SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-36504-01

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2015-02-24
Comune: Rodello
Località: Ferreri

DESCRIZIONE GENERALE

Il settore medio-inferiore dell'esteso versante esposto a nordovest sul quale sono ubicate le frazioni Moriola, Ferreri e Nada è interessato da una dinamica gravitativa di tipologia prevalentemente planare, con associati diffusi fenomeni superficiali di colamento lento. La zona si trova in uno stadio incipiente di dissesto, che ha avuto un inizio antecedente all'evento alluvionale del novembre del 1994; in occasione di quest'ultimo sono state osservate ondulazioni della superficie topografica nei pressi della Cascina Moriola (Fonti: 302108; Proeff: 409782).




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 1994 - Regione PiemonteStrisciata:45AFotogramma:5153


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: Settore CARG

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: marzo 2019

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: Porzione interessata da fenomeni franosi con tipologia di movimento prevalentemente planare. Sono associati colamenti lenti della coltre superficiale. Le superfici di scivolamento traslativo si instaurano di norma lungo i giunti di strato al contatto tra strati impermeabili (marna) e orizzonti permeabili
(sabbia), ove I'azione dell'acqua può determinare la destrutturazione della marna e la conseguente riduzione dei parametri di resistenza (Fonti: 232304).


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione
11994/11/06attendibileIn occasione dell'evento alluvionale del novembre 1994 sono state osservate ondulazioni della superficie topografica nei pressi della Cascina Moriola (Fonti: 302108; Proeff: 409782).

Attivazione principale:

Fonti:


CAUSE

Materiale debole, precipitaz. eccezionali prolungate, erosione fluviale base versante, materiale fratturato, orient. sfavorev. discont. prim.

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Ondulazioni evidenti della superficie topografica si sono riscontrate successivamente all'evento alluvionale del novembre del 1994 nei pressi della Cascina Moriola nel comune di Rodello (Proeff: 409782).
L'azimut del movimento è principalmente NW quindi secondo la direzione di massima pendenza del versante; la zona in frana è però delimitata lateralmente da due impluvi in forte incisione, il Rio Ferreri a SW e il Rio Cagnossi a NE, che innescano fenomeni localizzati di dissesto per erosione al piede con azimut di movimento rispettivamente SW e NE.


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 530
Quota unghia Qt (m): 350
Lungh. orizz. Lo (m): 1050
Dislivello H (m): 180
Pendenza (°): 10
Testata: Parte media del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 325
Area totale A (m2): 409782
Larghezza La (m): 500
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: NW


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: Il substrato terziario è mascherato da una coltre superficiale di potenza oscillante tra i 4 e i 7,5 m (Fonti: 302108). Di norma i versanti della zona sono caratterizzati dalla presenza di una coltre di copertura di origine eluvio-colluviale, di spessore da
decimetrico a metrico, costituita da termini granulometricamente ascrivibili tra i limi e Ie sabbie. Nel caso in esame Ie stratigrafie dei sondaggi disponibili hanno evidenziato la presenza di terreni superficiali di natura detritica (Fonti: 232304).

Formazione Descrizione
FORMAZIONE DI LEQUIOSabbia, talora arenaria, giallo-rossastra, spesso con laminazione parallela e ondulata, in strati da 10 a 50 cm, con impronte di corrente. Si alternano ritmicamente marne siltose grigie, in strati da 5 a 40 cm. Frequenti Foraminiferi (TORTONIANO-SERRAVALLIANO). (Carta Geologica d'Italia in scala 1:100.000, foglio 81 "Ceva")

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
4RODARodelloFerreriArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2019-03-11

Il settore di versante sul quale hanno sede le borgate Moriola, Ferreri e Nada è soggetto a monitoraggio strumentale sia per mezzo di tubi inclinometrici e tubi piezometrici sia attraverso una rete di capisaldi topografici.

Per quando riguarda il monitoraggio di profondità sono presenti 3 inclinometri (S2, S3, S4) e 1 piezometro (S1); gli inclinometri sono posizionati nei pressi dei nuclei abitati più importanti: S2 su C. Nada, S3 su C. Ferreri, S4 su C. Moriola.
Le misure inclinometriche sono effettuate dal maggio del 1999 (misura di origine), l'ultima misura effettuata è del marzo 2019.
Le tre verticali non manifestano variazioni significative. L'anomalia presente lungo l'inclinometro S2 alla profondità di circa 2 m, pari a 4.3 mm, potrebbe essere indotta da attività antropiche svolte nelle sue immediate vicinanze.

Le misure topografiche sono effettuate dal maggio del 2007 (misura di origine), l'ultima misura effettuata è dell'aprile 2011. Attualmente le misure non sono più in atto poiché si è constatato che il sito dove è ubicata la colonna porta stazione non è stabile.

I dati PSInSAR (periodo di riferimento 1992-2001) mostrano dei riflettori con movimento significativo nella porzione di monte dell'area in frana. I punti si muovono con una velocità media di allontamento lungo la LOS pari a circa 2,7 mm/y.


IDROGEOLOGIA

Descrizione: La permeabilità dell'ammasso è prevalentemente governata dalla circolazione entro Ie fratture (permeabilità secondaria) cui si aggiunge I'apporto degli strati sabbiosi a maggiore permeabilità presenti (permeabilità primaria). L'influenza dell'apporto diretto delle precipitazioni sulla presenza di acqua entro I'ammasso è confermata dalle notevoli escursioni stagionali del livello di falda, legate principalmente alle caratteristiche di permeabilità dell'ammasso. La circolazione superficiale avviene prevalentemente lungo Ie linee locali di depressione che sono presenti entro I'area interessata e che spesso sono connesse all'assetto morfologico indotto dal fenomeno franoso e quindi favoriscono I'infiltrazione delle acque in profondità, determinando la saturazione dell'ammasso e condizionando
negativamente la stabilità del pendio (Fonti: 232304).

Sorgenti: n.d. Falda: n.d. acque assenti: N
acque stagnanti: N ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: N

STATO DELLE CONOSCENZE
Indagine PSInSAR/SqueeSAR, relaz. Sopralluogo, inclinometri, piezometri, relazione geologica, monitor. Topografico, perforaz. Geognostiche

INTERVENTI

L'intervento principale prevede la realizzazione di un sistema
drenante a partire dalla C.na Nada con deflusso, a valle della C.na
Ferreri, verso il Rio Ferreri. Si prevede inoltre la regimazione delle acque superficiali, in particolare la realizzazione di un canale di guardia a monte del movimento franoso a ridosso delle case Ferreri Soprani (Fonti: 232304).

Gruppo Tipo Realizzazione
Drenaggiocanalette superf.n.d.
Drenaggiotrincee drenantin.d.


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
232304Lavori di sistemazione movimento franoso località Davichi e FerreriEdoardo Rabajoli, Franco Drocco1997
302108Indagini geognostiche, monitoraggio e lineamenti morfologici dissesti franosi presso località Davichi e FerreriOrlando Costagli1996
225211Località Risot in via Ferreri - Richiesta sopralluogoMarco Belfiore1995
225203Sopralluogo in aree dissestate del territorio comunaleMarco Belfiore1994