SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-00319-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2016-07-06
Comune: Demonte
Località: Simunas

DESCRIZIONE GENERALE

Il 14 maggio 1998, a monte dell'abitato di Demonte, in sinistra idrografica del vallone solcato dal Torrente Cant che a partire dall'abitato di San Giacomo diviene Vallone dell'Arma, in conseguenza di un forte temporale, intorno alle ore 23.00 si è verificato il crollo di massi da una parete rocciosa.
Alcuni dei blocchi crollati si sono arrestati nel bosco alla base della parete; due massi invece, dopo aver percorso un tratto di versante, hanno investito gli edifici della località Simunas (denominata erroneamente Siviona sulla C.T.R.).
Il masso di maggiori dimensioni, dopo aver abbattuto un pino con diametro alla base di circa 30-40 cm, ha impattato sullo spigolo dell'edificio adibito ad abitazione e quindi ha sfondato il tetto di quello limitrofo di tipologia rurale.



METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 6 luglio 2016: sopralluogo conoscitivo, analisi degli interventi eseguiti.

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:23BFotogramma:304


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: crollo

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: luglio 2016

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: dato storico,

Descrizione: La frana si è sviluppata secondo un processo misto di crollo per scivolamento e di ribaltamento a causa della presenza di un sistema di fratturazione subverticale, con spaziatura dell'ordine di diverse decine di centimetri, che interessa l'ammasso roccioso.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale: Data compresa tra il 1998/05/14 e il 1998/05/14

Fonti: documenti storici,


CAUSE

Gelifrazione o crioclastismo, materiale fratturato, precipitaz. brevi ed intense

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

La parete rocciosa dalla quale si sono staccati i massi è alta circa 40 metri, i blocchi si sono originati circa a 20 metri di altezza. Il pendio che separa la parete dalle abitazioni presenta pendeze di circa 25°-35° ed è rivestito da una copertura boschiva a fusto medio-grande intervallata a prati.
I massi crollati sono stati 2: uno di circa 6 metri cubi (1,5x2x2 m) e l'altro di circa 1-2 metri cubi.
Lungo il pendio si sono spostati con un moto di saltazione, compiendo balzi di 10-15 metri di lunghezza.
Successivamente al crollo, erano osservabili nella zona di distacco un masso di alcuni metri cubi in posizione instabile e poco più a monte due massi potenzialmente mobilizzabili poiché isolati dall'ammasso roccioso.
(fonte 2741)


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 0
Quota unghia Qt (m): 0
Lungh. orizz. Lo (m): 0
Dislivello H (m): 0
Pendenza (°): 0
Testata: Parte bassa del versante - Unghia: Parte bassa del versante
Azimut movim. (°): 0
Area totale A (m2): 0
Larghezza La (m): 0
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: SE


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: La parete da cui si è verificato il crollo è formata da calcari grigi.
L'ammasso roccioso è caratterizzato da una evidente fratturazione subverticale e da un secondo sistema di fratture orientato circa a franapoggio. I sistemi citati isolano blocchi di forma tabulare
(fonte 2741)

Formazione Descrizione
ALTRO

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
2734Nuclei/centri abitaticase sparsegrave1998/05/141998/05/14Un primo masso di circa 6 metri cubi ha investito un edificio, adibito ad uso rurale, causando gravi danni al tetto e alla soletta interna; prima di colpire il tetto ha rimbalzato sull'edificio adiacente, adibito a civile abitazione, causando la scheggiatura del muro sia all'esterno sia all'interno. Un secondo masso di circa 1-2 metri cubi è passato tra due edifici causando danni alle ringhiere. (fonte 2741)

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore



IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE

INTERVENTI

A seguito del sopralluogo condotto dalla Regione Piemonte venivano consigliati i seguenti interventi:
- rimozione del blocco instabile;
- ispezione, pulizia e disgaggio della parete;
- legatura dei massi adiacenti alla zona di distacco;
- ordinanza cautelativa di sgombero delle abitazioni.
(fonte 2741)

A seguito del sopralluogo effettuato il 6 luglio 2016 e attraverso le informazioni acquisite dal proprietario degli edifici, si è appurato che a tergo della località è stata realizzata una rete paramassi con sviluppo lineare di 50 metri e che i blocchi potenzialmente instabili, sia sulla parete che ha originato il crollo sia nel bosco alla sua base, sono stati ancorati alle zone stabili mediante fittoni e cavi di acciaio.

Gruppo Tipo Realizzazione
Mitigazione dannievacuazionen.d.
Rinforzoimbracaturen.d.
Movimenti di terradisgaggion.d.


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
2741Caduta massi in loc. SimunasDaniele Drago1998