SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-20193-32

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2014-04-16
Comune: Cravanzana
Località: C.se Baratta

DESCRIZIONE GENERALE

La frana è di tipo complesso e si evolve nella parte più superficiale di un fenomeno vasto e profondo riconducibile ad un movimento di tipo traslazionale che interessa gran parte del versante. Secondo testimonianze orali, in particolar modo quella del sindaco di Cravanzana all'epoca dell'accaduto (Giuseppe Fontana), la frana si innescò nei primi mesi del 1972 (non è noto se in occasione dell'evento meteorico del 18-21 febbraio o di quello del 9-14 marzo) e il movimento determinò danni alla viabilità e ad alcune abitazioni. Sempre tenendo conto dei racconti orali del Sig. Giuseppe Fontana, l'origine del dissesto è da ricercare nell'evoluzionene antropica e naturale che hanno subito i luoghi almeno nell'ultimo secolo. Nella località era presente un reticolo idrografico embrionale; a seguito della costruzione dell'attuale strada provinciale, avvenuta verosimilmente agli inizi del 1900, si formò verso monte un piccolo invaso alimentato dalle acque ruscellanti, profondo circa 4-5 metri, che era utilizzato per abbeverare il bestiame (la località era nota come "Pescaia"). Successivamente il piccolo bacino subì un processo naturale di colmamento ed interramento in conseguenza dell'apporto continuo di materiale trasportato dalle acque ruscellanti; determinanti in questo senso furono le ripetute alluvioni che si verificarono negli anni '40 e '50 le quali portarono al definitivo riempimento del laghetto. Nel febbraio del 1972, in conseguenza di forti precipitazioni e di un inverno particolarmente piovoso, il terrreno presente a monte della strada, in assenza di drenaggi sotto la strada provinciale, si saturò innescando il franamento; nel tentativo di arrestare i movimenti la strada provinciale venne tagliata mediante una pala meccanica per favorire il deflusso delle acque. L'evoluzione della frana comportò, oltre all'asportazione di un tratto della strada provinciale, anche la distruzione di un edifcio ubicato nel settore meridionale della borgata Case Baratta, in prossimità del fianco destro del fenomeno, e la lesione di alcune altre costruzioni poste nelle immediate vicinanze.




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio, Segnalazione

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 1994 - Regione PiemonteStrisciata:47Fotogramma:6146
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:13DFotogramma:566
Volo:Regione Piemonte CTRStrisciata:7/1Fotogramma:644
Volo:Volo GAIStrisciata:49Fotogramma:4045
Volo:Volo LangheStrisciata:4Fotogramma:9821


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: Complesso

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: luglio 2019

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: La frana è di tipo complesso e si evolve nella parte più superficiale di un fenomeno vasto e profondo riconducibile ad un movimento di tipo traslazionale che interessa gran parte del versante.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione
11960/12attendibile
11972attendibileNon è noto se la frana si sia verificata in occasione dell'evento meteorico del 18-21 febbraio o di quello del 9-14 marzo.

Attivazione principale: Data compresa tra il 1972/02/19 e il 1972/03/13

Fonti: Giornali, pubblicazioni, testimonianze, audiovisivi, archivi, cartografia, foto aeree, documenti storici, lichienometria, dendrocronologia, radiocarbonio, altro,


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, imbibizione/disseccamento, materiale collassabile

SEGNI PRECURSORI

Fenditure, fratture, lesioni dei manufatti


GEOMORFOLOGIA

Frana che si sviluppa su un versante collinare soggetto a scivolamenti traslativi diffusi talora anche di dimensioni notevoli e coinvolgenti, come verosimilmente in questo caso, vaste porzioni del versante stesso. Sono infatti riconoscibili nei settori limitrofi al corpo di frana elementi morfologici riconducibili ad un movimento gravitativo a scala di versante (scarpate, contropendenze, depressioni allungate e chiuse, ondulazioni ed indizi di movimento, superfici planari riconducibili a piani di scivolamento lungo strato, ecc..). Nello specifico, nella sola porzione di versante limitata alla frana della scheda, la morfologia è stata in gran parte rimodellata dall'attività antropica, in conseguenza soprattutto di attività agricole legate alla coltivazione del nocciolo (per la quale, oltre all'attività di piantumazione e raccolta, sono necessari interventi di riprofilatura del versante e drenaggio delle acque di riscellamento). La frana interrompe un'incisione di un rio che ha carattere embrionale nella parte alta del versante in corrispondenza della nicchia della frana e invece più evoluta ed incisa in corrispondenza dell'unghia.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 670
Quota unghia Qt (m): 640
Lungh. orizz. Lo (m): 192
Dislivello H (m): 30
Pendenza (°): 10
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte alta del versante
Azimut movim. (°): 295
Area totale A (m2): 12674
Larghezza La (m): 72
Volume massa sp. (m3):
Profondità sup. sciv. Dr (m):
Esposizione: NW


GEOLOGIA
Formazione Descrizione
FORMAZIONE DI CASSINASCO(da legenda Foglio DEGO CARG 1:50.000) - Arenarie di varia granulometria, con gradazione normale seguita a volte da laminazione parallela, localmente di aspetto massivo, in strati da dm a m, con subordinate intercalazioni di peliti da cm a dm; rapporto arenaria/pelite nettamente superiore a 1. Queste litofacies rappresentano l'aspetto più tipico della Formazione di Cassinasco. Lo spessore massimo è 1300 m. Alla base è presente un intervallo di aspetto caotico, spesso fino a 13 m, con massa di fondo pelitica contenente ciottoli del substrato precenozoico e blocchi di arenarie di dimensioni fino a 5-6 m. La Formazione di Cassinasco è stata deposta prevalentemente da flussi ad elevata densità, con caratteristiche ed origini varie (correnti di torbidità).

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
1954Nuclei/centri abitatigruppo di case/nucleo ruralegrave1972/02/191972/03/13L'evoluzione della frana determinò gravi lesioni strutturali ad un fabbricato costruito/ristrutturato negli anni immediatamente precedenti. I due bassi fabbricati, utilizzati per il ricovero di materiali, ubicati subito a sudovest della casa, esistenti ancora oggi, subirono un marcato ribassamento e una lieve deformazione. Negli anni immediatamente successivi all'accaduto la casa fu abbattuta.
1955Stradeprovincialenon valutabile1972/02/191972/03/13

Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana

Persone: morti: Sferiti Sevacuati 4a rischio 0

Edifici coinvolti: 1 privati,

Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
4CRVACravanzanaBarattaArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2019-07-10

La frana ed i settori circostanti sono monitorati dalla struttura complessa Geologia e Dissesto di Arpa Piemonte mediante un sistema composto da 8 inclinometri e 3 piezometri. Nessuno dei tubi evidenzia deformazioni significative. Tutte le verticali inclinometriche manifestano però delle leggere anomalie, variamente distribuite, la cui entità (pochi mm al massimo) non sono ascrivibili a movimenti nell’ambito delle profondità investigate ma potrebbero essere compatibili con deboli dislocazioni più profonde. Tale elemento è in accordo con le risultanze delle indagini interferometriche, che sembrano indicare movimenti lenti e diffusi di tutto il settore di versante.
In occasione delle ultime misure (luglio 2019), non si sono registrati incrementi particolarmente significativi.

L’indagine interferometrica PSInSAR-ERS ha individuato una serie di PS collocati essenzialmente in corrispondenza di edifici. Per quanto riguarda la località Baratta non sono presenti PS nei corpi di frana sopra descritti, mentre sono ben rappresentati in corrispondenza degli edifici dei nuclei edificati, ubicati ai margini dei movimenti gravitativi principali. I risultati in questa località indicano un generale allontanamento del “bersaglio” dal satellite dell’ordine di alcuni millimetri all’anno. E' inoltre stata individuata un’ “area anomala” interpretabile come indizio dell’esistenza di un fenomeno franoso. È ipotizzabile che tali movimenti siano verosimilmente riconducibili al fenomeno di instabilità generale di grosse dimensioni che interessa gran parte del versante (004-20193-01).


IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: n.d. Falda: n.d. acque assenti: N
acque stagnanti: S ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: N

STATO DELLE CONOSCENZE
Indagine PSInSAR/SqueeSAR, relaz. Sopralluogo, inclinometri, piezometri, prog. esecutivo/definitivo, perforaz. Geognostiche

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione
Drenaggiocanalette superf.Realizzati
Drenaggiotrincee drenantiRealizzati
Sistemazioni idraulico-forestalibriglie o soglieNon realizzati
Sistemazioni idraulico-forestalidifese di spondaNon realizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
242721PERIMETRAZIONE DELLE AREE A RISCHIO IDROGEOLOGICO MOLTO ELEVATO COMUNE DI CRAVANZANA Autorita` di Bacino del Po
244459Progetto CARG - Carta Geologica d`Italia alla scala 1:50.000 - Foglio n. 211 (Dego)Dario Fontan, Universita` di Torino - Dipartimento di Scienze della Terra, Pierfranco Sorzana, Arpa Piemonte - Centro per Le Ricerche Territoriali e Geologiche, CNR-IGG, Universita` di Milano - Dipartimento di Scienze della Terra - Ardito Desio
185826Progetto CARG - Carta della pericolosita` dei versanti Dego: frane per mobilizzazione della coltre superficiale - 1:50.000 - Foglio nn. 211 (Dego) Arpa Piemonte
329223Area RME 84-038-PI-CN e 85-038-PI-CN Cravanzana Case BarattaCarlo Troisi, Ermes Fusetti, Nicoletta Negro, Daniele Bormioli2010
244196Comune di Cravanzana (CN), progetto di sistemazione e risanamento della frana in Localita` Baratta, progetto esecutivoCarlino Belloni, Luigi Ferro2008
185829Progetto CARG - Carta della pericolosità dei versanti Dego: frane per scivolamento planare - 1:50.000 - Foglio n. 211 (Dego) Arpa Piemonte2006
241251Progetto CARG - Carta dei Processi di Instabilita` conseguenti l`evento del 3-6 novembre 1994 - 1:50.000 - Fogli nn. 193 (Alba), 210 (Fossano), 211 (Dego) Arpa Piemonte, Servizio Geologico d`Italia2003
244156Comune di Cravanzana (CN), variante strutturale n. 3 al PRGC, tavola 3, Carta di sintesi della pericolosita` geomorfologica e dell`idoneita` all`utilizzazione urbanisticaOrlando Costagli2003
244153Comune di Cravanzana (CN), variante strutturale n. 3 al PRGC, tavola 2, Carta geomorfologica, dei dissesti della dinamica fluviale e del reticolo idrografico minoreOrlando Costagli2002
3213INTERREG IIC - Raccolta e organizzazione di dati territoriali valutazione di pericolosita` e rischio da fenomeni naturali e predisposizione di piani comunali di protezione civile Italcopo, Risorse Idriche, Aquater2001
2721CEDIMENTI DEL TERRENO DI RIPORT OCOINVOLGONO UN EDIFICIO ADIBITO A CIVILE ABITAZIONE Regione Piemonte - Settore Geologico1994
304751Eventi alluvionali e frane nell'Italia Settentrionale - Periodo 1972-1974 CNR1983
11950DECINE DI CASE ABBANDONATE SULLE COLLINE CHE SMOTTANO1972
2299MOVIMENTI FRANOSI IN PROVINCIA DI CUNEO Ministero del Lavori Pubblici - Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche per Il Piemonte.1972
2720FENOMENO FRANOSO DANNEGGIA EDIFICIO RURALE1961