Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Si tratta di un fenomeno ad evoluzione complessa che coinvolge un esteso settore del versante esposto a meridione in sinistra idrografica del Vallone Sibolet, immediatamente a monte del Santuario di Castelmagno; è incluso nella DGPV che interessa il versante compreso tra le elevazioni del Monte Crosetta e del Monte Tibert (cfr. scheda 004-00061-01).
Nel settore medio-inferiore del fenomeno sono ubicate le Grangie Nollo.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:
- 16 novembre 2005: installazione della strumentazione di monitoraggio
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:19a | Fotogramma:77 |
Volo:C.G.R. | Strisciata:18A | Fotogramma:14 |
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: settembre 2019
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione: Nel settore sommitale, in prossimità della cresta, il fenomeno evolve come scivolamento in roccia che determina una marcata fratturazione dell'ammasso roccioso accompagnata dall'apertura di fratture longitudinali al pendio; nel contempo dai settori a maggiore acclività si sviluppano crolli.
Verso il basso il movimento del settore in frana si sviluppa per colamento lento che causa una generale morfologia ondulata e rigonfiata.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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Attivazione principale:
Fonti:
Fusione rapida di neve/ghiaccio, materiale fratturato, orient. sfavorev. discont. prim.
Il settore sommitale del fenomeno franoso è quello caratterizzato da più spiccate evidenze morfologiche di frana rappresentate da scarpate, contropendenze, trincee, depressioni e accumuli detritici.
Sulla base delle caratteristiche morfologiche di questa zona superiore si può affermare che il settore centro orientale è quello contraddistinto da più spiccata attività; i punti di monitoraggio installati nella porzione più orientale e misurati da oltre 10 anni hanno evidenziato velocità di movimento di circa 3/3.5 cm all'anno.
Quota corona Qc (m): 2430 |
Quota unghia Qt (m): 1750 |
Lungh. orizz. Lo (m): 1100 |
Dislivello H (m): 680 |
Pendenza (°): 32 |
Testata: In cresta - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 0 |
Area totale A (m2): 691000 |
Larghezza La (m): 1100 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: S |
Formazione | Descrizione |
CALCESCISTI CON PIETRE VERDI | COMPLESSO DEI CALCESCISTI OFIOLITIFERI Calcescisti, calcemicascisti, calcescisti filladici, filladi calcaree. Calcari microcristallini, calcari lastroidi, calcari selciferi, calcari brecciati e puddingoidi. (Carta geologica d'Italia in scala 1:100.000, Foglio n°78-79 "Argentera-Dronero"). |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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4CSMA | Castelmagno | Chiappi | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2019-09-24
Il sito di monitoraggio di Castelmagno è mirato al controllo di più movimenti franosi attraverso tecniche differenti vale a dire analisi GPS e analisi distanziometriche; la cadenza delle misure è annuale, la lettura di origine risale a settembre 2006 per i GPS e a luglio 2008 per i distometri mentre l'ultima lettura di esercizio è stata effettuata nel mese di settembre 2017.
La frana in questione è monitorata nel settore sommitale mediante 2 caposaldi GPS denominati G4CSMA4 (n° 4) e G4CSMA5 (n° 5) e 3 basi distanziometriche (sigle di riferimento FG, GH, HI).
Per quanto riguarda i punti di misura GPS gli spostamenti misurati sono rilevanti, i più elevati tra quelli misurati nell'ambito del sito di monitoraggio di Castelmagno; in particolare i punti 4 e 5 hanno subito uno spostamento complessivo verso valle rispettivamente di circa 39 cm e 43.5 cm.
Delle basi distanziometriche misurate il dato più significativo deriva da quella denominata HI che tiene sotto controllo una frattura trasversale al versante; dalla misura di origine la frattura ha subito un'apertura di circa 15 cm.
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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333752 | Analisi geomorfologica della Alta Valle Grana (Alpi Cozie) | Augusto Biancotti, Bortolo Franceschetti | 1979 |