SIFRAP Scheda di II livello

Arpa Piemonte

SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 004-60264-00

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante

SNPA



GENERALITA'
Provincia: Cuneo
Ultimo aggiornamento: 2018-04-20
Comune: Crissolo
Località: Villa (Sede Comunale)

DESCRIZIONE GENERALE

Poco a valle dell'abitato di Crissolo il ripido versante a monte della strada provinciale è stato interessato da una frana per colamento rapido indotta dalla forte imbibizione dei terreni sciolti superficiali. Il materiale franato ha investito la SP26 e ha causato danni al palo della linea elettrica posto a valle della strada; in via cautelativa la SP26 è stata temporaneamente chiusa al transito e soltanto in seguito a studi ed interventi di sistemazione è stata riaperta in modo definitivo al traffico.




METODI DI STUDIO

Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:

- 17 aprile 2009: rilievo del fenomeno mediante GPS.
- 23 aprile 2018: analisi delle opere di sistemazione del dissesto.

Immagini aeree consultate


CLASSIFICAZIONE E DESCRIZIONE MOVIMENTO

Tipo di movimento principale: colamento "rapido"

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 17/04/2009

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,

Descrizione: Si tratta di un colamento veloce della coltre superficiale costituita da materiale di copertura e dai sottostanti depositi detritici di origine glaciale.
La causa del fenomeno è data verosimilmente dalla saturazione della falda superficiale dovuta allo scioglimento della copertura nevosa sui pendii sovrastanti, a cui si sono aggiunte abbondanti piogge nei giorni immediatamente precedenti al fenomeno. (fonte 217003)


ATTIVAZIONI
ID Data Attendibilità Descrizione

Attivazione principale: Data compresa tra il 2009/04/04 e il 2009/04/04

Fonti: testimonianze,


CAUSE

Materiale debole, precipitaz. eccezionali prolungate, fusione rapida di neve/ghiaccio

SEGNI PRECURSORI


GEOMORFOLOGIA

Il coronamento della frana è posto a circa 1320 metri di quota e presenta una larghezza di circa 8 metri. Da qui la colata è scesa a valle, per uno sviluppo di circa 100 metri con un dislivello di circa 60 metri, raggiungendo prima la SP26 e poi la sottostante opera di presa della centrale idroelettrica di Calcinere sull’alveo del F. Po. A tergo del coronamento della colata principale citata si sono sviluppate numerose fratture, maggiormente aperte sul fianco in destra orografica, che isolano zolle plurimetriche di terreno superficiale parzialmente scollato dal substrato. L’area interessata da queste fratture ha una larghezza massima di circa 80 metri per una lunghezza, sulla linea a di massima pendenza, di circa 40 metri. La linea di frattura superiore che delimita a monte il corpo di frana è situata circa 30 metri di dislivello a valle della strada comunale che conduce al Santuario di San Chiaffredo, con una distanza planimetrica dalla stessa di circa 70 metri.
(fonte 217003)
A seguito delle indagini geognostiche, le considerazioni in merito al dissesto sono state le seguenti:
In conclusione, si è dell'avviso che la parte di pendio immediatamente a valle della strada presso cui è installato l'inclinometro non sia affetta da movimenti franosi propriamente detti, a parte la consueta e modesta tendenza al rilascio del terreno a valle delle strade prive del sostegno a valle (fonte 325577)


MORFOMETRIA FRANA
Quota corona Qc (m): 1320
Quota unghia Qt (m): 1260
Lungh. orizz. Lo (m): 97
Dislivello H (m): 60
Pendenza (°): 43
Testata: Parte bassa del versante - Unghia: Fondovalle
Azimut movim. (°): 0
Area totale A (m2): 707
Larghezza La (m): 10
Volume massa sp. (m3): 0
Profondità sup. sciv. Dr (m): 0.00
Esposizione: SW


GEOLOGIA

Inquadramento geologico: Il substrato roccioso è costituito da calcescisti che in questo settore di versante sono ricoperti da depositi morenici.
Il sondaggio a carotaggio continuo realizzato lungo la strada per il Santuario di San Chiaffredo, ubicato ad una quota di circa 1380 m s.l.m., ha restituito la seguente stratigrafia:
- da 0 a 1,0 m da p.c.: terreno di riporto
- da 1 a 16,7 m da p.c.: frammenti litoidi e ciottoli in matrice sabbiosa limosa
- da 16,7 a 18,7 m da p.c.: micascisto gneissico intensamente alterato
- da 18,7 a 25,0 m da p.c.: micascisto gneissico litoide

Formazione Descrizione
CALCESCISTI

DANNI
Codice Danno Dettaglio danno Grado Data min Data max Descrizione
2830Infrastrutture di serviziolinee elettrichegrave2009/04/042009/04/04Un palo della linea elettrica ha perso la sua verticalità a causa della spinta del materiale franato.
2829Stradeprovincialelieve2009/04/042009/04/04Il materiale franato ha interessato la carreggiata della SP 26 per un tratto di circa 10 metri; la percorribilità dell'arteria è stata temporaneamente interrotta e, successivamente, è stata riaperta solo la carreggiata di valle.

Tipo danno:

Persone:

Edifici coinvolti:

Edifici a rischio:

Costi:


SISTEMA DI MONITORAGGIO RERCOMF
Codice Comune Località Gestore


Data ultimo aggiornamento descrizione:

Nel 2010 sono state eseguite indagini geognostiche volte alla caratterizzazione geotecnica del versante interessato dalla frana.
Sono stati realizzati due sondaggi profondi 25 metri, uno dei quali a carotaggio continuo; successivamente un foro è stato strumentato con tubo inclinometrico e l'altro con piezometro. Inoltre sono stati effettuati due stendimenti sismici di tipo MASW, uno lungo la strada per il Santuario di San Chiaffredo e l'altro trasversalmente al versante alla quota di circa 1340 m s.l.m.

Le misure effettuate lungo il tubo inclinometrico per un periodo di 2,5 anni hanno evidenziato uno spostamento massimo di 10 mm in testa foro riferibile ai primi 2 metri di sottosuolo (fonte 327577)


IDROGEOLOGIA

Descrizione: L'andamento della falda all'interno del piezometro è stata monitorata mediante un trasduttore automatico
Nel periodo di misura (dicembre 2009 - luglio 2011) il livello della falda si è mantenuoto in un range compreso tra 23 e 20 metri rispetto al piano campagna.

Sorgenti: Falda: acque assenti:
acque stagnanti: ruscellamento diffuso: ruscellamento concentrato:

STATO DELLE CONOSCENZE
Inclinometri, piezometri, sismica di superficie

INTERVENTI

Le opere previste per la stabilizzazione del versante sono:
- gabbionate tipo Maccaferri poste trasversalmente alla linea di massima pendenza, di altezza variabile da 2 a 3 metri;
- trincee drenanti che attraversano a spina di pesce l'intera superficie del pendio in erosione e le fascie di terreno adiacenti.
(fonte 327577)

Gruppo Tipo Realizzazione
Drenaggiotrincee drenantiNon realizzati
SostegnogabbioniRealizzati


BIBLIOGRAFIA
ID Titolo Autori Anno
327577Consolidamento e messa in sicurezza della frana a monte dell S.P. 26Mauro Battaglio2012
217003Richiesta di parere in merito a un movimento franoso sulla Strada Provinciale 26 nei pressi del centro abitato di Villa - capoluogoAntonio Pagliero2009