Un'ampio settore di versante ubicato a nordovest del concentrico di La Morra è soggetto ad un movimento gravitativo come testimoniano sia i caratteri morfologici del territorio sia i danni rilevabili a carico delle infrastrutture.
Nella parte sommitale del fenomeno franoso è edificata la frazione Simane e, nel suo intorno, alcune altre costruzioni sparse; gli edifici sono in prevalenza di tipo abitativo, ma sono presenti anche attività artigianali. La zona è attraversata dalla Strada Provinciale 58.

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 30 luglio 2015: sopralluogo nella porzione superiore del fenomeno e rilievo dei danni alle infrastrutture (con Regione Piemonte e tecnico del Comune).

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 1994 - Regione Piemonte	Strisciata:44A	Fotogramma:5105
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte	Strisciata:8A1	Fotogramma:498
Volo:Volo GAI	Strisciata:26	Fotogramma:4212

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: marzo 2015

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno, dato storico,

Descrizione: Le caratteristiche morfologiche generali del fenomeno portano a ipotizzare che la frana non sia impostata unicamente nella formazione evaporitica che caratterizza questo settore di versante, ma piuttosto sia direttamente relazionabile con le sottostanti argille marnose del Messiniano inferiore; l'ipotesi è quindi che si tratti di uno scivolamento traslativo la cui superficie di movimento è collocata all'interno dei litotipi marnosi ad una profondità non nota.
In termini di attività del fenomeno i segnali più evidenti sono rappresentati da lesioni e cedimenti a carico delle infrastrutture: alcuni sono evidenti e ascrivibili con sicurezza alla frana come i tagli sulla strada provinciale (id 2665, 2666, 2673) e le lesioni ad alcune opere (abitazione, id 2667; muretto, id 2668), altri più probabilmente sono riferibili a problemi di staticità delle strutture (edifici, id 2669, 2670, 2671). Tenendo conto del fatto che numerose abitazioni sono state interessate da manutenzione ordinaria negli ultimi 10/20 anni e allo stato attuale non mostrano fessurazioni si può ritenere che il fenomeno abbia un evoluzione lenta.

Attivazione principale:

Fonti:

L'area in frana è caratterizzata da una morfologia concava rispetto ai terreni circostanti.
Anche se alla sommità non è presente una netta scarpata di distacco, lo studio fotointerpretativo permette di rilevare un ribassamento dei terreni; a valle del limite superiore di frana i terreni presentano una variabilità cromatica marcata poiché la disarticolazione determinata dal movimento gravitativo causa un differente comportamento nei riguardi delle acque di falda.
Nel settore medio-alto del fenomeno i terreni, in gran parte adibiti alla coltura della vite e del nocciolo, sono ondulati sia in senso longitudinale che trasversale; si riconoscono inoltre tre zone rilevate rispetto alle aree circostanti che, sebbene con incertezza, possono essere interpretate come paleozolle.

Inquadramento geologico: Secondo quanto riportato sulla cartografia geologica ufficiale in scala 1:100.000, il settore di versante interessato dal fenomeno franoso dovrebbe essere completamento impostato sulla formazione gessoso solfifera; in genere questa formazione è costituita alla base da gesso cristallino in grandi individui idiomorfi, mentre superiormente predominano gessi micro-cristallini alternati con livelletti marnosi, arenaceo-sabbiosi e più subordinatamente calcarei. Al disotto della formazione evaportitica di norma sono presenti argille marnose riferibili al Messiniano inferiore.
Tenendo conto del sondaggio disponibile (fonte 332298), ubicato lungo la SP58 alla quota di circa 440 m, nella parte sommitale del versante la successione stratigrafica è costituita da un orizzonte di limi sabbiosi fino alla profondità di 6 m dal p.c. al quale seguono marne dapprima sabbiose e quindi siltose.

Data ultimo aggiornamento descrizione:

A monte della frazione Simane, lungo la SP58, nel mese di giugno del 2006 venne realizzato un sondaggio profondo 20 metri attrezzato con un sistema DMS per l'analisi dei movimenti in profondità (fonte 332298).
Dopo circa 6 mesi di attività venne rilevato un movimento di circa 6 cm alla profondità di 6 metri dal piano campagna ovvero al passaggio stratigrafico tra i limi sabbiosi e le sottostanti marne.

Per quanto riguarda i dati interferometrici sia le coperture ERS (periodo 1992-2001) sia quelle RADARSAT (periodo 2003-2009) registrano movimenti significativi in corrispondenza della Frazione Simane e, poco più a nordest, dell'abitazione isolata ubicata subito a monte del capannone adibito a falegnameria; i PS segnalano allontanamenti lungo la LOS con velocità di circa 5/6 mm all'anno.

Descrizione: