Si ritiene che il versante tra quota 1700 e 1150 m sia potenzialmente instabile. Il fenomeno sembra progredire a scatti, si riconoscono almeno 3 impulsi principali e 3 secondari, allo stato attuale non si riscontrano tracce di movimenti incipienti ma è stato certamente attivo in tempi storici. Il movimento è da imputare certamente alla DGPV ma assai più importante è l’azione di lubrificazione del contatto copertura-substrato roccioso dovuto alle acque sotterranee e l’erosione al piede del rio (Fonti: 310627).

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte

Strisciata:77

Fotogramma:1013

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: 2000

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività:

Descrizione: Movimento complesso a prevalente componente traslativa con
scivolamento verso valle lungo la linea di massima pendenza (Fonti: 310627).

Attivazione principale:

Fonti:

La zona dell’alpe Selvaccia presenta una morfologia caratteristica data dalla sequenza di improvvise scarpate con una caratteristica forma ad M. L ‘area interessata ha forma di triangolo rovesciato con base di 550 m e altezza di 1000 m pari ad una superficie di 0,55 kmq (Fonti: 310627).

Inquadramento geologico: Al di sopra del substrato si rinvengono detriti di falda e depositi morenici (Carta geologica d'Italia in scala 1:100.000, foglio n°30 "Varallo").
La potenza dei terreni sciolti è ovunque considerevole essendo compresa tra 17 e 38 m, con aumento progressivo verso l'orlo morfologico che delimita l'Alpe Selvaccia (Fonti: 248228).

Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-09-20

Le misure GPS sono effettuate dal settembre 2009 (misura di origine), l'ultima misura risale al settembre 2023. Uno solo dei capisaldi del sito strumentato ricade nell'area in frana, questo ha registrato una deformazione coerente con l'orientazione del versante e caratterizzata da velocità di movimento pari a circa 1 cm/y. L'ultima campagna di misura del settembre 2023 conferma il lento e progressivo spostamento verso valle del caposaldo, ubicato nei pressi dell’Alpe la Selvaccia.

Il dataset ascendente dell' indagine SqueeSAR (dato RADARSAT; periodo di riferimento 2003-2009) non ha registrato movimenti significativi.

Descrizione: Circolazione delle acque sotterranee al contatto copertura-substrato roccioso. Poco a valle dell’orlo morfologico di Selvaccia, all’incirca corrispondente al limite pascolo – bosco, si ha un fronte sorgentizio perenne, vedi presenza di captazioni dell’acquedotto comunale. In periodi a normale piovosità le acque scorrono probabilmente in profondità, mentre in caso di piogge intense o molto prolungate scaturiscono in copia come dimostrato dall’allineamento di solchi profondi anche più di un metro che si rilevano nel bosco (Fonti: 310627).