Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Il versante occidentale della collina di S. Lorenzo, in larga parte compreso nel territorio del comune di Mondovì e in misura minore in quello del comune di Monastero Vasco, deve la sua conformazione ad un movimento franoso difficilmente catalogabile in quanto a tipologia, ma comunque evidente sia per le caratteristiche geomorfologiche sia per i danni rilevabili sui manufatti; su questo ampio settore in dissesto si sovrappongono frane con caratteristiche più facilmente descrivibili.
Le zone che, per quanto si può rilevare mediante fotointerpretazione e direttamente sul terreno, appaiono più evolute dal punto di vista gravitativo sono nella parte nord, tra le località C. Curato e C. Sprit/Dogliatti, e nella parte meridionale, a cavallo tra i due comuni, dove si trovano le località di C. Perotti, C. Vacchetta, C. Sibilla e C. Saccone.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:
27 ottobre 2009 - Sopralluogo mirato alla scelta dei punti da monitorare mediante sistema GPS.
24 febbraio 2011 - Sopralluogo in occasione dell'esecuzione dei sondaggi volti all'installazione di inclinometri e piezometri.
25 febbraio e 1 marzo 2019 - rilievo degli elementi morfologici principali e dei danni mediante GPS.
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:21C | Fotogramma:291 |
Volo:C.G.R. | Strisciata:16D | Fotogramma:1 |
Volo:Volo GAI | Strisciata:51 | Fotogramma:1146 |
Tipo di movimento principale: Complesso
Stato attività: Quiescente
Data ultima valutazione stato di attività: febbraio 2019
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,
Descrizione: Il meccanismo di movimento non è chiaro: sulla base delle caratteristiche morfologiche del versante e tenendo conto che le frane che si sovrappongono a tale fenomeno sono essenzialmente degli scivolamenti evolventi in colamenti lenti si può ipotizzare che l'intero versante abbia subito un'analoga evoluzione, probabilmente non per effetto di un fenomeno unico ma piuttosto in risposta ad una serie di episodi franosi coalescenti.
Relativamente alle infrastrutture ed opere localizzate su questo versante si rileva la deformazione della strada che scorre alla base della collina e la presenza di lesioni in alcuni degli edifici presenti.
Tuttavia, in assenza di dati più completi che potranno emergere dal monitoraggio in corso, si può considerare il fenomeno franoso in uno stato quiescente di attività.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale:
Fonti:
Materiale debole, fusione rapida di neve/ghiaccio, erosione fluviale base versante, orient. sfavorev. discont. prim.
Le caratteristiche geomorfologiche del versante sono quelle tipiche conseguenti ad un'evoluzione per frana: cambi di pendenza netti nelle zone sommitali corrispondenti a scarpate principali e secondarie; ondulazioni, gibbosità e contropendenze nella parte mediana e inferiore dovute alla messa in posto degli accumuli; un reticolo idrografico poco sviluppato caratterizzato da aste prevalentemente rettilinee e non gerarchizzate; ristagni idrici.
Quota corona Qc (m): 600 |
Quota unghia Qt (m): 430 |
Lungh. orizz. Lo (m): 850 |
Dislivello H (m): 170 |
Pendenza (°): 11 |
Testata: In cresta - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 280 |
Area totale A (m2): 1869291 |
Larghezza La (m): 2500 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: W |
Inquadramento geologico: Le indagini geognostiche effettuate per la realizzazione di piezometri e inclinometri, spinte fino a 15 metri di profondità, hanno permesso di ricostruire l'assetto stratigrafico che è risultato essere leggermente differente se si considera la parte alta e quella intermedia del versante.
Nei pressi della C. Vacchetta e a monte di questa, a partire dal piano campagna, la situazione semplificata è la seguente:
da 0 a 4/5 m: limo argilloso-sabbioso
da 4/5 a 7 m: ghiaia con sabbia e limo
oltre 7 m: siltite argillosa e/o argilla marnosa
Nei pressi della C. Perotti, a partire dal piano campagna, la situazione semplificata è la seguente:
da 0 a 7.5 m: limo argilloso sabbioso
da 7.5 a 9.5 m: sabbia debolmente limosa
da 9.5 a 11.5 m: clasti e frammenti di arenaria con sabbia siltosa
oltre 11.5 m: siltite argillosa e/o argilla marnosa
Formazione | Descrizione |
FORMAZIONE DI MURAZZANO | Secondo la cartografia ufficiale si tratta di marne e arenarie, qua e la fossilifere; con conglomerati nel Monregalese (Miocene inferiore, Elveziano). |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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2887 | Nuclei/centri abitati | case sparse | non valutabile | |||
2886 | Nuclei/centri abitati | case sparse | non valutabile |
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|---|---|---|
4MDVA | Mondovì | San Lorenzo | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2019-12-10
Il settore meridionale del versante occidentale della collina di S. Lorenzo è monitorato con tecniche differenti vale a dire una rete di punti GPS, costituiti da 7 capisaldi in frana e 3 capisaldi esterni di riferimento, da 3 inclinometri e da 3 piezometri; i monitoraggi GPS e inclinometrico sono espletati da Arpa Piemonte mentre l'indagine piezometrica, inizialmente effettuata dal Politecnico di Torino, attualmente è legata ad un solo piezometro automatico, accoppiato ad un pluviometro installati nei pressi della C. Perotti.
Due coppie inclinometro/piezometro (I2/P2 e I3/P3) e due capisaldi GPS (G6 e G7) sono ubicati all'interno della frana descritta nella scheda 004-01288-06, il resto della strumentazione (I1/P1 e i capisaldi G1, G2, G3, G4 e G5) è collocato nella parte centro-sommitale del fenomeno censito in questa scheda. A settembre 2016 il sistema è stato integrato con 4 nuovi punti di misura (G8, G9, G10, G11) ubicati nella parte centro-settentrionale del versante.
La misura inclinometrica di origine risale a giugno 2012 mentre il rilievo GPS di riferimento risale a dicembre 2012 e a settembre 2016 per gli ultimi capisaldi predisposti, l'ultima lettura di esercizio è stata effettuata nel mese di dicembre 2019 per gli inclinometri e per i capisaldi GPS.
Le misure tardo primaverili del 2015 hanno evidenziato per la prima volta un movimento di circa 5 mm di entità alla profondità di 4 m lungo l'inclinometro I1 e spostamenti superficiali dei capisaldi G1 (10 mm), G2 (25.5 mm), G4 (29 mm) e G7 (67.5 mm); le misure di dicembre 2019 hanno evidenziato incrementi di movimento per i capisaldi GPS G2 e G9 e per l'inclinometro S1.
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|
ID | Titolo | Autori | Anno |
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243944 | Piano Regolatore Generale del Comune di Mondovi` |