Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
La zona in frana è grosso modo delimitata a ovest dal Fiume Tanaro, a est e sud dalla dorsale spartiacque del rio Torbido e a nord dagli abitati di Meane e Quaranta.
In questo settore, il 18 febbario 1974 si manifestarono su una vasta area senza che venissero osservati evidenti segni premonitori, accentuati fenomeni di instabilità che perdurarono, pur in progressiva attenuazione, fino alla prima decade di aprile.
I danni che ne conseguirono furono notevoli in quanto venne seriamente compromessa la rete viaria di collegamento tra Meane e la frazione Arnulfi (292 m s.l.m.) e tra quest'ultima e le cascine Canova (328,5 m sl.m., erroneamente denominata C. Arnulfi sulla C.T.R.) e Pellandria; danni vistosi subirono pure le colture (vigneti e frutteti) e venne seriamente minacciata la stabilità della frazione Arnulfi, dove si produssero crepe nei muri degli edifici.
Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Immagini aeree consultate
Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte | Strisciata:10A | Fotogramma:192 |
Volo:Volo Frane - Reg. Piemonte Serv. Geol. (CGR) | Strisciata:6a | Fotogramma:5425 |
Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale
Stato attività: Quiescente
Data ultima valutazione stato di attività: 19/12/2000
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Foto aeree,
Descrizione: L'indagine fotointerpretativa evidenzia numerosi caratteri morfologici sulla base dei quali si può affermare che nella zona di Arnulfi si è verificato in tempi remoti un esteso fenomeno franoso (o più franamenti) classificabile come scivolamento planare la cui superficie di movimento si colloca a livello delle argille marnose del Messiniano inferiore.
I movimenti del febbraio 1974 coinvolsero la maggior parte dell'area interessata dall'antica frana, lasciandone indenne solamente un limitato settore posto a monte di Arnulfi; le principali dislocazioni si verificarono in corrispondenza delle antiche scarpate o furono controllate da piani di taglio preesistenti.
Il dissesto si manifestò improvvisamente il giorno 18; le dislocazioni si accentuarono progressivamente fino al giorno 21 e continuarono, in attenuazione, fino alla prima decade di aprile. Nel complesso si trattò di movimenti non molto rapidi, con velocità massime di alcuni metri al giorno.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|---|---|---|
1 | 1917 | n.d. | Fra gli abitanti della zona era ancora vivo il ricordo di movimenti avvenuti negli anni 1917 o 1918, 1935 e/o 1936, 1944 (fonte 16839). |
2 | 1936 | n.d. | Fra gli abitanti della zona era ancora vivo il ricordo di movimenti avvenuti negli anni 1917 o 1918, 1935 e/o 1936, 1944 (fonte 16839). |
3 | 1944 | n.d. | Fra gli abitanti della zona era ancora vivo il ricordo di movimenti avvenuti negli anni 1917 o 1918, 1935 e/o 1936, 1944 (fonte 16839). |
4 | 1957/04 | attendibile | Un aggravamento della situazione si verificò a seguito delle prolungate precipitazioni che nella prima quindicina dell'aprile 1957 causarono numerose frane (fonte 16839). |
5 | 1958/04 | attendibile | Ulteriori movimenti vennero provocati da persistenti piogge nella primavera e nell'autunno del 1958 e ancora nel tardo autunno del 1959 (fonte 16839) |
6 | 1958/11 | attendibile | Ulteriori movimenti vennero provocati da persistenti piogge nella primavera e nell'autunno del 1958 e ancora nel tardo autunno del 1959 (fonte 16839) |
7 | 1959/12 | attendibile | Ulteriori movimenti vennero provocati da persistenti piogge nella primavera e nell'autunno del 1958 e ancora nel tardo autunno del 1959 (fonte 16839) |
8 | 1960/04 | attendibile | L'instabilità si manifestò nuovamente nella primavera e verso la fine dell'autunno del 1960 (fonte 16839) |
9 | 1960/12 | attendibile | L'instabilità si manifestò nuovamente nella primavera e verso la fine dell'autunno del 1960 (fonte 16839) |
10 | 1974/02/18 | attendibile | Si tratta dell'attivazione più significativa tra quelle verificatesi nel secolo XX. |
Attivazione principale: 1974-02-18 (Data certa)Data compresa tra il 1974/02/18 e il 1974/02/18
Fonti: pubblicazioni, archivi,
Materiale debole, contrasto di competenza, precipitaz. eccezionali prolungate, orient. sfavorev. discont. prim., contrasto di permeabilità
La superficie di movimento si colloca al di sotto della formazione evaporitica a una profondità presumibilmente compresa tra 15 e 25 metri; i volumi coinvolti dai movimenti del 1974 sono stimabili in 4-5 milioni di m3.
Le dislocazioni maggiori si verificarono nella metà superiore del versante dove la strada per C. Canova venne traslata di 3-5 metri. Nella parte inferiore del versante invece, per il contrasto dell'accumulo antico, si verificarono soprattutto rigonfiamenti di tipo plastico.
Nel settore sottostante la frazione Arnulfi l'entità dei movimenti fu abbastanza ridotta; il limite superiore della frana coincideva con la strada di accesso alla frazione i cui edifici vennero lesionati.
Nel settore più settentrionale infine si delinearono netti piani di taglio perimetrali che, nella zona di testata, risultarono coincidenti con le antiche scarpate di frana.
Alla base del versante si formò un accumulo di materiali a componente argilloso-siltosa con frammisto pezzame di blocchi di gesso che, per la presenza di abbondante acqua, si evolveva anche per piccole colate di fango.
(fonte 16839)
Quota corona Qc (m): 350 |
Quota unghia Qt (m): 200 |
Lungh. orizz. Lo (m): 550 |
Dislivello H (m): 150 |
Pendenza (°): 15 |
Testata: Parte alta del versante - Unghia: Fondovalle |
Azimut movim. (°): 0 |
Area totale A (m2): 310000 |
Larghezza La (m): 840 |
Volume massa sp. (m3): 5000000 |
Profondità sup. sciv. Dr (m): 20.00 |
Esposizione: SE |
Inquadramento geologico: La formazione gessoso solfifera è è diffusamente rappresentata sull'area in frana; essa è costituita alla base da gesso cristallino in grandi individui idiomorfi, mentre superiormente predominano gessi micro-cristallini alternati con livelletti marnosi, arenaceo-sabbiosi e più subordinatamente calcarei.
Formazione | Descrizione |
FORMAZIONE GESSOSO SOLFIFERA | |
MARNE DI SANTAGATA FOSSILI | Marna e marna argilloso-siltosa grigia, talora azzurrognola (F. 80 Cuneo, scala 1:100.000). |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
1796 | Nuclei/centri abitati | case sparse | grave | 1974/02/18 | 1974/02/18 | Gli edifici della frazione Arnulfi furono lesionati dal movimento franoso. |
1797 | Strade | comunale | grave | 1974/02/18 | 1974/02/18 | Tutta la rete viaria comunale e di servizio ai fondi subì pesanti danni; in alcuni casi le strade subirono spostamenti da 3 a 5 metri. Sulla cartografia sono state indicate le situazioni più evidenti, ma certamente non tutte quelle che si verificarono. |
Tipo danno:
Persone:
Edifici coinvolti:
Edifici a rischio:
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
---|
ID | Titolo | Autori | Anno |
---|---|---|---|
223957 | Frane di scivolamento nelle Langhe cuneesi (febbraio/marzo 1972, febbraio 1974) | Mario Govi, Pierfranco Sorzana | 1982 |
16839 | La frana di Arnulfi nel Comune di Cherasco (CN) (Febbraio 1974) | Pierfranco Sorzana | 1980 |
11776 | COLLINA "MOBILE" A CHERASCO | 1974 | |
2558 | Movimento franoso in Frazione Arnulfi | Ufficio Genio Civile di Cuneo | 1961 |
2559 | Frane in zona Oltre Tanaro - Arnulfi | Citta` di Cherasco | 1960 |
2560 | Danni causati dalle pioggie del 15-16-17-18 dicembre 1960 | Citta` di Cherasco | 1960 |
2542 | Lettera al Sindaco di Cherasco | 1879 | |
2543 | Verbale ... della strada vicinale che dai caseggiati detti dei Quaranta nella regione di San Bartolomeo tende a quelli degli Arnulfi | Citta` di Cherasco | 1879 |