Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Un'esteso settore di versante in destra idrografica del Torrente Belbo, in gran parte compreso nel territorio del comune di Cravanzana e solo marginalmente in quello di Bosia, è stato interessato in epoca antica, sicuramente antecedente all'edificazione dell'abitato principale di Cravanzana, da una frana traslativa di dimensioni ciclopiche.
L'abitato di Cravanzana è stato costruito proprio su una delle zolle frutto del fenomeno di spostamento verso valle dei terreni.
La frana, caso piuttosto raro per questo tipo di fenomeni, coinvolse la linea spartiacque tra i bacini del Belbo e del Bormida che venne quindi modificata e spostata verso nordovest.
Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale
Stato attività: Quiescente
Data ultima valutazione stato di attività: 1996
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: dato storico,
Descrizione: Si tratta di un fenomeno franoso planare di proporzioni ciclopiche, di età non nota, che coinvolse il versante sul quale è edificato attualmente l'abitato di Cravanzana.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
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Attivazione principale:
Fonti:
Orient. sfavorev. discont. prim.
Le dimensioni del processo di scivolamento planare di Cravanzana sono veramente notevoli: un gigantesco pacco di strati dello spessore non inferiore ai 45 metri si mosse per una larghezza di oltre 2 chilometri ed una lunghezza di almeno 700 metri.
Il movimento si manifestò a danno dello spartiacque Belbo-Bormida nel tratto compreso tra il Bric Rodin e il Bric del Cucco; la porzione dislocata si spostò fino alla posizione attuale scoprendo un vasto piano di scivolamento di forma triangolare con il lato minore coincidente con la base della scarpata laterale sinistra.
In definitiva si mossero alcune decine di milioni di metri cubi e la relativa organizzazione e compattezza che tuttora l'insieme mostra fa presumere che il movimento si sia attivato in un'unica fase piuttosto che per settori e in fasi ripetute e prolungate nel tempo.
E' pur vero che più in dettaglio sono facilmente riconoscibili almeno 8-10 grosse zolle, sulla più meridionale delle quali fu poi edificato nel tempo il centro abitato capoluogo, a volte separate da vere e proprie trincee lunghe fino a 400 metri e larghe da alcuni metri ad alcune decine di metri.
(fonte 16938)
Quota corona Qc (m): 0 |
Quota unghia Qt (m): 0 |
Lungh. orizz. Lo (m): 0 |
Dislivello H (m): 0 |
Pendenza (°): 0 |
Testata: In cresta - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 0 |
Area totale A (m2): 0 |
Larghezza La (m): 0 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: NW |
Formazione | Descrizione |
FORMAZIONE DI CASSINASCO | Sabbia grigio-giallastra alternata a arenarie grigie e marne argillose grigio-gialline. (SERRAVALLIANO-LANGHIANO). (Carta Geologica d'Italia in scala 1:100.000, foglio 81 "Ceva" |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
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Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
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Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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241251 | Progetto CARG - Carta dei Processi di Instabilita` conseguenti l`evento del 3-6 novembre 1994 - 1:50.000 - Fogli nn. 193 (Alba), 210 (Fossano), 211 (Dego) | Arpa Piemonte, Servizio Geologico d`Italia | 2003 |
16938 | Segnalazione di un antico e potente fenomeno di movimento in massa per scivolamento planare in comune di Cravanzana nell`area delle Langhe Piemontesi | Gianfranco Susella | 1996 |