SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-36507-38

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2020-05-08
Comune: Montelupo Albese
Località: Barili

DESCRIZIONE GENERALE

Il settore di versante orientato a nordovest nell'intorno del quale hanno sede le località Barili, Brantegna e Pradonne è noto da tempo per la sua predisposizione a muoversi secondo movimenti traslativi in roccia; la prima attivazione nota, quella che probabilmente ha messo in posto la frana con le stesse caratteristiche che si sono verificate nelle successive riattivazioni, è da riferire al novembre 1951 quando si verificò un importante evento alluvionale.
Nel corso delle varie riattivazioni verificatesi dal 2002 ad oggi il fenomeno ha coinvolto ripetutamente le sedi stradali che collegano Brantegna e Case Pradonne all'abitato di Barili, poste rispettivamente al piede a al coronamento del fenomeno (Fonti: 244354, 251876; Proeff: 430584).



METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

31 luglio 2003
5 maggio 2009-Sorvolo in elicottero
17 marzo 2010
21 marzo 2011
23 ottobre 2011
19 marzo 2013
7 giugno 2013

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:10BFotogramma:157
Volo:C.G.R.Strisciata:27DFotogramma:11
Volo:Volo LangheStrisciata:2Fotogramma:9789


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: giugno 2013

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,

Descrizione: Classico meccanismo di dissesto per scivolamento planare lungo le superfici di strato. Il disfacimento della scarpata centrale e delle zolle relitte tende a produrre colamenti di terra all'interno della zona di svuotamento prodottasi.
Tenendo conto del fatto che nella primavera del 2002 non sono stati registrati fenomeni franosi significativi nel territorio delle Langhe, è molto probabile che l'importante riattivazione di questa frana sia stata favorita dagli interventi di rimodellamento messi in atto sul versante per impiantare un noccioleto. Questa affermazione è avvalorata dal fatto che anche dopo gli interventi di rimodellamento attuati tra il 2008 e il 2009, la frana ha iniziato nuovamente a muoversi fino ad assumere nel mel marzo 2010 lo stesso assetto morfologico del 2002.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione
11951/11attendibileSebbene non sia certo, è probabile che la prima attivazione di questo settore di versante debba essere ricondotta all'evento alluvionale del novembre 1951.
21972attendibileNei primi mesi del 1972, non è noto se in occasione dell'evento meteorico del 18-21 febbraio o di quello del 9-14 marzo, il ripido versante frontale della zolla traslata nel corso della prima attivazione franò parzialmente secondo un movimento rotazionale (frana Sifrap 0046098900). Tale dinamica è osservabile sulle fotoaeree scattate a seguito degli eventi di pioggia.
32002/04/14attendibileTra il 5 e il 6 di marzo si verificarono i primi segnali di riattivazione della frana resi evidenti da una frattura di trazione con apertura decimetricalunga circa 150 m e danni alla strada comunale di colelgamento con la frazione Brantegna (parziale ribaltamento di un muro di sostegno, rigonfiamento della sede stradale e traslazione di circa 1 m verso valle). Nelle prime ore del 14 aprile si verificò la fase parossistica che comportò un importante traslazione verso valle della zolla già mobilizzata nel passato; si generò una scarpata di coronamento pseudo-verticale alta 12 m e un'ampia trincea principale caratterizzata da ristagni idrici abbondanti. Il 9 maggio alle ore 23:30 si verificò un'ulteriore attivazione per arretramento che comportò il coinvolgimento di alcune decine di metri dei terreni posti a monte della scarpata principale, approssimando il dissesto alla strada comunale superiore che porta alla località C. Pradonne.
42010/03/05attendibileDopo gli interevnti di ripristino e completo rimodellamento attuati tra il 2008 e il 2009, il versante manifestò nuovi segnali di movimento a seguito delle precipitazioni abbondanti dei giorni 26 - 28 Aprile 2009. Trascorso circa 1 anno, il 3 marzo 2010 il fenomeno franoso si riattivò riproponendosi a livello morfologico con le stesse caratteristiche che si erano manifestate dopo i movimenti del 2002.
52011/03/16attendibileA seguito delle precipitazioni abbondanti della primavera 2011, il settore inferiore della frana si riattivò coinvolgendo nuovamente la strada comunale ed interrompendone il transito, come già accaduto in precedenti attivazioni. La carreggiata stradale subì un ribassamento di circa 1.5 m.

Attivazione principale: 2002-04-20 (Data certa)Data compresa tra il 2002/04/13 e il 2002/04/14

Fonti: testimonianze,


CAUSE

Precipitaz. eccezionali prolungate, erosione fluviale base versante, orient. sfavorev. discont. prim., attività  agricole e pratiche colturali

SEGNI PRECURSORI

Fenditure, fratture


GEOMORFOLOGIA

Come in genere accade in questa tipologia di fenomeni, gli aspetti morfologici sono molto evidenti nei mesi immediatamente precedenti (segni precursori) e successivi all'attivazione del fenomeno, dopodiché vengono velocemente obliterati dalla concomitanza degli interventi antropici con la naturale evoluzione del versante.
Nel corso dell’evento alluvionale del novembre 1994 a monte del coronamento, all’incirca all’altezza della strada comunale di collegamento per la frazione Pradonne, si svilupparono alcune fratture di trazione. Tale sistema di fratture si pone in continuità con una vasta scarpata che limita, verso sud, l’areale di interesse, segno che i fenomeni franosi si liberano secondo i principali sistemi di discontinuità regionali, in particolare il sistema di fratture di trazione NE-SO, lungo il quale si sviluppano di norma i coronamenti, ed il sistema di fratture longitudinali di taglio, NO-SE, che limita i fianchi delle porzioni instabili. Durante l'evento della primavera (marzo-maggio) del 2002, nel settore circostante alla zolla traslata erano chiaramente osservabili forme ondulate, con creste trasversali e depressioni non drenate, a testimonianza di precedenti settori di accumulo rimodellati. La traslazione delle zolle di terreno, inoltre, aveva provocato il formarsi di settori di svuotamento (trincee) riempiti da zolle disarticolate. Alcune zolle sono collassate in una trincea apertasi, in posizione mediana del corpo di frana, a seguito di una precedente fase di movimento, generando colamenti di materiale disaggregato (9/05/2002).


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 500
Quota unghia Qt (m): 430
Lungh. orizz. Lo (m): 280
Dislivello H (m): 70
Pendenza (°): 14
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte media del versante
Azimut movim. (°): 310
Area totale A (m2): 37600
Larghezza La (m): 160
Volume massa sp. (m3):
Profondità sup. sciv. Dr (m): 15.00
Esposizione: NW


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: Il substrato roccioso, costituito da alternanze marnoso-arenacee, affiora lungo la frattura con giacitura 331/15. La zolla è traslata lungo una superficie di stratificazione in direzione concorde con l’immersione della stratificazione stessa. La frattura principale si è sviluppata lungo un lineamento preesistente, come rilevabile da una trincea che si sviluppa a valle della frattura stessa, con larghezza di circa 40 m. Il margine NO della trincea è vistosamente rigonfiato.

Formazione Descrizione
FORMAZIONE DI LEQUIOSabbia, talora arenaria, giallo-rossastra, spesso con laminazione parallela e ondulata, in strati da 10 a 50 cm, con impronte di corrente. Si alternano ritmicamente marne siltose grigie, in strati da 5 a 40 cm. Frequenti Foraminiferi (TORTONIANO-SERRAVALLIANO). (Carta Geologica d'Italia in scala 1:100.000, foglio 81 "Ceva")

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
236Stradecomunalegrave1994/11/041994/11/06Interessata strada d'accesso a Case Pradonne (Proeff: 430584).
2036Stradecomunalegrave2002/04/132002/04/14In corrispondenza della frattura di trazione di monte la disgiunzione è dell’ordine dei 50 m, mentre a livello della strada comunale di collegamento per la frazione Barili la traslazione è nell’ordine dei 15-20 m. La strada per la frazione Brantegna è stata invasa ed interrotta dalla zolla franata. Presso la spalla sinistra del fenomeno franoso si sviluppano numerose fratture longitudinali di taglio; la scarpata di controripa a monte della strada è parzialmente collassata; la sede stradale è parzialmente rigonfiata. Gli elementi danneggiati sono la strada comunale e la linea elettrica che collegano alla frazione Brantegna (Fonti: 244354).
2035Stradecomunalegrave2002/03/062002/03/07Riattivazione del fenomeno provoca la dislocazione ed il parziale ribaltamento di un muro di controripa, alto circa 2 m e con sviluppo di circa 50 m, posto lungo la Strada Comunale di collegamento per la frazione Brantegna. La sede stradale ha subito un rigonfiamento e una parziale traslazione verso valle di circa 1 m (Fonti: 244354).
2037Stradecomunalemedio2002/05/092002/05/09Cedimento del settore di versante posto tra la scarpata principale e la strada di collegamento per la frazione Pradonne (Fonti: 244354).
68Terreno agricolocolture specializzategrave2002/04/142002/04/14Nel periodo precedente rispetto alla riattivazione della frana, il versante era stato rimodellato ed era stata avviata la coltura del nocciolo; il nuovo noccioleto è stato pesantemente coinvolto dai movimenti gravitativi.
2038Stradecomunalegrave2011/03/152011/03/16Riattivazione del settore basale del fenomeno coinvolge la strada comunale in terra battuta e ne interrompe il transito. La carreggiata stradale ha subito un ribassamento di circa 1,5 m mentre la scarpata di coronamento presenta un’altezza di circa 2 m. Scarpata alta circa 2 m (Fonti: 251876).

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore
4MTABMontelupo AlbeseBariliArpa Piemonte


Data ultimo aggiornamento descrizione:2023-05-23

Il monitoraggio di questo sito è affidato attualmente a 5 tubi inclinometrici e a 2 piezometri; le misure sono effettuate dal luglio del 2003 (misura di origine), l'ultima misura effettuata è del maggio 2023. La frequenza di misura è annuale.
Si tratta di un monitoraggio strutturato in prevalenza per controllare eventuali estensioni del movimento franoso: infatti se si eccettuano l'nclinometro I4MTAB2 (sigla I4) e il piezometro P4MTAB0 (sigla PZ3) ubicati sul bordo della strada comunale che scorre immediatamente a monte del coronamento, gli altri strumenti sono posizionati nei pressi delle borgate presenti all'intorno (Brantegna, C. Pradonne, Barili, altri gruppi di case senza nome).
Tra gli inclinometri misurati I4MTAB2 (sigla I4, ubicato in prossimità del coronamento di frana) e I4MTAB5 (sigla I8, ubicato nella borgata Brantegna) segnalano un piccolo spostamento di circa 3 mm rispettivamente alla profondità di 4,5 e 7,5 metri, I4MTAB3 (sigla I5, ubicato in prossimità di C. Pradonne) evidenziava un movimento netto e significativo di 18 mm a 5 metri dal piano campagna, ma non è più stato misurato da settembre 2014 perché coperto da terreno.


IDROGEOLOGIA

Descrizione: In concomitanza delle principali attivazioni del fenomeno, come di norma negli scivolamenti planari, la traslazione delle zolle di terreno ha provocato il formarsi di settori di svuotamento (trincee), riempiti parzialmente da zolle disarticolate e traslate, all'interno dei quali hanno sede vistosi ristagni d’acqua.

Sorgenti: localizzate Falda: in pressione acque assenti: N
acque stagnanti: S ruscellamento diffuso: N ruscellamento concentrato: N

STATO DELLE CONOSCENZE
Inclinometri, piezometri, perforaz. Geognostiche

INTERVENTI

Durante l'attivazione del fenomeno legata all’evento alluvionale del novembre 1994 la strada comunale di collegamento per la frazione Pradonne fu in parte danneggiata e ripristinata anche mediante la realizzazione di una trincea drenante con sviluppo di circa 50 m.

Tra il 2008 e il 2009 il settore di versante coinvolto dalla frana è stato interessato da interventi di sistemazione comprendenti la realizzazione di briglie in legname e pietra lungo i rii che delimitano il fenomeno, di un sistema di drenaggio profondo e del generale rimodellamento e riprofilatura dell’area in frana.

Gruppo Tipo Realizzazione
Movimenti di terrariprofil., gradonaturaRealizzati
Drenaggiocanalette superf.Realizzati
Drenaggiotrincee drenantiRealizzati
SostegnogabbioniRealizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
330590Evoluzione nel tempo della frana di Montelupo Albese (Cuneo)Anna Maria Galante2014
329271Langhe Field TripCarlo Troisi, Daniele Bormioli2013
251876Rapporto dell`evento meteopluviometrico del 12 e 16 marzo 2011 Arpa Piemonte2011
243640Documentazione fotografica frana di Barili a Montelupo Albese (CN) a seguito attivazione fenomeno del 5 marzo 2010. Riprese di Carlo Troisi, 7/4/2010Carlo Troisi2010
332135Considerazioni circa la possibilità di fenomeni franosi nell'area delle Langhe Piemontesi - aggiornamento maggio 2010 Arpa Piemonte2010
244049Lavori di sistemazione movimento franoso località Barili - 4° interventoGiuseppe Galliano2009
244080Lavori di sistemazione movimento franoso Barili - 3° interventoGiuseppe Galliano2009
232361Controllo strumentale sul fenomeno franoso di Montelupo Albese, localita` Barili. Segnalazione movimenti in attoNicoletta Negro2004
3049Riattivazione del movimento planare in localita` Barili (Montelupo Albese - CN)Antonio Pagliero2004
244354Fenomeni di scivolamento planare nelle Langhe, area di Cissone, Murazzano, Cravanzana, Montelupo AlbeseGianfranco Susella, Giuseppina Moletta, Daniele Bormioli, Luca Bertino2004
3048Relazione su un movimento franoso di vasta entita`, che compromette la viabilita` lungo la strada comunale Brantegna, in prossimita` della loc. Barili (Montelupo Albese- CN)Antonio Pagliero2002