SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-20072-01

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2016-10-19
Comune: Cortemilia
Località: C. Castella

DESCRIZIONE GENERALE

Una vasta area del versante posto in destra idrografica del Fiume Bormida di Millesimo che fronteggia il nucleo storico di Cortemilia è interessata da una frana di tipologia planare.
Il fenomeno è connotato da numerosi elementi morfologici tipici di questi processi come scarpate, rigonfiamenti, depressioni allungate, paleozolle che si sono sviluppati in un periodo di tempo non precisabile in seguito a collassi parziali e ripetuti.
In termini storici la riattivazione nota più significativa (cfr. scheda Sifrap 0042007203) è quella che si verificò nei primi mesi del 1972 (non è noto se in occasione dell'evento meteorico del 18-21 febbraio o di quello del 9-14 marzo) quando la zona inferiore del versante, compresa tra il Fiume Bormida e la quota 370 m s.l.m., si mosse causando danni gravi alla viabilità, ai terreni e ad almeno un'abitazione.




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 19 novembre 2008 - Sopralluogo conoscitivo
- 21 maggio 2013 - Sopralluogo effettuato con Amministrazione Comunale; censimento della strumentazione di monitoraggio esistente
- 18 ottobre 2016: rilievo mediante GPS dei principali elementi morfologici

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:12CFotogramma:101
Volo:C.G.R.Strisciata:25EFotogramma:14
Volo:Volo GAIStrisciata:48Fotogramma:1234


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: marzo 2020

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: Si tratta di una frana geometricamente complessa, che presenta più scarpate di distacco e probabilmente diverse superfici di movimento; tale configurazione consente il libero movimento delle placche rocciose in diversi punti del versante.
Le modalità di evoluzione della frana sono difficilmente prevedibili in quanto tale tipo di fenomeno evolve tramite collassi successivi separati da fasi preparatorie la cui durata può raggiungere le decine di anni.
Complessivamente il fenomeno è in uno stato quiescente di attività, ma la sua parte medio-inferiore centrale, corrispondente alla zona ascritta al movimento del 1972 (cfr. scheda Sifrap 0042007203), è in lento spostamento verso valle come confermano i dati strumentali di monitoraggio.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale: Data compresa tra il 1972/02/19 e il 1972/03/13

Fonti: documenti storici,


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, orient. sfavorev. discont. prim.

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Il settore in frana si caratterizza per la presenza di numerose scarpate secondarie, diffuse soprattutto nella parte medio-alta, che determinano una tipica morfologia a scalini; altri elementi morfologici determinati dal movimento franoso sono rappresentati da trincee aperte (la più significativa è ubicata a valle di C. Castella), da paleozolle, da depressioni allungate e da una generale ondulazione e rigonfiamento dei terreni, evidente soprattutto nella parte bassa del versante.
In occasione del sopralluogo effettuato il 21 maggio 2013, un abitante della zona ha riferito che, in prossimità di C. Ceretto, in data non precisata, si aprì un buco all'interno di un noccioleto; analoga considerazione è stata espressa da un altro residente a proposito della zona boscata posta a sudest della località C. Verra.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 590
Quota unghia Qt (m): 250
Lungh. orizz. Lo (m): 1300
Dislivello H (m): 340
Pendenza (°): 14
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 330
Area totale A (m2): 798292
Larghezza La (m): 750
Volume massa sp. (m3):
Profondità sup. sciv. Dr (m):
Esposizione: NW


GEOLOGIA
Formazione Descrizione
FORMAZIONE DI CASSINASCOSabbia grigio-giallastra in strati e banchi da 10 a 150 cm; si alternano arenarie grigie in strati medio-sottili e marne-marne argillose grigio-gialline, nettamente subordinate, in livelli solitamente sui 10-20 cm.

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
4CRTACortemiliaCastellaArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2020-02-20

Il monitoraggio del settore medio-inferiore del fenomeno è affidato ad una rete inclinometrica costituita in origine da 6 strumenti denominati S1, S2, S5, S7, S8, S10.
La misura di origine risale al mese di luglio 1999 per S1, S2, S5, S7 e al mese di aprile 2009 per S8, S10; l'ultima misura di esercizio è stata effettuata nel mese di febbraio 2020 per S1, S5, S7, S10 e, a causa di interruzione per eccessiva deformazione, nel mese di agosto 2014 per S2 e nel mese di luglio 2015 per S8.
Gli strumenti S1, S5, S7 e S10 non hanno mai evidenziato deformazioni al contrario di S2 e S8, entrambi tagliati in modo netto dal movimento franoso intorno alla profondità di 10 metri rispetto al piano campagna.
Lo strumento S2 è attrezzato dal mese di giugno 2009, alle profondità di 5 e 10 m, con sonde fisse automatizzate. La sonda posizionata a 5 metri di profondità non registra spostamenti, al contrario quella posizionata a 10 metri registra sensibili accelerazioni del movimento che si verificano in occasione di periodi particolarmente piovosi o a seguito del disgelo nevoso. Nel periodo di attività di tale strumentazione gli incrementi di movimento più significativi si sono verificati nei periodi tardo invernali/primaverili di tutti gli anni con spostamenti complessivi più importanti nel 2011 e nel 2013.
Nell'ambito della razionalizzazione della rete Rercomf è stato realizzato nell'ottobre 2017 un nuovo inclinometro (I4CRTA6 - S2bis) in prossimità dell'S2, eccessivamente deformato. In data 21/03/2018 la sonda inclinometrica fissa è stata spostata dalla verticale S2 alla nuova S2bis, alla profondità di 8 m. A seguito degli eventi meteopluviometrici del periodo 31/10/2018 - 6/11/2018, è stata registrata una sensibile accelerazione, con uno spostamento assoluto di circa 2 mm; dopo una fase di stabilità, una ulteriore accelerazione di circa 3 mm è stata registata nel periodo 14 novembre - 7 dicembre 2019. Successivamente il movimento non ha manifestato incrementi.

L'indagine PSInSAR (periodo di riferimento 1992-2001) mostra che il fenomeno è caratterizzato da una maggiore attività nella sua porzione basale, in cui i riflettori hanno registrato un allontanamento lungo la LOS con una velocità media dell'ordine di 3 mm/y.
L'indagine SqueeSAR (relativa al periodo 2003-2009) non registra movimenti significativi.


IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE
Indagine PSInSAR/SqueeSAR, inclinometri, piezometri, perforaz. Geognostiche

INTERVENTI

Nel corso degli anni alcune zone del versante sono state oggetto di interventi di drenaggio realizzati mediante la posa di trincee drenanti (cfr. immagine 0042007201014); tenendo conto delle fotoaeree e delle ortofoto a disposizione, che coprono un periodo di tempo che va dal 1980 fino 2012, si può affermare che si tratta di opere realizzate in prevalenza tra la fine degli anni '90 e il 2012 e solo in un caso prima del 1994, su appezzamenti successivamente utilizzati per pratiche colturali specifiche (soprattutto noccioleti);
Il documento riportato tra le fonti con codice 2678 riporta che a seguito dell'evento alluvionale del 1968 (o più probabilmente del 1972), negli anni 1975/76, il Comune fece realizzare alcune trincee drenanti con diposizione a lisca di pesce, nella parte alta del versante, nella fascia altimetrica compresa tra i 350 e i 370 m s.l.m.; tuttavia non si è rinvenuta alcuna evidenza di tali opere.
A seguito dell'evento alluvionale del novembre 1994, l'edificio della località C. Cazzulo lesionato dal fenomeno franoso fu abbattuto.
Il proprietario dela villetta posta a est di C. Cazzulo, in corrispondenza del tornante della strada comunale, realizzò alcuni interventi di sistemazione (drenaggi e palificazioni) tramite fondi messi a disposizione della Prefettura. (fonte 2678)

Gruppo Tipo Realizzazione
Mitigazione dannidemolizioniRealizzati
Drenaggiotrincee drenantiRealizzati
SostegnopaliRealizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
251876Rapporto dell`evento meteopluviometrico del 12 e 16 marzo 2011 Arpa Piemonte2011
332634Sopralluogo su fenomeno franoso in località Castella, comune di Cortemilia (CN)Carlo Troisi2003
241251Progetto CARG - Carta dei Processi di Instabilita` conseguenti l`evento del 3-6 novembre 1994 - 1:50.000 - Fogli nn. 193 (Alba), 210 (Fossano), 211 (Dego) Arpa Piemonte, Servizio Geologico d`Italia2003
332627Studio preliminare per il completamento della sistemazione del movimento franoso in località CastellaMonica Garello, Piercarlo Boasso, Claudio Fresia2000
186692Situazione dissesto in localita` Castella a seguito evento alluvionale 13/16.10.2000 - Sopralluogo del 24.10.2000Marina Zerbato2000
2678Relazione di sopralluogo nel Comune di Cortemilia (CN)Carlo Troisi1996
332631Dissesto idrogeologico in località CastellaAlberto Dressino1996
2679Sopralluogo effettuato in data 15.11.1994Giovanni Menzio1994
2677Sopralluogo effettuato in data 9.11.1994Italo Colombo, Giovanni C. Ghione1994
16791Eventi alluvionali e frane nel bacino della Bormida. Studio retrospettivoDomenico Tropeano1989
304751Eventi alluvionali e frane nell'Italia Settentrionale - Periodo 1972-1974 CNR1983
2675Segnalazione danni per frana in zona "Castella" Corpo Forestale dello Stato1977