Nella serata del 27 gennaio 2001, 500 metri a monte di Camerana Villa, si verificò un movimento franoso di tipo planare che danneggiò seriamente e rese intransitabile la SP 111.
Il vigile di Camerana ha testimoniato come da tempo si verificassero deformazioni della sede stradale, aggravatesi negli ultimi 15 giorni prima del verificarsi del dissesto con l’apertura di fratture e cedimenti della sede stradale, più volte colmati con riporti di pietrisco debolmente cementato da parte dell’amministrazione provinciale.

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
31 gennaio 2001: rilievo del fenomeno franoso
21 maggio 2013: valutazione dello stato dei luoghi e della strumentazione di monitoraggio.

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte

Strisciata:19E

Fotogramma:11

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: aprile 2019

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,

Descrizione: Il movimento franoso è di tipo traslazionale anche se, vista la sua ubicazione in fregio ad un corso d'acqua minore, non si escludono componenti rotazionali (fonte 182443).
La frana è compresa in un ampio settore di versante caratterizzato da indizi di movimenti gravitativi (settore CARG) censito nella scheda Sifrap 004-20270-01.

Attivazione principale: Data compresa tra il 2001/01/27 e il 2001/01/27

Fonti: testimonianze,

Nei giorni immediatamenti successivi all'attivazione la frana presentava un coronamento semicircolare e direzione di movimento verso ovest-nordovest. Nel corso del sopralluogo si accertò che la massa dislocata, disarticolata in zolle, aveva subito un abbassamento di circa 3-4 metri e una traslazione verso valle di poche decine di centimetri; la porzione frontale della massa spostata aveva invaso il rio che defluisce verso nord.
Sui versanti esterni al coronamento di frana erano presenti diverse fratture aperte di una decina di centimetri, alcune sviluppate per almeno 30 metri.

Inquadramento geologico: La Formazione di Monesiglio è costituita da due alternanze principali : una costituita da sabbia gialla o rossastra, conglomerato poligenico ed arenaria grigia, l'altra da marna grigia e talvolta arenaria.
La giacitura degli strati nel settore franato è a franapoggio. Il movimento ha coinvolto terreni sabbiosi; solo sul fronte è visibile un livello arenaceo più competente.

Data ultimo aggiornamento descrizione:2019-04-01

Nel 2003 il settore di versante compreso tra il coronamento della frana e la borgata Albaretti, posta più a monte, è stato interessata dall'allestimento di un sistema di monitoraggio costituito da 4 inclinometri (codice: I4CAME0, I4CAME1, I4CAME2, I4CAME3; nome: I1, I2, I3, I4) e da 2 piezometri (codice: P4CAME0, P4CAME1; nome: PZ1, PZ2).
Nel periodo di esercizio gli inclinometri, la cui base è collocata a profondità comprese tra 24 e 27 m rispetto al piano campagna, non hanno evidenziato deformazioni imputabili a movimenti gravitativi, ma solo anomalie che ricadono nel campo dell'errore strumentale.

La lettura di origine risale a novembre del 2003, l'ultima misura di esercizio è stata effettuata ad aprile 2019.

Descrizione:

Nei mesi immediatamenti successivi all'attivazione della frana (sulle foto aeree del Volo Alluvione 2000 scattate il 19 maggio 2001 i lavori erano già terminati), il settore coinvolto è stato riprofilato, l'acqua regimata e la strada provinciale ritracciata e resa nuovamente transitabile.