Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Si tratta di una estesa frana di scivolamento planare, tipica del settore collinare delle Langhe, condizionata sicuramente dall'erosione al piede esercitata dal Fiume Tanaro e dalla presenza di gesso all'interno del sucecssione stratigrafica. Il fenomeno ha subito numerose riattivazioni almeno a partire dagli anni '50, come testimoniato dai documenti storici a disposizione.
La porzione della frana che appare più soggetta a movimenti è quella di destra orografica; in tale contesto l'elemento esposto a maggiore rischio è rappresentato dalla C. Rotte, edificio adibito a civile abitazione localizzato a nordovest della frazione S. Michele, dal momento che è ubicata immediatamente a monte di una scarpata morfologica la cui ultima attivazione risale al mese di maggio 1996.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuatuati da Arpa Piemonte:
- 27 febbraio 2007: verifica della strumentazione di monitoraggio alla presenza del tecnico comunale.
- 2 dicembre 2015: rilievo fotografico.
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:8A1 | Fotogramma:500 |
Volo:C.G.R. | Strisciata:29C | Fotogramma:37 |
Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale
Stato attività: Quiescente
Data ultima valutazione stato di attività: dicembre 2000
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree,
Descrizione: Il fenomeno, strettamente connesso all'assetto litostratigrafico, strutturale e idrogeologico del substrato roccioso e all'esposizione del versante, è sicuramente condizionato nella sua evoluzione dall'attività erosiva esercitata dal Fiume Tanaro ala piede del versante e dalal presenza di livelli e lenti di gesso nella successione stratigrafica (fonte 2571).
L'ultima attivazione del fenomeno risale al mese di maggio 1996.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|---|---|---|
1 | 1972/02 | attendibile | |
1 | 1994/11 | attendibile | |
1 | 1960 | attendibile | |
1 | 1957 | attendibile | |
1 | 1996/05 | attendibile | Nei primi giorni di maggio il settore di versante a valle di C. Rotte è stato interessato da movimenti gravitativi, conseguenti alle precipitazioni primaverili (fonte 2571). |
Attivazione principale:
Fonti:
Erosione fluviale base versante, orient. sfavorev. discont. prim.
L'intero areale perimetrato in frana è percorso da numerose scarpate morfologiche, interpretabili come forme relitte di antichi movimenti franosi.
Subito a valle di C. Rotte, in corrispondenza di una scarpata morfologica di circa 4-5 metri di altezza parallela alla direzione del versante, lungo un tratto di circa 60 metri, si è formato un un gradino ribassato più o meno continuo delimitato a monte da un piano di taglio subverticale alto da 2 a 4 metri; da testimonianze la porzione più meridionale di tale piano si sarebbe attivata già durante l’alluvione del novembre 1994.
Lungo la scarpata messa a nudo dal piano di taglio si osservano materiali detritici di riporto (ghiaie e ciottoli), nei primi 50 cm, materiali marnoso-argillosi rimaneggiati ricchi di frammenti di manufatti antropici, nella porzione mediana, e un substrato marnoso alterato, nella porzione sottostante. Secondo testimonianze locali, parte dei materiali detritici superficiali sarebbero stati riportati negli anni passati per sigillare le fratture apertesi lungo la scarpata durante l’evento alluvionale del 1972.
Altre scarpate riferibili all'attivazione del maggio 1996 sono state cartografate circa 200 metri ad ovest di C. Rotte.
(fonte 2571)
Il documento 332571 riporta una carta di dettaglio degli elementi morfologici principali desunti attraverso uno studio fotointerpretativo condotto sulle immagini del volo C.G.R. del 1979.
Quota corona Qc (m): 300 |
Quota unghia Qt (m): 190 |
Lungh. orizz. Lo (m): 900 |
Dislivello H (m): 110 |
Pendenza (°): 7 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 300 |
Area totale A (m2): 718746 |
Larghezza La (m): 1150 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: NW |
Formazione | Descrizione |
FORMAZIONE GESSOSO SOLFIFERA | La Formazione Gessoso-Solfifera affiora sia ai piedi del versante, lungo il fiume Tanaro, sia a nord della strada comunale che collega C. Rotte con l’abitato di S. Michele. In realtà la frana interessa la litologia stratigraficamente soprastante rappresentata da una successione di marne sabbiose grigio-azzurre ascrivibili al Piacenziano, immergente verso NO ed inclinata di pochi gradi. |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
1735 | Nuclei/centri abitati | case sparse | medio | 1996/05 | 1996/05 | Circa 30 metri a OSO di C. Rotte, sorge un edificio in muratura costruito negli anni 80-90 e adibito a magazzino che, a seguito del fenomeno franoso in questione, risulta essere traslato verso valle di circa 50-70 cm. L’edificio, probabilmente realizzato su fondazioni di tipo continuo, non appare lesionato; il pavimento dello stesso mostra però di aver perso l’originaria orizzontalità, risultando uniformemente inclinato verso valle di qualche grado. L'edificio di C. Rotte, già lesionato nel 1972, è in condizioni di potenziale grave rischio. (fonte 2571) La porzione di C. Rotte più vicina al coronamento è stata sgomberata e soggetta a procedimento di rilocalizzazione (fonte 332187). |
Tipo danno: diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 0 privati,
Edifici a rischio: 1 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|---|---|---|
4CHEA | Cherasco | S. Michele | Arpa Piemonte |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2019-12-16
Il monitoraggio della frana è effettuato mediante la misura di 4 tubi inclinometrici (S2, S3, S4, S5), installati fino alla profondità di circa 60 metri, e di 2 piezometri; causa la presenza di gessi nel sottosuolo e il conseguente elevato Ph dell'acqua che causa la corrosione dei tubi di alluminio, le misure e le elaborazioni risultano complicate e poco affidabili.
Per le ragioni sopra esposte il monitoraggio inclinometrico prosegue con frequenza ridotta solo con lo scopo di rilevare eventuali deformazioni di entità elevata che dovessero insorgere.
Descrizione:
Sorgenti: n.d. | Falda: n.d. | acque assenti: N |
acque stagnanti: S | ruscellamento diffuso: N | ruscellamento concentrato: N |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|---|---|
Drenaggio | canalette superf. | n.d. |
ID | Titolo | Autori | Anno |
---|---|---|---|
332571 | Frana di Case Rotte, elementi geomorfologici essenziali | Regione Piemonte - Settore Geologico | |
332187 | Ordinanza di sgombero fabbricato sito in Cherasco, loc. Oltre Tanaro n. 116, 117, Sigg. Fraterno Giuseppe, Fortes Cristina, Varallo Franca. | Antonio Pagliero | 2007 |
332568 | Frana di Case Rotte. Interpretazione dei risultati della campagna geognostica per il monitoraggio della frana | Carlo Ambrogio | 1999 |
2572 | Relazione di sopralluogo nel Comune di Cherasco, frazione S. Michele | Nicoletta Negro | 1997 |
232644 | Studio preliminare per la valutazione del fenomeno franoso in localita` Cascina Rotte. | Sebastiano Vezza | 1997 |
2571 | Relazione di sopralluogo nel Comune di Cherasco, frazione S. Michele, loc. C. Rotte (CN) | Nicoletta Negro | 1996 |
2547 | Verbale di accertamento dei danni recati dalle alluvioni dell'estate e dell'autunno 1951 | Ispettorato Provinciale Agricoltura | 1952 |