Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
La parete rocciosa che sovrasta l'abitato di Ceva verso nord è stata interessata nel passato dal crollo di volumi rocciosi che hanno minacciato seriamente alcune abitazioni poste al piede del versante e hanno danneggiato la ferrovia.
A valle di questa zona il versante, decisamente acclive, è soggetto a colamenti rapidi (cfr scheda 004-60752-00) che analogamente hanno coinvolto le stesse infrastrutture.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:
- 6 novembre 2013: rilievo fotografico, analisi della strumentazione di monitoraggio, valutazione aspetti morfologici e di protezione realizzati.
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 1994 - Regione Piemonte | Strisciata:55B | Fotogramma:6263 |
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:20D | Fotogramma:32 |
Tipo di movimento principale: Aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi
Stato attività: Quiescente
Data ultima valutazione stato di attività: novembre 2013
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,
Descrizione: La parete che sovrasta l'abitato di Ceva (direzione nord) risulta interessata da fenomeni di caduta massi legati sia al particolare assetto morfologico della parete stessa sia alle scadenti caratteristiche geomeccaniche dell'ammasso roccioso e al suo assetto geostrutturale. I litotipi che costituiscono la parete (arenarie per lo più poco cementate) sono soggetti a rilasci tensionali e a conseguenti crolli sul pendio sottostante. (fonte 232707)
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale:
Fonti:
Contrasto di competenza, orient. sfavorev. discont. second.
L'arenaria che costituisce la parete risulta aggettante rispetto alla marna sottostante a causa di una diversa risposta nei riguardi dei processi di degradazione fisica.
Come conseguenza dell'assetto geologico e geomorfologico si verificano frequenti distacchi per lo più di lastre a giacitura subverticale con volumetria anche plurimetrica che, al primo impatto con il suolo, tendono a rompersi in porzioni inferiori al metro cubo e quindi a spostarsi lungo il versante per rimbalzo, rotolamento, scivolamento.
I dati storici non riportano notizie in merito a blocchi che abbiano raggiunto le abitazioni sottostanti la parete; solo un blocco, nel 1963, coinvolse la linea ferroviaria. (fonte 232707)
Nel corso del sopralluogo effettuato nel mese di novembre 2013 un testimone locale ha riferito che periodicamente si verifica il crollo di porzioni rocciose modeste che vengono trattenute dalle reti paramassi.
Quota corona Qc (m): 0 |
Quota unghia Qt (m): 0 |
Lungh. orizz. Lo (m): 0 |
Dislivello H (m): 0 |
Pendenza (°): 0 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Parte bassa del versante |
Azimut movim. (°): 0 |
Area totale A (m2): 0 |
Larghezza La (m): 0 |
Volume massa sp. (m3): 0 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00 |
Esposizione: S |
Inquadramento geologico: I litotipi che costituiscono il versante soprastante l'abitato di ceva sono riferibili al Miocene; in questo settore sono presenti due formazioni distinte ovvero:
- Formazione di Rocchetta nel tratto compreso tra il piede del versante, dove è posizionata la linea ferroviaria, e la base della parete verticale; si tratta di una successione marnosa di colore grigio-azzurro, spesso divisibile in scaglie o lamine sottili;
- Formazione di Monesiglio in corrispondenza della parete verticale; si tratta di una successione arenaceo-sabbiosa in cui prevalgono sabbie gialle alle quali si intercalano grossi noduli arenacei.
(Fonti 2527 e 231634)
Formazione | Descrizione |
FORMAZIONE DI ROCCHETTA | Marna talora siltoso-sabbiosa, grigia, grigio-nocciola o azzurra; nella parte medio-superiore localmente si alterna ad arenaria o a sabbia grigiastra (AQUITANIANO-OLIGOCENE SUPERIORE). (Carta Geologica d'Italia in scala 1:100.000, foglio 81 "Ceva") |
FORMAZIONE DI MONESIGLIO | Sabbia gialla o rossastra in banchi da 50 cm a 4 m, con grossi noduli arenacei, conglomerato poligenico ed arenaria grigia in strati da 10 a 30 cm con sottili e rare intercalazioni marnose; marna grigia localmente alternata ad arenaria in strati fino a 20 cm (AQUITANIANO-OLIGOCENE SUPERIORE). (Carta Geologica d'Italia in scala 1:100.000, foglio 81 "Ceva") |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
2704 | Nuclei/centri abitati | case sparse | non valutabile |
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|---|---|---|
4CEVD | Ceva | Rocca del Forte | NON ATTIVO |
Data ultimo aggiornamento descrizione:
La parete rocciosa interessata da fenomeni franosi di crollo è stata monitorata nel passato attraverso un sistema di controllo automatizzato costituito da 6 misuratori di giunti e da 2 clinometri; nel periodo di gestione di tale strumentazione da parte di Arpa Piemonte non si è potuta che constatare l'inadeguatezza dell'impianto. A partire dal 2009, a causa di problemi rilevati nella fase di scarico dei dati, il sistema non è più attivo.
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
La porzione est dell'affioramento marnoso è rivestita da un muro di protezione in pietra e malta che svolge un efficace azione di consolidamento annullando i processi di degradazione fisica (fonte 232707).
Nel maggio del 1996 fu realizzato uno studio traiettografico in merito alla problematica dei crolli (cfr. fonte 232707); le conclusioni furono che le abitazioni poste al piede del versante, al di sotto dell'isoipsa di 400 m s.l.m., potessero essere raggiunte da una frazione dei massi pari al 5-10% e che adeguati interventi di riprofilatura e di smorzamento dell'energia fossero in grado di forzare l'arresto dei blocchi a quote superiori.
In seguito a questo studio, indicativamente a distanza di 3-4 anni, vennero realizzate una serie di opere ovvero (dall'alto verso il basso):
- disgaggio in parete;
- stabilizzazione della fascia basale della parete costituita da marne tenere mediante applicazione di bentonite;
- realizzazione di una vallo paramassi costruito con terre armate;
- installazione di una rete paramassi;
- realizzazione di una superficie pianeggiante ampia circa 4 metri transitabile;
- regimazione delle acque superficiali.
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|---|---|
Movimenti di terra | riprofil., gradonatura | Realizzati |
Drenaggio | canalette superf. | Realizzati |
Protezione | reti | Realizzati |
Sostegno | terre arm./rinf. | n.d. |
ID | Titolo | Autori | Anno |
---|---|---|---|
2527 | Sistemazione parete rocciosa Rocca del Forte | Giuseppe Galliano | |
232707 | IIntervento di ripristino e consolidamento del pendio dissestato in localita` "Il Forte" di Ceva " - Primo lotto esecutivo. | Giuseppe Galliano, Adriano Scarzella | 1996 |
2526 | Frana di crollo interessante la parete rocciosa della Rocca del Forte | Giuseppe Galliano | 1987 |
2524 | Situazione geologica della Rocca del Forte di Ceva | Prefettura di Cuneo, Provincia di Cuneo, Regione Piemonte - Assessorato Viabilita` e Trasporti Porti e Navigazione Interna | 1986 |
2525 | Situazione geologica della Rocca del Forte di Ceva | Guido Bonino, Andrea Gastaldi | 1985 |
2522 | Richiesta del Comune di Ceva a seguito di fenomeno di crollo di porzioni di roccia dalla "Rocca del Forte" soprastante il capoluogo | Gianfranco Susella | 1985 |
231634 | Segnalazione di movimenti franosi interessanti la "Rocca del Forte" di Ceva | 1985 | |
2521 | Segnalazione di movimenti franosi interessanti la "Rocca del Forte" di Ceva. | Citta` di Ceva | 1985 |
2523 | Situazione della "Rocca del Forte" e sottostante versante, Comune di Ceva (CN) | Giuseppe Ben | 1985 |
333276 | Frana cade sulla ferrovia a Ceva e sfiora un convoglio passeggeri | 1967 | |
14302 | FRANE | 1917 | |
15552 | INONDAZIONE E FRANE | 1917 |