Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Crollo in massa sul versante sudoccidentale del rilievo denominato "Il Crest"; il piede dell'accumulo di frana, che ha raggiunto il fondo del Vallone di San Giovanni, si trova a circa 1500 metri rispetto alle prime case del concentrico di Limone Piemonte.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
I sopralluoghi sono stati effettuati da Arpa Piemonte - Dipartimento Geologia e Dissesto il:
- 18/10/2007
- 29/10/2009
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:30A | Fotogramma:90 |
Volo:C.G.R. | Strisciata:7A | Fotogramma:27 |
Tipo di movimento principale: crollo
Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso
Data ultima valutazione stato di attività: 29/10/2009
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno, dati da Satellite,
Descrizione: La frana si è sviluppata per crollo; allo stato attuale i movimenti più significativi sono relativi all'accumulo di frana che si sposta verso valle a causa dello scalzamento al piede da parte del rio del Vallone di San Giovanni.
Sostanziali evidenze di movimento dell'accumulo di frana sono emerse dall'analisi interferometrica realizzata mediante la tecnica PS; i dati si riferiscono al periodo di tempo compreso tra il 1992 e il 2001.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale:
Fonti:
Erosione fluviale base versante, materiale fratturato
A livello morfologico si individuano tre settori:
- falesia di testata (1848-1750 m s.l.m.): si tratta di una parete ad elevata inclinazione, alta circa 100 metri e larga circa 600 metri che costituisce il coronamento; il sopralluogo sul coronamento ha permesso di evidenziare grossi blocchi instabili e alcune fratture con apertura di circa 10 centimetri;
- accumulo di frana a grossi blocchi (1750-1550 m s.l.m.): il settore è caratterizzato da massi ciclopici, connotati da volumetrie che raggiungono i 100 metri cubi, e presenta scarsa vegetazione;
- accumulo di frana prevalentemente vegetato (1550-1250 m s.l.m.): in questa zona la vegetazione è dominante rispetto ai campi detrici; questi ultimi sono costituiti da massi con volume generalmente inferiore ai 10 metri cubi.
Quota corona Qc (m): 1848 |
Quota unghia Qt (m): 1250 |
Lungh. orizz. Lo (m): 960 |
Dislivello H (m): 598 |
Pendenza (°): 32 |
Testata: In cresta - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 210 |
Area totale A (m2): 423740 |
Larghezza La (m): 550 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: SW |
Formazione | Descrizione |
DOLOMIE DI SAN PETRO DEI MONTI | Calcari grigiastri dolomitici compatti e brecciati (Carta Geologica d'Italia, F. 91 Boves). |
QUARZITI DI PONTE DI NAVA | Quarziti bianche e verdicce, scisti quarzitici, scisti sericitici rossi e verdastri (Carta Geologica d'Italia, F. 91 Boves). |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
1608 | Corso d'acqua | Sbarramento parziale corso d'acqua | non valutabile |
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|
ID | Titolo | Autori | Anno |
---|