata dalla frattura recente e da una netta rottura di pendio fasciata da detriti, che ha portato a maggiori dislocazioni di questa parte del versante. Queste dislocazioni si sono prodotte oltre che con un progressivo abbassamento e rigonfiamento del versante, spesso anche con il collasso di porzioni di questo, sotto forma di crolli di ammassi rocciosi e colate di detrito. Se questa è la storia iscritta nella morfologia del versante, non è sbagliato presumere che esso continui la sua evoluzione con queste modalità. Non si deve però escludere la possibilità di una rottura profonda e continua che porti al collasso di una consistente parte dell’ammasso roccioso se non di tutto l’ammasso” (Fonte: 30011).
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Volo:IGM | Strisciata:30 | Fotogramma:173 |
Volo:Regione Piemonte CTR | Strisciata:12B | Fotogramma:4091 |
Tipo di movimento principale: DGPV
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 2000
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: dati da Satellite,
Descrizione:
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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1 | 2000/10 | attendibile |
Attivazione principale: 2000-10-01 (Data certa)Data compresa tra il 2000/10/01 e il 2000/10/01
Fonti: Giornali, cartografia, documenti storici,
Precipitaz. eccezionali prolungate, materiale fratturato, orient. sfavorev. discont. prim.
Fenditure, fratture, trincee, doppie creste, crolli localizzati, rigonfiamenti, contropendenze
Tutta la DGPV è molto ben distinguibile ed è caratterizzata da due settori nettamente differenziati: - un settore sommitale, a malapena visibile dal basso, dove una serie di trench e sdoppiamenti di cresta dislocano tutta la parte più francamente rocciosa della dorsale spartiacque; - un settore centrale di maggiori dimensioni, ben visibile in foto, contornato da una fascia di pareti rocciose che costituiscono una sorta di coronamento e caratterizzato da un marcato rigonfiamento dovuto a fenomeni di dilatanza dell’ ammasso roccioso, al piede del quale si evidenziano consistenti fasce di detrito dovute al susseguirsi di crolli in massa di varie dimensioni, uno dei quali storicamente datato al 1840.
Nella primavera 2001 fu notata da alcuni locali una grande frattura perimetrale che circoscriveva tutto l’ammasso roccioso. Questa frattura rappresentava la rottura perimetrale di tutto il grande ammasso roccioso centrale e che quest’ultimo aveva subito una dislocazione complessiva piuttosto importante, verosimilmente riferibile all’evento dell’ottobre 2000. Tale frattura si estende per circa 650 m con un rigetto di 4-6 m. La dislocazione dell’intera massa si è inoltre resa manifesta in alcuni settori della zona centrale, dove si sono riconosciuti alcuni fenomeni dislocativi di porzioni di ammassi rocciosi con ribaltamento di blocchi e apertura di fratture e delle zone di piede, dove si sono verificati il collasso di porzioni di ammasso roccioso e fenomeni di ondulazioni e rigonfiamento del terreno (Fonte: 225961).
Quota corona Qc (m): 2174 |
Quota unghia Qt (m): 1600 |
Lungh. orizz. Lo (m): 870 |
Dislivello H (m): 574 |
Pendenza (°): 33 |
Testata: In cresta - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 215 |
Area totale A (m2): 361000 |
Larghezza La (m): 650 |
Volume massa sp. (m3): 234650000 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): |
Esposizione: SW |
Formazione | Descrizione |
SERIE SESIA VAL DI LANZO | micascisti e gneiss minuti, localmente molto fratturati, talora tettonizzati. |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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Data ultimo aggiornamento descrizione:
I dati PSinSAR evidenziano valori medi di allontanamento lungo la LOS di circa -7mm/anno. In alcuni casi si raggiungono valori massimi di circa -18.5 mm/anno. Diversi PS si localizzano al di sopra di affioramenti in roccia.
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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225961 | Movimento franoso localita` Alpe Baranca - Comune di Fobello - Monitoraggio preliminare | Marco Zantonelli, Brunello Maffello | 2008 |
30011 | Eventi alluvionali in Piemonte. Evento Alluvionale Regionale del 13-16 ottobre 2000 | Arpa Piemonte - Centro per Le Ricerche Territoriali e Geologiche | 2003 |
180371 | INTERREG II - Italia Svizzera 1994-99 | Cima (Centro Interuniversitario Monitoraggio Ambientale), Politecnico di Torino - Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica, Csi - Piemonte, Istituto Svizzero di Meteorologia - Osservatorio di Locarno Monti., CNR-IRPI, Regione Piemonte - Settore Prevenzione del Rischio Geologico Metereologico e Sismico | 2002 |