SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-00096-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2016-06-08
Comune: Bellino
Località: Chiazale

DESCRIZIONE GENERALE

Un ampio settore del versante posto in destra idrografica del Torrente Varaita di Bellino, in corrispondenza dell'abitato di Chiazale, è interessato da una frana con spiccate caratteristiche di attività.
Il dissesto, oltre a coinvolgere le zone prative adibite a pascolo, determina la marcata deformazione di un tratto della strada provinciale e crepe sugli edifici della parte occidentale dell'abitato di Chiazale.
Non sono note attivazioni parossistiche del fenomeno franoso.




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Monitoraggio, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate
Volo:C.G.R.Strisciata:104Fotogramma:29


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: settembre 2019

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: Nell'innesco originario del fenomeno franoso, le caratteristiche stutturali hanno giocato un ruolo fondamentale: l'esistenza di una scistosità principale disposta a franapoggio rispetto all'orientazione del versante ha determinato l'innesco di una frana per scivolamento traslativo.
Il materiale franato, presente nella metà inferiore del fenomeno (indicativamente a quota inferiore a 1850 m), a causa della forte imbibizione cui è soggetto si muove verso valle secondo movimenti misti per scivolamento rotazionale e per colamento lento.

La tipologia del fenomeno franoso è riconducibile ad uno scorrimento roto-traslazionale evolutosi - a quota inferiore a 1850 metri - in una frana per colata lenta di depositi sciolti, in condizioni di elevata imbibizione (fonte 232541).


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale:

Fonti:


CAUSE

Materiale debole, precipitaz. eccezionali prolungate, erosione fluviale base versante, orient. sfavorev. discont. prim.

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Nella parte superiore del versante è presente un ampio coronamento di frana che definisce una zona di distacco di forma subcircolare.
La parte inferiore del dissesto si presenta in forma di ampia conoide e rappresenta la zona di accumulo, costituita da calcescisti disaggregati. L'accumulo si presenta eroso al piede dalle acque torrentizie.
(fonte 2278)
Sul tratto di versante dissestato si individuano rigonfiamenti, dossi ed avvallamenti tipici dei movimenti di massa lenti nei terreni di copertura che in questa zona sono costituiti da materiale morenico ed eluvio colluviale (fonte 2280).
Tenendo conto dei dati ottenuti attraverso il monitoraggio inclinometrico, è possibile ascrivere alla parte inferiore del fenomeno franoso una volumetria approssimativa di 100.000 metri cubi (fonte 232541).


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 2150
Quota unghia Qt (m): 1680
Lungh. orizz. Lo (m): 970
Dislivello H (m): 470
Pendenza (°): 26
Testata: Parte media del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 135
Area totale A (m2): 226400
Larghezza La (m): 280
Volume massa sp. (m3):
Profondità sup. sciv. Dr (m):
Esposizione: S


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: Il movimento interessa la Formazione dei Calcescisti che, nella zona, presentano giacitura con immersione prevalente verso sud, con angoli intorno ai 30° (fonte 2278).
I calcescisti si presentano fittamente laminati, con una scistosità a carattere fortemente pervasivo. Sono presenti due sistemi di lineazioni principali corrispondenti a linee di frattura del substrato roccioso molto evidenti, aventi direzioni rispettivamente NNW-SSE e SSW-NNE (fonte 232541).

Formazione Descrizione
CALCESCISTI CON PIETRE VERDI

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
2003Nuclei/centri abitaticase sparsemedioNel 1989 una lettera del Vicesindaco riferiva del crollo di un'abitazione, dello smottamento di un edificio ausiliario e del lesionamento di altre case. (fonte 2282) A seguito di un sopralluogo condotto dalla Regione Piemonte veniva segnalata la presenza di lesioni su alcune case della frazione. (fonte 2278).
2002StradeprovincialemedioDanneggiata la S.P. N. 256 (Proeff: 405511). La strada provinciale alle spalle della frazione di Chiazale presenta in più punti vistose fratture e cedimenti (fonte 2278).
2004Opere di sistemazioneconsolidamento versantemedioUn muro di sostegno realizzato dal servizio OO PP di Cuneo per sostenere la parte meridionale della frazione si presenta parzialmente sottoscavato e potrebbe, in tempi relativamente brevi, presentare problemi di stabilità (fonte 2278).
287Opere di sistemazioneopere di protezionegraveUn tratto di scogliera realizzata per proteggere il piede della massa in frana dall'erosione di sponda ha ceduto alla spinta delle terre retrostanti ed è franata nell'alveo (fonte 2278).

Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana

Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0

Edifici coinvolti: 0 privati,

Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
4BELBBellinoChiazaleArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2019-09-17

Le misure inclinometriche sono effettuate dall'agosto 2001 (misura di origine), l'ultima misura effettuata è del giugno 2009.
I dati più significativi sono stati registrati dallo strumento I4BELB2 situato nella porzione centrale del corpo di frana che ha registrato un movimento alla profondità di 17 m con velocità media pari a 27 mm/y e dal I4BELB3 situato nel piede della frana che ha registrato alla profondità di 10,5 m una velocità di circa 28 mm/y. Entrambi gli strumenti sono stati tranciati dal fenomeno stesso in occasione dell'alluvione del 28-30 maggio 2008.

A partire da novembre 2006 (misura di origine) sono stati effettuati rilievi topografici con tecnica tradizionale, l'ultima misura effettuata risale ad ottobre 2015.
Sul fenomeno franoso sono presenti 11 postazioni topografiche.

Le misure finora effettuate hanno fornito i seguenti risultati cumulati (spostamento planimetrico/spostamento verticale, direzione):

Ctm1: 170mm/-6mm, ESE (esterno al perimetro di frana)
Ctm2: 177mm/81mm, ESE (esterno al perimetro di frana)
Ctm3: 177mm/14mm, ESE (esterno al perimetro di frana)
Ctm4: 1325mm/451mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona medio-bassa)
Ctm5: 1241mm/341mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona medio-bassa)
Ctm6: 1141mm/258mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona medio-bassa)
Ctm7: 1189mm/447mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona medio-bassa)
Ctm8: 169mm/8mm, ESE (interno al perimetro di frana, nel nucleo abitato)
Ctm9: 164mm/16mm, ESE (interno al perimetro di frana, nel nucleo abitato)
Ctm10: 201mm/23mm, ESE (esterno al perimetro di frana, su ammasso roccioso)
Ctm11: 208mm/48mm, ESE (esterno al perimetro di frana, su ammasso roccioso)

A partire dal 2016 il sistema di misura topografico è passato dalla tecnica tradizionale alla tecnica GPS con 5 capisaldi attivi. La misura di origine è stata effettuata a giugno 2016 e l'ultima misura di esercizio a settembre 2016.

Analizzando le risultanze delle letture topografiche si può evidenziare come il settore a monte dell'abitato di Chiazale e della strada provinciale sia quello soggetto a maggiori spostamenti (velocità medie comprese tra 12 e 15 cm/anno) mentre il centro abitato è interessato da spostamenti minori, con una velocità media di poco inferiore a 2 cm/anno mentre. Le zone limitrofe al perimetro di frana mostrano spostamenti con velocità medie di circa 2 cm/anno così come la parete rocciosa soggetta a crolli posta a monte di Chiazale.
Le misure GPS hanno evidenziato i seguenti sposramenti rispetto all'origine:
- caposaldo 1: nessuno spostamento significativo
- caposaldo 2: circa 26 cm verso ESE
- caposaldo 3: circa 30 cm verso E
- caposaldo 4: circa 43 cm verso ESE
- caposaldo 5: nessuno spostamento significativo

Secondo l'indagine SqueeSAR (relativa al periodo 2003-2009) i riflettori ricadenti nell'area in frana non registrano movimento; tale aspetto è quasi sicuramente dovuto ai movimenti marcati che caratterizzano il corpo di frana, non adeguati ad essere rilevati dalla tecnica interferometrica.


IDROGEOLOGIA

Descrizione: Il livello impermeabile di base locale è costituito dal substrato roccioso, caratterizzato da calcescisti aventi un grado di permeabilità secondaria per fratturazione molto basso, in relazione alla ridotta persistenza delle litoclasi e all'intasamento delle stesse da parte di minerali argillosi. La zona di ricarica diretta del corpo principale di frana si localizza soprattutto in corrispondenza del settore di coronamento e del ripiano morfologico sovrastante. La distribuzione della permeabilità nell'ammasso detritico costituente il corpo di frana risulta condizionata dalla presenza di una predominante matrice argilloso-limosa (derivante dalla componente micacea dei calcescisti) inglobante lo scheletro lapideo, attestatosi nel complesso entro valori medio-bassi, come evidenziato dalla diffusa presenza di zone di ristagno idrico superficiale, sia nel settore superiore, sia alle quote medio-inferiori (fonte 232541).

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE
Indagine PSInSAR/SqueeSAR, relaz. Sopralluogo, inclinometri, piezometri, relazione geologica, monitor. Topografico, prog. esecutivo/definitivo, perforaz. Geognostiche

INTERVENTI

Ripristino della scogliera, realizzazione di due briglie, opere di regimazione (Proeff: 405511).
Un progetto di sistemazione idrogeologica del 1988 prevedeva:
- la realizzazione di una scogliera lungo 100 metri al piede della frana, in sponda sinistra del Torrente Varaita;
- regolarizzazione del Torrente Varaita e messa in opera di 3 soglie;
- regolarizzazione del rio posto in prossimità dell'abitato di Chiazale;
- regimazione superficiale delle acque.
(fonte 2281)

Nel 2005 è stato predisposto un progetto per il consolidamento del movimento franoso che prevedeva la realizzazione di:
- trincee drenanti nel settore superiore della frana (tra le quote1850 m e 1750 m);
- drenaggi profondi attraverso microdreni nel settore medio-inferiore (a valle di quota 1750 m);
- soglie di fondo lungo il Torrente Varaita nel settore del piede del dissesto.
(fonte 232541)

Gruppo Tipo Realizzazione
Drenaggiocanalette superf.Realizzati
Sistemazioni idraulico-forestalibriglie o soglieRealizzati
Sistemazioni idraulico-forestalidifese di spondaRealizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
80447Fascicolo fotografico del fenomeno franoso di ChiazaleAndrea Lazzari
232541Interventi di consolidamento movimento franoso in località ChiazaleEdoardo Rabajoli, Massimo Tuberga2005
2278Relazione di sopralluogo su dissesto franoso presso la frazione Chiazale nel Comune di Bellino (CN).Carlo Troisi1993
2282Frana Borgata Chiazale Comune di Bellino1989
2281Sistemazione idrogeologica dell'argine sinistro del Varaita in prossimità dell'abitato di Borgata Chiazale in Comune di Bellino. Regione Piemonte - Settore Prevenzione del Rischio Geologico Metereologico e Sismico1988
2279Movimento franoso in frazione Chiazale del Comune di Bellino. Comune di Bellino1987
2280Comunità Montana Valle Varaita - segnalazione di dissesti nei Comuni di Frassino, Sampeyre, Bellino (CN).Enrico Gandino1987