La frana, sviluppatasi con probabilità nel 1996 e non sistemata dal punto di vista agrario, si è riattivata in modo evidente nella primavera del 2009: il ribassamento dei terreni si è accentuato arrivando ad un totale di circa 2 metri così come la traslazione verso valle che, nella zona frontale del dissesto, ha prodotto un marcato rigonfiamento del terreno.
La strada posta immediatamente a valle non è stata coinvolta.

Metodologie utilizzate: Fotointerpretazione, Rilevamento sul terreno

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 30 marzo 2009: rilievo del fenomeno mediante GPS.
- 21 marzo 2011: rilievo mediante GPS della riattivazione del fenomeno.
- 15 novembre 2011: sopralluogo di controllo.
- 30 marzo 2015: sopralluogo di controllo.

Immagini aeree consultate

Volo:Alluvione 2000 - Regione Piemonte

Strisciata:20C

Fotogramma:259

Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 30/03/2009

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,

Descrizione: Con tutta probabilità si tratta di uno scivolamento in cui la copertura superficale si muove sul sottostante substrato impostato a franapoggio.

Attivazione principale:

Fonti:

La frana, di modeste dimensioni, si caratterizza per un coronamento esteso circa 90 metri, una trincea aperta a valle del coronamneto ampia circa 2 metri e un netto rigonfiamento dei terreni al piede.
All'interno della trincea sono cresciuti neglia anni alcuni alberi.

Inquadramento geologico: Marne ed arenarie, qua e là fossilifere (Carta geologica d'Italia in scala 1:100.000, foglio n°80 Cuneo).

Descrizione: