Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico
di Arpa Piemonte per i dissesti di versante
Sul rilievo collinare di Località Bricco, ubicato a nordest del concentrico, a fine aprile 2009, in corrispondenza di un evento piovoso particolarmente severo, aggravato dagli effetti della fusione del manto nevoso, si è manifestato un movimento franoso di scivolamento rotazionale evoluto in colata a carico della copertura; il fenomeno si è sviluppato al piede del versante meridionale, immediatamente a valle della strada comunale a ridosso della quale è ubicato un lungo fabbricato a destinazione abitativa (Fonte:252184).
Più in generale i documenti storici ascrivono alla zona una propensione al dissesto gravitativo, soprattutto a carico del versante orientale dove è stata coinvolta la sovrastruttura stradale e le infrastrutture poste sul versante stesso.
Il presunto quadro di instabilità ha portato nel tempo all'allestimento di un sistema di monitoraggio inclinometrico tuttora in funzione.
Metodologie utilizzate: Rilevamento sul terreno, Dato storico/archivio
Note sulla metodologia e sui sopralluoghi eseguiti
Sopralluoghi effettuati da Arpa Piemonte:
- 17 giugno 2015: esame dei luoghi e della posizione degli strumenti di monitoraggio.
Immagini aeree consultate
Tipo di movimento principale: scivolamento rotazionale
Stato attività: Quiescente
Data ultima valutazione stato di attività: giugno 2016
Dati utilizzati per determinare lo stato di attività: monitoraggio,
Descrizione: La frana del 2009 è inquadrabile come scivolamento rotazionale.
Per quanto riguarda più in generale la zona collinare di località Bricco nel corso del sopralluogo condotto nel mese di giugno 2015 non sono risultati evidenti indizi collegabili ad un dissesto franoso più esteso.
Si riporta tuttavia quanto segnalato in una relazione di sopralluogo della Regione Piemonte risalente al mese di aprile 1999 (fonte 332008): si ritiene assai probabile che l’area sia coinvolta da un movimento franoso, ad evoluzione complessa; probabilmente ha una superficie di scivolamento relativamente profonda e con geometria rotazionale. L’influenza che possono avere i gessi della Formazione Gessoso Solfifera non è valutabile in assenza di dati sulla loro profondità.
ID | Data | Attendibilità | Descrizione |
---|
Attivazione principale: Data compresa tra il 2009/04 e il 2009/04
Fonti: documenti storici,
Deposito sul pendio o in cresta, precipitaz. brevi ed intense
Fenditure, fratture, lesioni dei manufatti
Nella relazione di sopralluogo della Regione Piemonte risalente al mese di aprile 1999 (fonte 332008) si legge quanto segue: l'analisi geomorfologica non fornisce elementi utili per l'interpretazione del fenomeno in quanto l'intensa urbanizzazione ha celato tutti i possibili elementi diagnostici. Testimonianze locali riportano di rigonfiamenti di terreno e apertura di fessure; tuttavia non si osservano allo stato attuale evidenze di quanto asserito. Gli unici elementi osservabili certi sono le fessurazioni a danno dei manufatti. Evidentemente queste, sviluppatesi contemporaneamente su più edifici di differente età e modalità costruttive, non possono semplicemente essere ascritte a problemi di fondazione. D’altro canto la loro orientazione è relativamente casuale, per cui non si riesce a definire una chiara direzione di movimento.
Nel corso del sopralluogo effettuato da Arpa Piemonte nel mese di giugno 2015 non è stato rilevato un quadro fessurativo particolarmente critico a carico delle infrastrutture presenti sul rilievo collinare (edifici, strada comunale, opere di sostegno).
Quota corona Qc (m): 220 |
Quota unghia Qt (m): 200 |
Lungh. orizz. Lo (m): |
Dislivello H (m): 20 |
Pendenza (°): 0 |
Testata: Parte bassa del versante - Unghia: Parte bassa del versante |
Azimut movim. (°): |
Area totale A (m2): |
Larghezza La (m): |
Volume massa sp. (m3): |
Profondità sup. sciv. Dr (m): |
Esposizione: S |
Inquadramento geologico: Nella parte più alta del versante si osserva un affioramento del substrato, formato da alternanze di sabbie compatte, argille e marne. La giacitura delle stesse, coerentemente all'assetto geologico strutturale delle Langhe, è di pochi gradi verso nordovest (342°/5°). Secondo il Foglio Geologico n. 69 tali litotipi dovrebbe appoggiare sulla Formazione Gessoso Solfifera del Messiniano.
(fonte 332008)
Formazione | Descrizione |
ARGILLE DI LUGAGNANO | Foglio 69 Asti (Carta geologica d'Italia, 1:100.000) I terreni appartengono alla serie del Terziario superiore, formate da sedimenti marini della fase terminale della potente serie sedimentaria marina , in facies regressiva, del Bacino Ligure Piemontese. |
Codice | Danno | Dettaglio danno | Grado | Data min | Data max | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|---|
2125 | Strade | comunale | lieve | 2009 | 2009 | La carreggiata stradale non è stata direttamente coinvolta ma solo lambita dal coronamento di frana. |
Tipo danno: caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua rottura di diga di frana rottura di diga di frana
Persone: morti: Sferiti Sevacuati 0a rischio 0
Edifici coinvolti: 0 privati,
Edifici a rischio: 0 privati, 0 pubblici.
Costi:
Codice | Comune | Località | Gestore |
---|---|---|---|
4PSAA | Piobesi d'Alba | Bricco | NON ATTIVO |
Data ultimo aggiornamento descrizione:2016-06-06
A partire dal 2000 è stato realizzato un impianto di monitoraggio profondo del settore su cui sorge la località Bricco, che è stato implementato una prima volta nel 2003 e una seconda volta nel 2011; attualmente il sistema è costituito da 6 colonne inclinometriche funzionanti e 3 verticali piezomentriche. Tutti gli strumenti sono posizionati nell'abitato al di fuori di un perimetro di frana conclamato; sono stati ascritti alla frana della presente scheda, ma più in generale sono stati posizionati in relazione a svariati indizi di movimento rilevati nel borgo (fessurazioni sugli edifici).
Dall’analisi delle risultanze strumentali si evidenzia che gli inclinometri collocati sul versante sudest (S3, S5) e gli strumenti collocati a controllo del versante sudovest (S1, S6) indicano numerose anomalie e modeste deformazioni; i valori registrati, caratterizzati da alternanze di incrementi e decrementi di entità modesta, sono tali da rendere incerta la loro attribuzione ad un movimento del versante.
Per quanto riguarda gli strumenti di più recente installazione (I1 e I2) si rileva che l’inclinometro I2, ubicato a monte del coronamento del fenomeno franoso del 2009, segnala la presenza di una modesta deformazione alla profondità di 2,5 metri che complessivamente ha raggiunto 3 millimetri.
La lettura di origine risale al mese di luglio 2000 per lo strumento S1, al mese di novembre 2003 per gli strumenti S3, S5 e S6, al mese di settembre 2009 per gli strumenti I1 e I2; l'ultima misura di esercizio è stata effettuata nel mese di giugno del 2016.
Descrizione:
Sorgenti: | Falda: | acque assenti: |
acque stagnanti: | ruscellamento diffuso: | ruscellamento concentrato: |
Gruppo | Tipo | Realizzazione |
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ID | Titolo | Autori | Anno |
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252184 | Intensificazione monitoraggio movimenti franosi in località Bricco | Marco Lavezzo | 2010 |
251880 | Realizzazione di ripristino della sede stradale di via Mezza Montà e realizzazione di opera di sostegno a seguito dell`evento alluvionale dell`aprile 2009 | Ottavio Tripoli, Emanuele Pinto | 2009 |
332004 | Relazione a seguito di eventi atmosferici avvenuti nelle giornate da sabato 25/04/2009 a martedì 28/04/2009 | Comune di Piobesi d'Alba | 2009 |
232220 | Progetto di integrazione del sistema di controllo del movimento franoso presso la località Bricco nel Comune di Piobesi d'Alba (CN) | Carlo Troisi, Raffaele Perrone | 2003 |
332008 | Movimento franoso in loc. Bricco | Daniele Drago | 1999 |