Si tratta di una frana di scivolamento ubicata al piede di un'estesa deformazione gravitativa di versante (scheda 004-00397-01).
La frana coinvolge più tratti della strada per il colle di Esischie, di proprietà del Demanio Militare, che in questo settore si innalza per circa 100 metri di quota mediante una serie di tornanti.
Nel corso del sopralluogo effettuato il 24 settembre 2013 si è constatata l'attivazione del piede del dissesto che ha causato il franamento nell'alveo del torrente del Vallone di Marmora del tratto più basso della strada e, verso monte, il cedimento/taglio della carreggiata in svariati tratti.

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 24 settembre 2013: rilievo speditivo degli effetti prodotti dall'attivazione della frana.
- 6 agosto 2014: rilievo di dettaglio degli elementi morfologici della frana e dei danni sulla strada.

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte	Strisciata:19A	Fotogramma:73
Volo:C.G.R.	Strisciata:18A	Fotogramma:11

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 6 agosto 2014

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,

Descrizione: Il fenomeno è inquadrabile come scivolamento rotazionale impostatosi al piede di una DGPV.
Sebbene la frana abbia una tendenza evolutiva costante ma lenta non si possono escludere a priori accelerazioni del fenomeno e anche parziali collassi che potrebbero rendere intrasintabile la strada e, al peggio, ostruire l'alveo del torrente del Vallone di Marmora con conseguenti problemi per le infrastrutture e borgate ubicate più a valle.

Attivazione principale:

Fonti:

La frana è caratterizzata da un netto coronamento di frana e da un fianco sinistro ben individuato, soprattutto nel settore medio-alto; 50 metri circa più in basso, ad una quota di 2000 metri, è presente una scarpata di frana secondaria del tutto simile a quella principale.
In occasione del sopralluogo effettuato il 6 agosto 2014, a ridosso delle due scarpate citate, si sono osservate piccole scarpate e tagli nella cotica erbosa di aspetto fresco, probabilmente collegabili con la pulsazione di attività che ha interessato la frana negli ultimi 1-2 ann.
Nel settore medio-basso, dove la strada taglia più volte il corpo di frana, i fianchi sinistro e destro del fenomeno sono resi evidenti dai cedimenti e scalini che interessano la carreggiata.
Nell'intorno del fenomeno, oltre ad essere presenti altre frane più o meno evolute (cfr. schede 004-60733-00, 004-00397-04), si riconoscono numerosi indizi morfologici di processi di dissesto gravitativo quali avvallamenti, contropendenze e rigonfiamenti che si inquadrano perfettamente nel contesto della DGPV che interessa a più ampia scala il versante; considerato questo quadro morfologico non si può escludere che la frana si possa ampliare sia lateralmente che verso monte.

Inquadramento geologico: Il substrato è costituito da litotipi appartenenti al Permo-Carbonifero Assiale; più frequentemente si rinvengono quarziti conglomeratiche biancastre o rosse, scisti quarzoso-sericitici violacei o verdastri, profiroidi.
(Carta Geologica d'Italia, Foglio 78-79)

Descrizione: