Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Il fenomeno franoso ha avuto la sua prima attivazione nella tarda estate del 2000 con caduta di blocchi isolati di dimensioni intorno al metro cubo e più; si sono avuti poi due fasi di crollo, l’ultima attivazione, con caduta di grossi massi, è avuta nel luglio del 2005:
a seguito di accurate ispezioni in parete risulta evidente che i crolli si andranno a ripetere ogni volta che le condizioni meteoriche saranno favorevoli (Fonti: 310633).
Metodologie utilizzate: Segnalazione
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 2012
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: dato storico,
Descrizione: Crollo di materiale roccioso che rotolando a valle ha mobilitato del materiale superficiale molto umido fino all'alveo del Torrente Sorba occludendolo. Si ritiene che il cinematismo complessivo del movimento franoso sia classificabile come scivolamento planare lungo i piani posti a franapoggio ed aventi inclinazione compresa tra i 50° e i 60°. E' verosimile ritenere che il fronte possa ulteriormente regredire, in ragione di una riattivazione della superficie di scivolamento, soprattutto in presenza di acqua (Fonti: 310633).
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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1 | 2000 | attendibile |
Attivazione principale: Data compresa tra il 2005/07 e il 2005/07
Fonti:
Precipitaz. eccezionali prolungate, materiale fratturato
Il dissesto risulta ancora ben visibile da ortofoto (2006). La testata della frana è a quota 1790 m. s.l.m., la larghezza della nicchia è di circa 50 m che vanno ad aumentare fino a 90 circa intorno ai 1600 m, da 1600 a 1500 m. s.l.m. la frana è divisa in due rami da uno sperone roccioso, a circa 1450 m inizia il deposito che
termina a quota 1350 nell’alveo del torrente Sorba. La zona di deposito ha una superficie di circa 11.000 mq che, considerando uno spessore medio della frana di 2 m danno un volume di 22.000 mc di materiale movimentato (Fonti: 310633).
Quota corona Qc (m): 1775 |
Quota unghia Qt (m): 1350 |
Lungh. orizz. Lo (m): 630 |
Dislivello H (m): 425 |
Pendenza (°): 34 |
Testata: Parte media del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 135 |
Area totale A (m2): 35143 |
Larghezza La (m): 70 |
Volume massa sp. (m3): 22000 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 2.00 |
Esposizione: SE |
Inquadramento geologico: Al coronamento sono presenti numerosi blocchi instabili che possono essere isolati dalla parete per ribaltamento o per
scivolamento a cuneo. Le principali famiglie di giunti rilevate sono le seguenti:
- K1: 180N60: posti a franapoggio, piani su cui si genera lo scivolamento planare principale;
- K2: 35N55: superficie di svincolo laterale, in intersezione con K1 o K3 può generare cunei potenzialmente instabili;
- K3: 230N85: superficie di svincolo laterale, in intersezione con K1 o K2 può generare cunei potenzialmente instabili;
- K4: 325N10: piani poco inclinati a reggipoggio (Fonti: 310633).
Formazione | Descrizione |
SERIE SESIA VAL DI LANZO | Micascisti e gneis minuti eclogitici (con granato, pirosseni sodici, glaucofane, ecc.) con lenti di vere eclogiti a vari tipi di gneis e micascisti, predominanti attraverso la Valle Sesia; gneis grafitici, gneis tabulari occhiolati, talora prasinitici (Carta geologica d'Italia in scala 1:100.000, foglio n°30 "Varallo"). |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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1547 | Corso d'acqua | Sbarramento totale corso d'acqua | medio | 2003/12 | Materiale detritico misto ha occluso l'alveo. |
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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Data ultimo aggiornamento descrizione:
Il dataset ascendente dell' indagine SqueeSAR (dato RADARSAT; periodo di riferimento 2003-2009) ha registrato movimenti significativi solo in alcuni punti dell'area in frana. La velocità massima raggiunta è di circa 3 mm/y in allontanamento lungo la LOS, ed è stata registrata da riflettori situati nella zona di coronamento del fenomeno.
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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310633 | SISTEMAZIONE E MONITORAGGIO DEL FENOMENO FRANOSO IN LOCALITÀ ALPE DOSSO IN VAL SORBA | Giovanni Cavagnino |