A seguito delle piogge della metà del mese di marzo 2011 la falesia presente in destra idrografica del rio Borine, a valle della località C. Giarlotto, è stata soggetta ad un esteso fenomeno di crollo; il materiale franato ha causato l'ostruzione del letto del torrente senza tuttavia impedire il deflusso delle acque.

Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno

Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Il sopralluogo è stato effettuato il 24 maggio 2011.

Immagini aeree consultate

Tipo di movimento principale: crollo

Stato attività: Attivo/riattivato/sospeso

Data ultima valutazione stato di attività: 24 maggio 2011

Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: Rilevamento su terreno,

Descrizione: Tenendo conto delle osservazioni effettuate sul settore di parete che ha prodotto il crollo si ritiene che il fenomeno si sia verificato per ribaltamento rispetto a superfici di debolezza parallele alla falesia, circa ortogonali rispetto alla stratificazione (cfr. foto 0046032700007). L'accumulo di frana è costituito da blocchi a pezzatura grossolana, talvolta ciclopici.
Particolare interessante è il rinvenimento su uno dei blocchi franati di tracce fossile esagonali note con il nome di Paleodictyon (cfr. foto 0046032700008).

Attivazione principale: Data compresa tra il 2011/03/15 e il 2011/03/16

Fonti:

Dimensioni del fenomeno: coronamento esteso per circa 100 metri, larghezza della massa franata circa 20 metri, altezza della falesia circa 20-25 metri. Sulla base dei parametri dimensionali riportati si può stimare una volumetria della massa franata di circa 50000 metri cubi.

Inquadramento geologico: Sabbia, talora arenarie, giallo-rossastra in strati da 10 a 50 cm. Si alternano ritmicamente marne siltose grigie, in strati da 5 a 40 cm. Tortoniano-Serravalliano (F. 81 Ceva, scala 1:100.000).

Descrizione: