SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-00099-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2017-10-10
Comune: Bellino
Località: Passo del Puntet/Pleyne

DESCRIZIONE GENERALE

L'abitato di Pleyne, posto sul versante sinisto idrografico 60 metri più in alto del Torrente Varaita, è situato sul piede di una grande frana il cui coronamento è localizzato in corrispondenza del Passo del Puntet, ad una quota superiore di oltre 1000 metri.
La parte inferiore del dissesto, sulla quale è posizionato l'abitato e che è attraversata dalla Strada Provinciale 105, è nota nei documenti d'archivio come "Frana di Pleyne"; si tratta del settore con maggiori evidenze di movimento dovute ad attivazioni entro materiali disaggregati appartenenti all'accumulo della frana principale, favorite dallo scalzamento al piede da parte del corso d'acqua principale.
Le notizie storiche relative agli ultimi 100 anni testimoniano di danni gravi alla parte orientale della frazione con distruzione di un'abitazione, ripetute lesioni ad edifici pubblici e privati, ad opere di consolidamento, alla viabilità, a terreni e colture.
Il movimento continua ad essere settorialmente e saltuariamente attivo; sono possibili attivazioni più estese e rapide per eventi idrometeorologici importanti.
Più in generale l'enorme massa franata, che raccoglie precipitazioni su una superficie superiore al chilometro quadrato, è lontana dall'aver raggiunto un qualche equilibrio anche parziale.
(fonte 30010)




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Monitoraggio, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 22 settembre 2017: sopralluogo all'interno della galleria Enel (cfr. cartografia e immagine 5)

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:225Fotogramma:5773
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:11AFotogramma:193
Volo:C.G.R.Strisciata:105Fotogramma:20


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: settembre 2019

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: Il fenomeno è da dividere in due parti: il movimento principale e una parte inferiore, corrispondente all'accumulo, caratterizzata da attivazioni locali.
Il movimento principale è riconducibile ad un antico colamento lento che ha demolito una costolatura laterale (C.ta Cumbal Bianc) del M. Pietralunga (2.731 m) sul versante sinistro del T. Varaita di Bellino; il fenomeno è stato sicuramente favorito dalla giacitura del substrato che si trova in una situazione di franapoggio rispetto all'andamento del versante.
Nella parte inferiore, nota come "Frana di Pleyne" e corrispondente alla parte distale dell'accumulo della frana principale, si verificano fenomeni per scorrimento rotazionale anche evolventi in colamenti, favoriti da assestamenti differenziali della massa sciolta e da erosioni del piede da parte del corso d'acqua.
Nella parte alta i movimenti sono generalmente molto lenti; nella parte bassa, invece, i movimenti sono suscettibili di accelerazioni a seguito di eventi piovosi che inducono un ulteriore carico idrico nella massa in frana e forme di grave erosione torrentizia al piede dell'accumulo.
(fonte 30010)


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale:

Fonti:


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, erosione fluviale base versante, materiale fratturato, orient. sfavorev. discont. prim.

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Il fenomeno, nella sua globalità, ha una lunghezza totale superiore ai 2 km su un dislivello di oltre 1000 m.
La zona di distacco, di forma allungata, va da 2.600 m fino a 1.800 m; ampie porzioni di roccia della scarpata principale sono in equilibrio precario. Il materiale franato impegna il vallone dai 2400 m di quota fino a circa 1750 m per un'ampiezza compresa tra i 250 e i 400 metri; più a valle, il materiale, non più delimitato da pareti rocciose, si è allargato, soprattutto in sinistra orografica, formando un lobo ampio circa 800 metri che si è appoggiato sull'alveo del Torrente Varaita deviandone il corso.
(fonte 30010)
Il 22 settembre 2017 è stato effettuato un sopralluogo all'interno della galleria Enel che indirizza parte dell'acqua del Torrente Varaita di Bellino all'interno del bacino di Castello nel comune di Pontechianale; l'opera, alta e larga indicativamente 2 metri e rivestita di malta idraulica (cfr. immagine 5), attraversa in profondità il settore inferiore della frana di Pleyne. Nel corso dell'ispezione si è accertato che, a partire dall'ingresso nei pressi della presa sul Torrente Varaita di Bellino, i primi 80 metri della galleria sono interessati da lesioni e fratture riconducibili alla dinamica gravitativa in atto; oltre l'opera si presenta in ottime condizioni statiche. Considerando che la galleria è debolmente inclinata verso il lago di Castello, si può ricavare che in questa zona la profondità del piano di scivolamento rispetto alla superficie è di circa 50 metri.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 2600
Quota unghia Qt (m): 1510
Lungh. orizz. Lo (m): 2170
Dislivello H (m): 1090
Pendenza (°): 26
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 180
Area totale A (m2): 1072479
Larghezza La (m): 660
Volume massa sp. (m3): 1400000
Profondità sup. sciv. Dr (m): 13.00
Esposizione: S


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: Il fenomeno interessa rocce della Formazione dei Calcescisti (Trias superiore - Cretaceo inferiore), in particolare calcescisti con intercalazioni locali di banchi calcarei, il tutto con giacitura a frananpoggio con inclinazione pari a quella del versante (30°-40°).
(fonte 30010)
I 3 sondaggi realizzati per l'allestimento delle postazioni inclinometriche, tutti profondi 40 metri, hanno evidenziato la presenza di frammenti e clasti eterometrici di calcescisti, spesso alterati e argillificati, che oltre i 22 metri (S1), i 20 metri (S2) e i 34 metri (S3) passano all'ammasso roccioso disarticolato.

Formazione Descrizione
CALCESCISTI CON PIETRE VERDI

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
288Opere di sistemazioneopere di protezionegrave19741974Danneggiate le opere di sostegno realizzate nel 1970. (fonte 30010)
91Nuclei/centri abitaticentro abitato minoregraveDelle case costituenti l'abitato di detta frazione le più minacciate sono quelle situate a levante del paese, delle quali quella segnata col n° di mappa 282 di propreità di Richard Margherita è crollata nel giugno u.s. ed estendendosi continuamente il movimento franoso, sono pure in pericolo le limitrofe case indicate coi numeri mappali 275 e 242. (fonte 2262) L'ubicazione è desunta dalle carte allegate alla relazione del Corpo Reale del Genio Civile (fonte 21968)
195StradeprovincialemedioNotasi un sensibile abbassamento del piano stradale della Comunale Bellino-Casteldelfino in corrispondenza delle case predette (quelle ubicate a levante della frazione). (fonte 2262) Tenendo conto delle carte allegate alla relazione del Corpo Reale del Genio Civile (fonte 21968), si può constatare che la strada comunale passava immediatamente a valle della frazione.

Tipo danno: diretto

Persone:

Edifici coinvolti: 1 privati, 2 pubblici.

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
4BELABellinoPleyneArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2019-09-17

La parte orientale inferiore del fenomeno franoso è stata interessata da un monitoraggio inclinometrico costituito da 3 strumenti lunghi ciascuno 40 metri e denominati S1, S2 e S3; le misure inclinometriche hanno preso avvio nel mese di luglio 1999 (misura di origine).
S1, dopo circa un anno e mezzo (aprile 2001, terza lettura di esercizio), è risultato non più misurabile oltre i 18/19 metri a causa dell'eccessiva deformazione del tubo (velocità media di 54,4 mm/y); una seconda superficie di movimento individuata a 9/10 metri di profondità ha subito un marcato movimento nel periodo compreso tra settembre 2000 e aprile 2001 e quindi ha comportato un'ulteriore interruzione del tubo registrata nel mese di novembre 2002 (ultima lettura di esercizio).
S2, misurato fino al mese di settembre 2013, non ha evidenziato superfici di movimento nette ma solo una serie di anomalie su tutta la lunghezza del tubo.
S3, dopo circa 2 anni (agosto 2001, quinta lettura di esercizio), è risultato non più misurabile oltre i 30/31 metri a causa dell'eccessiva deformazione del tubo (velocità media di 46,3 mm/y); l'ultima lettura di esercizio è stata effettuata nel mese di giugno del 2009, in seguito non è più stato possibile rintracciare lo strumento perché coperto da terreno.
Tenendo conto della stratigrafia rilevata per mezzo dei 3 sondaggi realizzati, delle risultanze del monitoraggio inclinometrico e delle osservazioni condotte all'interno della galleria Enel si può ipotizzare che la superficie principale di movimento della frana sia collocata più in profondità rispetto alla lunghezza degli inclinometri e che quindi i movimenti e le anomalie registrate all'interno degli strumenti rappresentino solo delle manifestazioni di movimento secondarie.

A partire da novembre 2006 (misura di origine) sono stati effettuati rilievi topografici con tecnica tradizionale, l'ultima misura effettuata risale ad ottobre 2015.
Sul fenomeno franoso sono presenti 14 postazioni topografiche.
Le misure effettuate hanno fornito i seguenti risultati cumulati (spostamento planimetrico/spostamento verticale, direzione):

Ctm3: 340mm/131mm, S (interno al perimetro di frana, in zona media)
Ctm4: 1250mm/595mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona medio-bassa)
Ctm5: 700mm/341mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona medio-bassa)
Ctm6: 350mm/200mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona medio-bassa)
Ctm8: 670mm/297mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona medio-bassa)
Ctm11: 125mm/84mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona medio-bassa)
Ctm12: 620mm/189mm, ESE (interno al perimetro di frana, in zona bassa)
Ctm13: 214mm/71mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona medio-bassa)
Ctm14: 319mm/125mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona bassa)
Ctm15: 318mm/84mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona bassa)
Ctm17: 110mm/62mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona bassa)
Ctm18: 110mm/45mm, SSE (interno al perimetro di frana, in zona bassa)
Ctm19: 80mm/60mm, SSO (esterno al perimetro di frana, su altra frana)
Ctm20: 239mm/81mm, S (esterno al perimetro di frana, su altra frana)

A partire dal 2016 il sistema di misura topografico è passato dalla tecnica tradizionale alla tecnica GPS con 6 capisaldi attivi (corrispondenti ad altrettanti capisaldi topografici esistenti). La misura di origine è stata effettuata a giugno 2016 e l'ultima misura di esercizio a settembre 2019.
Analizzando le risultanze delle letture topografiche tradizionali si può evidenziare come il settore a monte dell'abitato di Pleyne e della strada provinciale sia quello soggetto a maggiori spostamenti (velocità medie comprese tra 7 e 14 cm/anno); il centro abitato è interessato da spostamenti minori, con una velocità media dell'ordine di 4 cm/anno mentre il settore del piede della frana, situato ad est del centro abitato, è soggetto a spostamenti di minore entità, con velocità medie di poco superiori a 1 cm/anno.
Le misure GPS rispetto all'origine, hanno rilevato i seguenti spostamenti:
- caposaldo 1: circa 4 cm verso SE
- caposaldo 2: nessuno spostamento significativo
- caposaldo 3: circa 6 cm verso SE
- caposaldo 4: circa 14 cm verso SE
- caposaldo 5: circa 15 cm verso SE
- caposaldo 6: circa 7 cm verso S

I dati derivanti dall'analisi SqueeSAR evidenziano sia nel dataset ascendente che in quello discendente, per il periodo compreso tra il 2003 ed il 2009, una velocità di abbassamento lungo la direzione di vista del satellite dell'ordine di 4,5 mm/y.


IDROGEOLOGIA

Descrizione: Sono presenti numerose sorgive, alcune delle quali sono di origine lontana, alcune di esse assumono temporaneamente grandi portate in concomitanza dello scioglimento delle nevi. La parte superficiale dei calcescisti risulta alterata e facilmente, a seguito di abbondanti piogge, si satura d'acqua perdendo stabilità (Fonti: 2267).

Sorgenti: diffuse Falda: n.d. acque assenti: N
acque stagnanti: S ruscellamento diffuso: S ruscellamento concentrato: N

STATO DELLE CONOSCENZE
Indagine PSInSAR/SqueeSAR, relaz. Sopralluogo, inclinometri, piezometri, monitor. Topografico, perforaz. Geognostiche

INTERVENTI

1929-1930: drenaggi e captazioni sorgive a monte dell'abitato.
1968-1969: ripristini di viabilità e limitate opere di sostegno nel tratto sottostante l'ex Municipio, costruzione di due briglie nell'alveo sottostante il centro abitati.
(fonti 30010, 2266)

1997-1999: monitoraggio inclinometrico, piezometrico e GPS; realizzazione di cunette, trincee drenanti e dreni profondi.
(fonte 333100)

Gruppo Tipo Realizzazione
Drenaggiogallerie drenantiRealizzati
Drenaggiotrincee drenantiRealizzati
Sistemazioni idraulico-forestalibriglie o soglieRealizzati
SostegnomuriRealizzati
Drenaggiocanalette superf.Realizzati
Drenaggiodreni suborizz.Realizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
2276Rilevamenti e indagini sugli eventi calamitosi prodottisi o in corso di evoluzione nel territorio della Provincia (1949-1974) Regione Piemonte - Assessorato Viabilita` e Trasporti Porti e Navigazione Interna, Regione Piemonte - Assessorato Ai Lavori Pubblici
2264Scheda riepilogativa relativa alla frana di Pleyne
247442Progetto di ripristino del sistema di controllo del movimento franoso presso la frazione Pleyne nel Comune di Bellino (CN)Carlo Troisi, Raffaele Perrone2005
247428Progetto di ripristino del sistema di controllo del movimento franoso presso la frazione Pleyne nel Comune di Bellino (CN)Carlo Troisi, Raffaele Perrone2003
333100Progetto dei lavori di sistemazione e consolidamento della frana in località Pleyne nel Comune di BellinoCorrado Faletto, Andrea Gastaldi1999
2283Considerazioni circa gli interventi di sistemazione presso le località Castello di Pontechianale e Pleyne di Bellino (CN).Carlo Troisi1996
30010Atlante dei centri abitati instabili piemontesiManlio Ramasco, Fabio Luino, Gianfranco Susella1994
2266Sulla natura, cause ed entità dei dissesti franosi tuttora in atto negli abitati del Piemonte e studio dei provvedimenti tecnici da adottareCesare Castiglia, Dott. Ing. Aldo Mattei, Luigi Peretti1974
2275Studi geognostici da effettuarsi nell'ambito delle Provincie di Torino, Asti, Cuneo, Vercelli ed Alessandria. Ministero dei Lavori Pubblici - Direzione Generale Servizi Speciali1967
2267Relazione sulla visita compiuta il giorno 20 settembre 1928-VI° all'abitato di Pleynet (Comune di Bellino) minacciato da frana, in seguito a richiesta del Genio Civile di CuneoS. Franchi1928
2262Progetto di massima per la sistemazione della frana minacciante l'abitato della frazione Pleynet, capoluogo del Comune di Bellino Genio Civile di Cuneo1921
21968Progetto di massima per la sistemazione della frana minacciante l'abitato della frazione Pleynet, capoluogo del Comune di Bellino Regione Piemonte - Ufficio Genio Civile1921