SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-60239-02

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2020-09-09
Comune: Cherasco
Località: C. Arnulfi

DESCRIZIONE GENERALE

La zona in frana è grosso modo delimitata a ovest dal Fiume Tanaro, a est e sud dalla dorsale spartiacque del rio Torbido e a nord dagli abitati di Meane e Quaranta.
In questo settore, il 18 febbario 1974 si manifestarono su una vasta area senza che venissero osservati evidenti segni premonitori, accentuati fenomeni di instabilità che perdurarono, pur in progressiva attenuazione, fino alla prima decade di aprile.
I danni che ne conseguirono furono notevoli in quanto venne seriamente compromessa la rete viaria di collegamento tra Meane e la frazione Arnulfi (292 m s.l.m.) e tra quest'ultima e le cascine Canova (328,5 m sl.m., erroneamente denominata C. Arnulfi sulla C.T.R.) e Pellandria; danni vistosi subirono pure le colture (vigneti e frutteti) e venne seriamente minacciata la stabilità della frazione Arnulfi, dove si produssero crepe nei muri degli edifici.




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Dato storico/archivio

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti

Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione PiemonteStrisciata:10AFotogramma:192
Volo:Volo Frane - Reg. Piemonte Serv. Geol. (CGR)Strisciata:6aFotogramma:5425


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Quiescente

Data ultima valutazione stato di attività: 19/12/2000

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree,

Descrizione: L'indagine fotointerpretativa evidenzia numerosi caratteri morfologici sulla base dei quali si può affermare che nella zona di Arnulfi si è verificato in tempi remoti un esteso fenomeno franoso (o più franamenti) classificabile come scivolamento planare la cui superficie di movimento si colloca a livello delle argille marnose del Messiniano inferiore.
I movimenti del febbraio 1974 coinvolsero la maggior parte dell'area interessata dall'antica frana, lasciandone indenne solamente un limitato settore posto a monte di Arnulfi; le principali dislocazioni si verificarono in corrispondenza delle antiche scarpate o furono controllate da piani di taglio preesistenti.
Il dissesto si manifestò improvvisamente il giorno 18; le dislocazioni si accentuarono progressivamente fino al giorno 21 e continuarono, in attenuazione, fino alla prima decade di aprile. Nel complesso si trattò di movimenti non molto rapidi, con velocità massime di alcuni metri al giorno.


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione
11917n.d.Fra gli abitanti della zona era ancora vivo il ricordo di movimenti avvenuti negli anni 1917 o 1918, 1935 e/o 1936, 1944 (fonte 16839).
21936n.d.Fra gli abitanti della zona era ancora vivo il ricordo di movimenti avvenuti negli anni 1917 o 1918, 1935 e/o 1936, 1944 (fonte 16839).
31944n.d.Fra gli abitanti della zona era ancora vivo il ricordo di movimenti avvenuti negli anni 1917 o 1918, 1935 e/o 1936, 1944 (fonte 16839).
41957/04attendibileUn aggravamento della situazione si verificò a seguito delle prolungate precipitazioni che nella prima quindicina dell'aprile 1957 causarono numerose frane (fonte 16839).
51958/04attendibileUlteriori movimenti vennero provocati da persistenti piogge nella primavera e nell'autunno del 1958 e ancora nel tardo autunno del 1959 (fonte 16839)
61958/11attendibileUlteriori movimenti vennero provocati da persistenti piogge nella primavera e nell'autunno del 1958 e ancora nel tardo autunno del 1959 (fonte 16839)
71959/12attendibileUlteriori movimenti vennero provocati da persistenti piogge nella primavera e nell'autunno del 1958 e ancora nel tardo autunno del 1959 (fonte 16839)
81960/04attendibileL'instabilità si manifestò nuovamente nella primavera e verso la fine dell'autunno del 1960 (fonte 16839)
91960/12attendibileL'instabilità si manifestò nuovamente nella primavera e verso la fine dell'autunno del 1960 (fonte 16839)
101974/02/18attendibileSi tratta dell'attivazione più significativa tra quelle verificatesi nel secolo XX.

Attivazione principale: 1974-02-18 (Data certa)Data compresa tra il 1974/02/18 e il 1974/02/18

Fonti: pubblicazioni, archivi,


CAUSE

Materiale debole, contrasto di competenza, precipitaz. eccezionali prolungate, orient. sfavorev. discont. prim., contrasto di permeabilità 

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

La superficie di movimento si colloca al di sotto della formazione evaporitica a una profondità presumibilmente compresa tra 15 e 25 metri; i volumi coinvolti dai movimenti del 1974 sono stimabili in 4-5 milioni di m3.
Le dislocazioni maggiori si verificarono nella metà superiore del versante dove la strada per C. Canova venne traslata di 3-5 metri. Nella parte inferiore del versante invece, per il contrasto dell'accumulo antico, si verificarono soprattutto rigonfiamenti di tipo plastico.
Nel settore sottostante la frazione Arnulfi l'entità dei movimenti fu abbastanza ridotta; il limite superiore della frana coincideva con la strada di accesso alla frazione i cui edifici vennero lesionati.
Nel settore più settentrionale infine si delinearono netti piani di taglio perimetrali che, nella zona di testata, risultarono coincidenti con le antiche scarpate di frana.
Alla base del versante si formò un accumulo di materiali a componente argilloso-siltosa con frammisto pezzame di blocchi di gesso che, per la presenza di abbondante acqua, si evolveva anche per piccole colate di fango.
(fonte 16839)


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 350
Quota unghia Qt (m): 200
Lungh. orizz. Lo (m): 550
Dislivello H (m): 150
Pendenza (°): 15
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 0
Area totale A (m2): 310000
Larghezza La (m): 840
Volume massa sp. (m3): 5000000
Profondità sup. sciv. Dr (m): 20.00
Esposizione: SE


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: La formazione gessoso solfifera è è diffusamente rappresentata sull'area in frana; essa è costituita alla base da gesso cristallino in grandi individui idiomorfi, mentre superiormente predominano gessi micro-cristallini alternati con livelletti marnosi, arenaceo-sabbiosi e più subordinatamente calcarei.

Formazione Descrizione
FORMAZIONE GESSOSO SOLFIFERA
MARNE DI SANTAGATA FOSSILIMarna e marna argilloso-siltosa grigia, talora azzurrognola (F. 80 Cuneo, scala 1:100.000).

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
1796Nuclei/centri abitaticase sparsegrave1974/02/181974/02/18Gli edifici della frazione Arnulfi furono lesionati dal movimento franoso.
1797Stradecomunalegrave1974/02/181974/02/18Tutta la rete viaria comunale e di servizio ai fondi subì pesanti danni; in alcuni casi le strade subirono spostamenti da 3 a 5 metri. Sulla cartografia sono state indicate le situazioni più evidenti, ma certamente non tutte quelle che si verificarono.

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore



IDROGEOLOGIA

Descrizione:

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE

INTERVENTI

Gruppo Tipo Realizzazione


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
223957Frane di scivolamento nelle Langhe cuneesi (febbraio/marzo 1972, febbraio 1974)Mario Govi, Pierfranco Sorzana1982
16839La frana di Arnulfi nel Comune di Cherasco (CN) (Febbraio 1974)Pierfranco Sorzana1980
11776COLLINA "MOBILE" A CHERASCO1974
2558Movimento franoso in Frazione Arnulfi Ufficio Genio Civile di Cuneo1961
2559Frane in zona Oltre Tanaro - Arnulfi Citta` di Cherasco1960
2560Danni causati dalle pioggie del 15-16-17-18 dicembre 1960 Citta` di Cherasco1960
2542Lettera al Sindaco di Cherasco1879
2543Verbale ... della strada vicinale che dai caseggiati detti dei Quaranta nella regione di San Bartolomeo tende a quelli degli Arnulfi Citta` di Cherasco1879