Nelle giornate comprese tra mercoledì 15 e sabato 18 novembre 2000, il settore di versante a monte della S.S. n. 28 in località Rocchini, è stato interessato da movimenti gravitativi. Si ripropone quindi una grave situazione di dissesto innescatasi con particolare intensità nel corso dell’evento alluvionale del novembre 1994, che coinvolge il versante occidentale della dorsale tra il Fiume Tanaro e il rio Ricorezzo, a monte della strada statale per un tratto di circa 3 Km.
Il materiale franato ha determinato la completa ostruzione della sede viaria; immediatamente dopo l’attivazione dei dissesti, è stata liberata una corsia che, in ore prestabilite e con servizio di guardiania, ha reso possibile i collegamenti nella valle Tanaro. L’accumulo della frana, oltre ad avere completamente ostruito la sede stradale, ha interessato parzialmente l’alveo del fiume Tanaro, determinando una modesta riduzione della sezione di deflusso naturale.
Il muro di controripa della strada statale, realizzato in c.a. con un’altezza di 5 metri in seguito ai danni prodotti dall’evento alluvionale del novembre 1994, non ha subito particolari danni; al contrario la rete paramassi ad alto assorbimento elastico (tipo svizzero), collocata in origine in testa al muro mediante piantoni di 3 m di altezza, è stata completamente distrutta.

Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 27/11/2000

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività:

Descrizione: La frana è ubicata immediatamente a valle della galleria paramassi. Si tratta di una frana che si è innescata con movimento prevalentemente rotazionale; durante il sopralluogo non è stato possibile definire con precisione la tipologia dei movimenti, in quanto i lavori realizzati avevano già parzialmente modificato la situazione iniziale.
La frana presenta un coronamento di 40 m ed un’altezza di 30 m. Il materiale mobilizzato è costituito da terreno di copertura e da blocchi rocciosi di dimensioni modeste (max 0,5 m3) provenienti dal substrato roccioso; i litotipi che costituiscono l’ossatura del versante si presentano fittamente fratturati come si può osservare sia dall’analisi delle rocce affioranti nelle immediate vicinanze che dall’esame dell’ammasso roccioso localizzato in corrispondenza della nicchia di frana.
All’interno del corpo di frana, in posizione centrale e ad un’altezza di circa 7-8 m rispetto al piano viario, si rileva la presenza di una cospicua venuta d’acqua (2-3 l/s) che probabilmente, associata alle scadenti caratteristiche geotecniche dei litotipi, ha rivestito una funzione prioritaria nell’innesco del dissesto.

Attivazione principale: Data compresa tra il 2000/11/15 e il 2000/11/18

Fonti: testimonianze,

Descrizione: