Nel corso dell'evento alluvionale del novembre 1994 il settore di versante individuabile a nord del concentrico è stato interessato da una frana planare in parte evoluta.
Il dissesto ha prodotto varie interruzioni della viabilità interpoderale e danni all'impianto sportivo in fase di costruzione (fonte 330206).
Sussiste il potenziale rischio di una riattivazione del processo gravitativo e la concretà possibilità che la porzione di versante a monte del limite superiore di frana si riattivi in forma evoluta, coinvolgendo i sovrastanti fabbricati del concentrico di Albaretto della Torre (fonte 330206).

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 10 dicembre 2014: rilievo fotografico e esame della strumentazione di monitoraggio.

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 1994 - Regione Piemonte

Strisciata:46A

Fotogramma:5200

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: febbraio 2020

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: La frana planare si caratterizza per una zona centrale maggiormente evoluta rispetto ai settori di monte e di valle.

Attivazione principale: Data compresa tra il 1994/11/05 e il 1994/11/06

Fonti: Giornali, pubblicazioni, testimonianze, audiovisivi, archivi, cartografia, foto aeree, documenti storici, lichienometria, dendrocronologia, radiocarbonio, altro,

La perimetrazione della frana, realizzata attraverso uno studio fotointerpretativo, è del tutto simile a quella contenuta nel censimento realizzato dalla Regione Piemonte e riportato sulla carta "Gli scivolamenti planari nel territorio delle Langhe Piemontesi attivati durante l'evento del 4-6 novembre 1994" (cfr fonte 304951, foglio 211010).
Il settore di monte della frana è caratterizzato da una serie di fratture di trazione ad andamento lineare, il settore di valle da vistosi rigonfiamenti associati a depressioni non drenate; la zona centrale, quella più evoluta, presenta uno scalino subverticale di circa 5 metri di altezza che si colloca poco più a valle degli impianti sportivi.
In corrispondenza dell'area più evoluta le coperture terrigene e la zona di forte fratturazione del substrato marnoso presenta una potenza variabile tra 5 e 8 metri; è pertanto molto probabile che la superficie di scivolamento possa essere compresa entro queste profondità (fonte 330206).

Inquadramento geologico: I terreni sedimentari di età terziaria sono disposti in serie monoclinale, con immersione prevalente di 335° ed inclinazione variabile tra 8° e 10°, mentre il versante immerge verso 10° con un angolo medio di 10°.

Data ultimo aggiornamento descrizione:2020-02-11

Il settore di versante a nord e ad est del concentrico, interessato da dissesti franosi nel corso dell'alluvione del novembre 1994, è tenuto sotto controllo mediante un monitoraggio strumentale costituito originariamente da 3 inclinometri e da 1 piezometro.
Sulla frana in esame erano installati 2 inclinometri (S1B e S2) ed 1 piezometro (S1A); l'inclinometro S2 è andato perso.
La misura di origine risale a maggio del 1999, l'ultima misura di esercizio è stata effettuata a febbraio 2020.
Nel periodo di esercizio l'inclinometro S1B non ha evidenziato deformazioni imputabili al movimento franoso.

Descrizione: